La Dieta Mediterranea è ben più di un semplice modello alimentare: rappresenta uno stile di vita radicato nella cultura e nella biodiversità del bacino mediterraneo. Riconosciuta nel 2010 come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, oggi si configura anche come un importante strumento per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, grazie al suo approccio integrato alla salute umana e ambientale.

Sarà questo il tema di apertura del 45° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), a Salerno dal 28 al 30 maggio 2025, con la Tavola rotonda dal titolo “La Dieta Mediterranea tra eredità e futuro”. 

Adesione in calo, soprattutto tra i giovani

Nonostante i comprovati benefici – dalla prevenzione delle malattie croniche alla riduzione della mortalità – l’aderenza alla Dieta Mediterranea è in calo, soprattutto tra i giovani.

I dati raccolti da SINU indicano che in Italia il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, latte e legumi è spesso insufficiente. Ad esempio, il 9% dei giovani non consuma mai verdura e il 7% mai frutta. Al contempo, il 47% consuma carne oltre le raccomandazioni.

Determinanti e ostacoli all’aderenza

L’aderenza alla Dieta Mediterranea è influenzata da diversi fattori: età, abitudini familiari, livello di attività fisica e contesto socioeconomico. Fattori facilitanti includono fare colazione, consumare pasti in famiglia e a scuola, genitori più giovani e con istruzione elevata.

Ostacoli comuni sono il tempo richiesto per preparare piatti vegetali, la mancanza di competenze culinarie e il basso coinvolgimento nei processi di acquisto e preparazione del cibo.

La nuova Piramide alimentare SINU

Per rispondere a queste sfide, la Società Italiana di Nutrizione Umana ha presentato una nuova versione della Piramide alimentare.

Questo aggiornamento, fondato su evidenze scientifiche recenti e su documenti come le Linee Guida CREA e il rapporto EAT–Lancet, propone un modello più accessibile e orientato alla sostenibilità.

Al centro della nuova grafica: alimenti di origine vegetale, cereali integrali, olio extravergine d’oliva e legumi, con un consumo moderato di carne e un’attenzione speciale alla riduzione di zuccheri, sale e alcol.

Uno strumento educativo e sostenibile

Oltre a essere un modello nutrizionale, la nuova piramide SINU è anche uno strumento didattico e culturale, pensato per orientare le scelte alimentari in chiave sostenibile e partecipata.

È un invito a riscoprire tradizioni alimentari sane, ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’educazione alimentare tra le nuove generazioni.

In conclusione

Con la nuova Piramide alimentare, SINU propone un approccio rinnovato alla Dieta Mediterranea, capace di unire scienza, cultura e sostenibilità. Un modello alimentare che guarda al futuro, mantenendo salde le radici del nostro passato.

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