In un contesto in cui l’attenzione dei cittadini nei confronti della propria salute e della prevenzione è in costante crescita, è importante saper rispondere con puntualità e competenza alle domande dei propri pazienti in ambito di nutraceutica e fitoterapia. Il nuovo corso di formazione a distanza ed educazione continua proposto da Accademia Tecniche Nuove Nasce con lo scopo di offrire al professionista sanitario un adeguato supporto scientifico sul tema

Il concetto di salute e benessere costituisce oggi il centro dell’interesse dei consumatori. Soprattutto nei tempi recenti, è maturata negli italiani la consapevolezza che il benessere dipende anche dal fornire al corpo il corretto apporto di tutti i nutrienti necessari. In particolare, nelle fasi “calde” del Covid, si è evidenziata una crescita delle persone che fanno ricorso agli integratori in cerca di un supporto per rafforzare il sistema immunitario.

Comprendere il razionale dell’integrazione con nutraceutici e fitoterapici è, dunque, necessario per consigliare al meglio i propri pazienti. Il punto di partenza è costituito dalla natura: incredibile scrigno di una infinità di molecole dotate di attività terapeutica, in gran parte non ancora completamente conosciute. Nello specifico la zona del Mediterraneo è ricca di biodiversità e sicuramente non finirà mai di stupire con la conoscenza di piante bioattive, tramandata nei secoli nelle diverse culture dell’area, a costituire il punto di partenza per nuovi nutraceutici e fitoterapici da sviluppare secondo gli attuali metodi scientifici.

L’importanza della formazione

Il nuovo corso di formazione a distanza ed educazione continua proposto da Accademia Tecniche Nuove, dal titolo “Nutraceutica e fitoterapia: le giuste sinergie a supporto del benessere” nasce con lo scopo di offrire al professionista sanitario un valido supporto scientifico per far fronte alle nuove richieste e ai desideri dei propri pazienti. Il corso, da 18 crediti ECM, è articolato in 5 moduli. Ciascuno di essi permetterà, attraverso un percorso di conoscenza approfondito, di avere un quadro completo della patologia di volta in volta considerata. Ogni modulo parte da una panoramica sintetica di anatomia e fisiologia degli apparati corporei trattati, per poi analizzare nel dettaglio l’impiego dei nutraceutici o fitoterapici, in tali contesti fisiologici utili a favorirne sia il benessere che la corretta funzionalità.

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Attenzione alle interazioni

«Spesso capita che si prescrivano fitoterapici e nutraceutici a pazienti che assumono farmaci tradizionali – spiega Alessandro Targhetta, medico chirurgo, geriatra, omeopata e fitoterapeuta, docente di omeopatia e fitoterapia e nutrizionista esperto di intolleranze alimentari e tra i responsabili scientifici del corso – In linea di massima sono molto ben tollerati e compatibili. Bisogna anche dire che alcune piante richiedono una maggiore attenzione a seconda della patologia del paziente e del tipo di farmaci che vengono assunti. Un esempio sono gli antiaggreganti piastrinici, che non devono essere associati a fitofarmaci con tropismo emoreologico. Quando studiamo una scheda monografica di una pianta medicinale, studiamo i suoi principi attivi, le sue indicazioni terapeutiche, ma anche i suoi effetti collaterali e le sue controindicazioni, come un vero farmaco convenzionale».

Fitoterapici sì, ma nel modo giusto

«Fitoterapia e nutraceutica rappresentano due discipline importanti, due frecce all’arco della terapia naturale – aggiunge l’altra responsabile scientifica del corso, Stefania La Badessa, farmacista libera professionista e Divulgatore Scientifico – Trovo che la fitoterapia consenta un intervento equilibrato, ma efficacissimo, soprattutto sulle patologie croniche. Naturalmente si parla di una fitoterapia che non vuole sostituirsi a ogni costo alla terapia farmacologica, ma che mira a limitare l’uso ormai dilagante di farmaci nei casi in cui questi ultimi non siano effettivamente necessari. Senza dimenticare che la fitoterapia si presta ad affiancare il trattamento farmacologico senza alcun problema, riducendone in molti casi gli effetti collaterali e ottimizzando i risultati della terapia. Un uso consapevole della fitoterapia può fornire all’operatore sanitario tutti gli strumenti necessari a garantire il benessere del paziente» conclude.

Il corso in breve

  • Titolo del corso: “Nutraceutica e fitoterapia: le giuste sinergie a supporto del benessere”
  • Crediti ECM: 18
  • Data inizio corso: 15/02/2022
  • Data fine corso: 31/12/2022
  • Obiettivo formativo N. 10: Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute – diagnostica – tossicologia con acquisizione di nozioni tecnico-professionali
  • Destinatari: Farmacista; Medici di tutte le specializzazioni; Biologo; Infermiere; Infermiere pediatrico; Ostetrico/a; Psicologo
  • Struttura: 5 moduli didattici pubblicati progressivamente (da febbraio a giugno) sulla piattaforma multimediale ecm.accademiatn.it
  • Tipologia: FAD con tutoraggio
  • Durata: 12 ore di formazione

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I responsabili scientifici

Alessandro Targhetta, medico chirurgo, geriatra, omeopata e fitoterapeuta, docente di omeopatia e fitoterapia e nutrizionista esperto di intolleranze alimentari

«Da sempre la mia missione è quella di associare la clinica convenzionale del medico di medicina tradizionale e geriatra alla clinica della medicina non convenzionale, per avere la possibilità di rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti e fornire quel plus delle medicine non convenzionali nella cura e nella prevenzione delle malattie. Il mio scopo è quello di divulgare la medicina non convenzionale e la corretta alimentazione a medici e farmacisti».

Stefania La Badessa, conosciuta con l’alias Fitogirl, farmacista divulgatrice specializzata in fitoterapia e nutraceutica

«Credo che la prima parte del nome Fitogirl ci possa offrire l’opportunità di chiarire subito la mia passione: la parola “Fito” – dal greco ϕυτόν o phytón e dal latino scientifico phyto– – significa infatti “pianta”. Sin dai tempi dell’università sono rimasta fortemente affascinata dal mondo della botanica, della farmacognosia prima e della fitoterapia poi. Il focus è comunicare, nelle modalità più diverse (dalla carta stampata alla televisione e alla radio) quanto sorprendenti possano essere le risorse della natura ed efficace la fitoterapia».

I cinque moduli

  1. Il benessere del sistema nervoso centrale: focus su ansia, insonnia e depressione
    (Stefania La Badessa; Marco Biagi; Alessandro Targhetta)
    Sonno e benessere mentale sono strettamente correlati. È fondamentale, dunque, comprendere quali interventi possono contribuire a eliminare le fonti di stress e favorire il relax, migliorando così la salute del sonno. Alcuni rimedi nutraceutici e fitoterapici possono contribuire a favorire il giusto rilassamento e il benessere del sistema nervoso, ottimizzandone le funzioni cerebrali, incluso l’addormentamento.
  2. Gli adattogeni e il loro ruolo nello stress
    (Stefania La Badessa; Marco Biagi; Luca Gelardi; Alessandro Targhetta)
    Ottimizzando la connessione tra il sistema neurologico, quello endocrino e quello immunitario, gli adattogeni possono ridimensionare la risposta fisiologica allo stress iniziale, riducendo l’impatto sull’organismo degli stimoli stressogeni.
  3. Supportare il benessere e l’efficienza del sistema immunitario
    (Stefania La Badessa; Marco Biagi; Arrigo Cicero; Luca Gelardi; Alessandro Targhetta)
    È importante attivare al meglio la capacità dell’organismo nel gestire non solo i cambi stagionali, ma anche le aggressioni di agenti patogeni di diversa origine.
  4. Il benessere dell’apparato cardiocircolatorio: focus su ipertensione, dislipidemie, sindrome metabolica
    (Stefania La Badessa; Arrigo Cicero; Alessandro Targhetta)
    Grazie a numerosi principi attivi di origine vegetale è possibile contribuire a ridurre il rischio cardiovascolare, ridimensionando, secondo meccanismi d’azione diversi, i livelli ematici del colesterolo e i valori pressori, svolgendo un ruolo fondamentale anche nel trattamento e nella prevenzione della sindrome metabolica (MetS).
  5. Il benessere dell’apparato gastro-intestinale: focus su gastrite e sindrome dell’intestino irritabile
    (Stefania La Badessa; Marco Biagi; Fabrizio Ferretti; Monica Montopoli; Alessandro Targhetta)
    Sintomi quali bruciore, gonfiore, dolore crampiforme rischiano di diventare una costante nella quotidianità per un numero crescente di soggetti di tutte le età che, non di rado, preferisce valutare una soluzione che non preveda il ricorso al farmaco. Oltre a valutare l’intervento nutrizionale più adeguato, è possibile intervenire efficacemente con la giusta integrazione nutraceutica e fitoterapica, ricorrendo a rimedi capaci di ridurre l’infiammazione, ripristinare l’equilibrio dell’apparato gastrointestinale e favorirne la funzionalità.

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