In un articolo di Thomas e Versalovic del Baylor College of Medicine di Houston si passa in rassegna la letteratura relativa alle vie di comunicazione probiotico-ospite nel contesto complessivo di un microbiota composito. Il microbiota intestinale comprende infatti un insieme eterogeneo di microrganismi funzionali, fra i quali ci sono i probiotici o microrganismi vitali che agiscono a vantaggio dell’ospite. Gli effetti benefici dei probiotici intestinali comprendono attività che migliorano la funzione delle cellule epiteliali, la protezione contro lo stress fisiologico, la modulazione di una serie di profili di secrezione di citochine, la modulazione delle popolazioni di linfociti T e un miglioramento della secrezione anticorpale. Sul piano clinico, i probiotici si sono rivelati in grado di esercitare un notevole potenziale come opzioni terapeutiche per una varietà di malattie, ma i meccanismi responsabili di questi effetti devono ancora essere completamente chiariti. Una crescente mole di evidenze dimostra che i probiotici comunicano con l’ospite modulando le principali vie di segnale come NFκB e MAPK. È oramai chiaro e dimostrato che microrganismi benefici possono alterare profondamente la fisiologia del tratto gastrointestinale e, conseguentemente, la precisa comprensione di questi meccanismi potrebbe portare a nuove strategie diagnostiche e terapeutiche. L’articolo, integralmente e gratuitamente disponibile attraverso PubMed Central, fa il punto sulle attuali conoscenze, fornendo per ogni ceppo principale le attività dimostrate e una serie di tabelle e di grafici riassuntivi. Rassegna della letteratura realizzata da associati a: Interdepartmental Program of Cell and Molecular Biology, Baylor College of Medicine, Houston, TX, USA.
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