Che la tutela della salute passi soprattutto dalla prevenzione e attraverso l’adozione di un’alimentazione corretta e uno stile di vita attivo è ormai noto. Proprio partendo da queste evidenze ha preso avvio la conferenza stampa dello scorso 12 marzo, ospitata a Roma in Senato presso la Sala Caduti di Nassirya, organizzata su iniziativa del Senatore Lucio Malan, da Fondazione Internazionale LUMEN, con il supporto di Rete Europea SALUS e Scuola di Naturopatia LUMEN.

La ricetta per una società longeva e felice risiede difatti in un cambio di paradigma, dal momento che numerose malattie trasmissibili (e non) possono essere efficacemente combattute, ovvero ridotte, grazie a una modifica degli stili di vita.

L’iniziativa europea SALUS

«L’iniziativa Europea SALUS propone un cambio di paradigma che ponga al centro la promozione della salute e la Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea – MTEM, quel patrimonio culturale che può realizzarlo. Come sosteneva Ippocrate: Non basta prevedere la malattia per guarirla, occorre insegnare la salute per conservarla», ha spiegato nell’introduzione Milena Simeoni, naturopata e direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN.

Come è ormai noto, molte malattie possono essere efficacemente contrastate con stili di vita capaci di ridurne da una parte il rischio di incidenza e dall’altra, la gravità del decorso.

«Oggi non c’è più alcun dubbio: migliorare la qualità del proprio stile di vita produce salute. Concetto, ben noto alla MTEM che riconosceva l’alimentazione e l’attività motoria come pilastri fondanti per la costruzione di una vita in salute. Per dirla con le parole di Ippocrate: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute» ha proseguito Simeoni.

Appare, quindi, importante oggi promuovere questo concetto perché soprattutto le nuove generazioni possano adottare stili di vita corretti che li aiutino a mantenere una vita lunga e in salute, concetto quest’ultimo inteso ad ampio spettro, come benessere fisico e mentale.

La MTEM per costruire salute ogni giorno: la storia di Daniela

Nel corso della conferenza stampa, Daniela Fontana, coautrice del libro “Donne che fanno Miracoli – la storia di Daniela”, ha portato la propria esperienza raccontando di sintomi tenuti a lungo sopiti poi sfociati in crisi di panico estremamente invalidanti.

«Avevo già provato altri percorsi – ha raccontato – quello sperimentato con Milena è risultato essere più in linea con la mia natura; mi ha insegnato a prendermi cura della mia salute e a costruirla ogni giorno. Ho rinnovato il mio stile di vita: da un lato l’alimentazione a base prevalentemente vegetale è diventata la mia fonte di energia quotidiana e, dall’altro, il movimento e la meditazione mi consentono di ascoltarmi e ritrovare i miei potenziali per imparare a fluire con la vita. Oltre a questi potenti strumenti, che pratico quotidianamente ancora oggi, i trattamenti olistici personalizzati (fanghi, massaggi, riflessologia, etc.) mi hanno dato una mano e, in tempi relativamente brevi ho risolto le crisi di panico ed ho ritrovato la libertà; il mal di schiena cronico per il quale, in passato, mi ero operata e la stanchezza infinita che mi annientava. Grazie alla MTEM costruisco ogni giorno la mia salute, la mia forza e la mia sicurezza. Il cambio di stile di vita sano e sostenibile ha migliorato la qualità della mia vita».

Cambiare il sistema di remunerazione per promuovere salute

Promuovere la salute passa, tuttavia, anche attraverso un rinnovamento di processi organizzativi e di remunerazione come ha spiegato Alberto Donzelli, presidente della Fondazione Allineare Sanità e Salute.

«Per il modo in cui sono oggi remunerati i professionisti sanitari e le loro Organizzazioni, la Sanità per paradosso prospera solo con “tante” malattie. Se, ad esempio, una bacchetta magica facesse sparire metà delle malattie, gli ospedali perderebbero metà dei ricavi e dovrebbero chiudere, e ogni attore in Sanità vedrebbe ridotte le proprie entrate. Anche senza averne consapevolezza, le loro convenienze sono oggi allineate alla malattia e divaricate rispetto alla salute. Chi è pagato e incentivato in base alle malattie, non farebbe i propri interessi perseguendo la salute con costanza e coerenza. Perché ciò accada, serve una riforma strutturale dei modelli di remunerazione (e in generale dei sistemi premianti) degli attori in Sanità, che allinei le loro convenienze alla salute, intesa come longevità sana della popolazione dei loro assistiti. Ciò implica il superare le forme di pagamento a prestazione, da sostituire con quote capitarie crescenti in modo progressivo con l’età delle persone assistite. Così la maggiore convenienza per professionisti e organizzazioni diventa aumentare la longevità sana della coorte dei propri assistiti, e ciò si ottiene promuovendo e tutelando al meglio la salute lungo tutto l’arco della vita».

Un modello questo che richiede un cambio di paradigma ma che apporterebbe indiscussi vantaggi, in primis per gli assistiti in termini di salute, ma anche per la sua facile applicabilità e i costi ridotti nonché per i circoli virtuosi che potrebbe innescare tra gli erogatori di salute.

Il caso della Svizzera: l’introduzione della medicina naturale nei servizi sanitari

La Svizzera è stato il primo Paese in Europa a chiedere di contemplare la medicina naturale all’interno della salvaguardia nazionale della salute, ha spiegato Davide Cascino, direttore dell’Istituto di formazione Omeonatura e naturopata esperto in omeopatia nella Svizzera italiana.

«Nel 2009 i cittadini elvetici sono stati chiamati al voto e si sono dichiarati a favore dell’introduzione della medicina naturale all’interno dei servizi sanitari. Attualmente il 65% della popolazione svizzera utilizza la medicina tradizionale e complementare e, di questi, più dell’80% è soddisfatto delle terapie che ha ricevuto».

Ora l’auspicio è quello di un progressivo allineamento in tal senso da parte dell’Italia e di altri Paesi del Vecchio Continente finalizzato ad un miglioramento della salute della popolazione e ridotti costi sanitari.

«Di fronte alla graduale integrazione delle pratiche legate alle medicine tradizionali, soprattutto cinese e l’ayurveda indiana, a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni, è strategico che si riconosca l’importante tesoro culturale della MTEM, nata in seno al nostro continente, nell’area mediterranea. Vogliamo far scoprire la sua storia e la sua eredità», ha concluso Louis Hutter, naturopata svizzero specializzato in MTE, presidente e co-fondatore del TEM-Forum.

«Un patrimonio che va protetto, sviluppato con studi scientifici e reso accessibile a tutta la popolazione europea, in quanto rappresenta un’importante risorsa per la prevenzione e il mantenimento della salute».

I prossimi appuntamenti

A seguito degli stimoli emersi nel corso della conferenza stampa, LUMEN organizzerà il prossimo 18 aprile alle 11:30 un incontro online di presentazione della versione aggiornata del “Manifesto europeo per la longevità sana attraverso gli stili di vita e la sostenibilità ambientale”, un documento approvato in una prima versione nel 2021 e sostenuto dagli enti aderenti alla Rete SALUS e dall’Interest Group presente al Parlamento Europeo. 

Ancora, l’evento dello scorso 12 marzo ha rappresentato un’anticipazione dei temi cardine del Convegno internazionale che verrà ospitato a Roma i prossimi 18 e 19 novembre.