Neuromodulazione auricolare: trattamento integrato dell’obesità

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L’obesità rappresenta la più comune patologia cronica nel mondo occidentale. Sono circa 300 milioni gli obesi nel mondo, una vera e propria epidemia per la quale è stato coniato il neologismo anglosassone “globesity”, che bene rende l’idea del fenomeno. È una malattia complessa dovuta a fattori genetici, ambientali e individuali, che determinano un’alterazione del bilancio energetico, con conseguente aumento del peso corporeo, dovuto a un eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell’organismo. Il nostro gruppo di studio ha definito nel tempo un metodo che prevede l’impiego della stimolazione auricolare nel trattamento integrato dell’obesità; i primi risultati sono stati oggetto di comunicazione congressuale già nel 1997 e pubblicate nel 2000. Le linee operative di questo metodo prevedono che la Neuromodulazione Auricolare possa diventare parte integrante di un modello “eclettico o integrato”, applicabile sia nella fase iniziale del calo ponderale, che in quella non meno importante del mantenimento del peso perduto. Il punto principale di questo metodo è che le tecniche di Neuromodulazione Auricolare siano capaci di favorire, nel soggetto sovrappeso e/o obeso, sia il calo ponderale che il mantenimento del peso raggiunto.

Metodica

Il Metodo prevede la stimolazione continua nel tempo di 6/7 agopunti auricolari individuati nell’ambito di un gruppo di 13. Gli agopunti sono raggruppati tra loro a costituire “insiemi terapeutici” primari e secondari, capaci di agire sui diversi aspetti del comportamento alimentare.

Gli agopunti auricolari sono poi stimolati con sferette metalliche, semi di vaccaria, aghi a semipermanenza lasciati in situ per un periodo compreso tra 7 e 28 giorni, secondo quanto stabilito dal terapeuta in relazione alle diverse fasi del programma che il paziente sta seguendo e ai risultati ottenuti.

Dapprima (1993-1998) sono stati impiegati aghi a semipermanenza ASP (successivamente sferette magnetiche da 100 Gauss (1998-2001) e in ultimo sferette magnetiche da 800 Gauss. Nei soggetti allergici al metallo sono stati applicati semi di vaccaria.

Attualmente particolarmente usati sono i microaghi del tipo Pyonex (0.3 – 0.6 – 0.9 mm di lunghezza). Il protocollo inizia con la somministrazione dell’Insieme Terapeutico Primario applicato secondo la lateralità dominante del paziente. La 2° seduta si effettua dopo sette giorni stimolando il padiglione contro laterale. In alcuni pazienti è possibile praticare la terapia indifferentemente su ambedue i padiglioni, alternando il lato di stimolazione. Viceversa in altri si dimostra responsivo solo il padiglione di un lato. La terapia prosegue con sedute ad intervalli regolari di 21- 30 giorni.

Nel prosieguo della terapia, la fase di mantenimento può essere praticata utilizzando un sistema di autopressione auricolare), in questo caso è lo stesso paziente che applica su zone ben definite del padiglione il magnete-pressore, secondo un preciso schema temporale definito dal terapeuta (Cronostimolazione auricolare).

La scelta dei punti è guidata da un algoritmo basato sulle informazioni fornite al terapeuta dallo stesso paziente che compila diversi strumenti di autovalutazione del comportamento alimentare e dello stato psicoemotivo.

La scheda di valutazione del comportamento alimentarecomprende due parti, la prima (scheda A) integra il classico diario alimentare con quello dell’attività fisica. La seconda (scheda B) comprende diversi strumenti di valutazione del comportamento alimentare del paziente. Per valutare la sensazione soggettiva di sazietà nei diversi momenti della giornata abbiamo utilizzato una scala unipolare senza suddivisione (VAS Visual Analogue Scale). Per quanto riguarda il fenomeno del “Food Craving”, in attesa della validazione in lingua italiana del “Food Craving Inventory”, si utilizza anche in questo caso, una VAS, applicata a una delle 4 categorie, indicata dallo stesso paziente, in cui sono classificati i diversi tipi di cibo oggetto della compulsione. La stessa scheda fornisce informazioni sullo stato psico-emotivo del paziente (Ansia, Tono dell’umore, Ostilità/Aggressività/Rabbia). Il comportamento alimentare Binge Eating è invece valutato mediante la somministrazione dellaBinge Eating Scale (BES), nella versione italiana. Questa scala può essere impiegata per lo screening del disturbo di alimentazione incontrollata, ma può essere utile anche nella valutazione della risposta al trattamento.

Giancarlo Bazzoni