I livelli sierici di estrogeni, “arma” per predire l’efficacia di una terapia con inibitori dell’aromatasi, anastrazolo nello specifico, in donne in post menopausa a rischio per tumore al seno.

Sono le ultime evidenze di uno studio caso-controllo multicentrico, guidato dalla Queen Mary University di Londra (Regno Unito), pubblicato su The Lancet Oncology.

Un’informazione importante che potrebbe meglio condurre all’identikit della paziente più adatta a ricevere questo trattamento, ricavando un benefico terapeutico certo e effetti collaterali contenuti.

La premessa

Evidenze scientifiche dimostrano che elevate concentrazioni sieriche di estradiolo e testosterone in post-menopausa espongono la donna a un rischio aumento per cancro al seno.

Tuttavia in quale misura e con quali modalità questi ormoni possano influenzare la risposta alla terapia endocrina, sia in ambito di prevenzione sia di trattamento del cancro al seno, specificatamente per le forme positive al recettore degli estrogeni (ER+) è ancora un anello mancante.

Valutare, pertanto, gli effetti delle concentrazioni sieriche di estradiolo e testosterone sull’efficacia di anastrozolo in prevenzione in donne in post-menopausa ad alto rischio per tumore del seno, è stato l’end point di uno studio caso-controllo, inglese, che ha preso le basi dall’analisi dei dati dello studio di prevenzione IBIS-II.

IBIS-II e nuovo studio

Randomizzato, controllato, in doppio cieco, condotto su oltre 3800 donne di età compresa tra 40 e 70 anni, con le caratteristiche sopra citate, afferenti da 153 centri senologici di 18 Paesi, tra cui Regno Unito, Australia, Finlandia, Germania, Stati Uniti, Italia compresa.

Le partecipanti sono state assegnate a ricevere in modo casuale (1:1) anastrozolo (1 mg/die, per via orale, n=1920) o placebo (n=1944) ogni giorno per 5 anni. Il tempo mediano di follow-up è stato di 131 mesi durante i quali sono stati identificati 85 (4,4%) casi di cancro al seno nel gruppo anastrozolo e 165 (8,5%) nel gruppo placebo, pari a una riduzione del rischio del 55% in donne nel gruppo di intervento (in terapia con anastrozolo). Non sono stati raccolti dati su genere, razza o etnia.

Dopo le esclusioni, lo studio caso-controllo ha incluso 212 partecipanti nel gruppo anastrozolo (72 casi, 140 controlli) e 416 del gruppo placebo (142 casi, 274 controlli) in cui si è riscontrato un chiaro beneficio relativo dell’anastrozolo nel complesso, ma limitato alle donne con rapporti medi o elevati (quartili 2-4) tra estradiolo e legame con gli ormoni sessuali globulina (SHBG), ma non si sono rilevati effetti significativi in coloro con il quartile più basso.

In buona sostanza, si è osservata una tendenza all’aumento del rischio di cancro al seno associata all’aumento del rapporto estradiolo-SHBG nel gruppo placebo (tendenza per quartile 1,25 [IC 95% da 1,08 a 1,45], p=0,0033), ma non nel gruppo anastrozolo (1,06 [da 0,86 a 1,30], p=0,60). Specularmente, sebbene in misura più debole, si sono rilevati gli stessi effetti testosterone-SHBG associati: nel gruppo placebo vi sarebbe una tendenza al rischio per tumore del seno (tendenza 1,21 [da 1,05 a 1,41], p=0,011), ma non nel gruppo anastrozolo (tendenza 1,18 [da 0·96 a 1·46], p=0·11). Un beneficio relativo di anastrozolo è stato osservato nel quartile 2 (0,55 [IC 95% da 0,13 a 0,78]), quartile 3 (0,54 [da 0,22 a 0,74] e quartile 4 (0, 56 [da 0,23 a 0,76]) del rapporto estradiolo-SHBG, ma non nel quartile 1 (0,18 [da –0,60 a 0,59]). 

In conclusione

I dati farebbero osservare scarso beneficio dall’assunzione di anastrozolo nel 25% delle partecipanti con bassi valori di estradiolo, pur subendo gli effetti collaterali terapia-correlato.

I ricercatori pertanto suggeriscono che il costante ingresso del dosaggio sierico ormonale, un esame a basso costo, in questo setting di pazienti, quale strumento utile nelle decisioni di gestione del rischio, ovvero permettendo di stratificare le pazienti più adatte ad assumere anastrozolo con beneficio clinico, dunque guidando l’oncologo/specialista di riferimento nella scelta terapeutica

Fonte

Cuzik J, Chu K, Keevil B et al. Effect of baseline oestradiol serum concentration on the efficacy of anastrozole for preventing breast cancer in postmenopausal women at high risk: a case-control study of the IBIS-II prevention trial. Lancet Oncology, 2023. Doi: http://doi.org/10.1016/S1470-2045(23)00578-8