I pazienti con diabete nella UE sono 31,6 milioni, con costi sanitari per la gestione della patologia stimati nell’ordine di 104 miliardi di euro nel solo 2021; 686mila i decessi annui, con in media un decesso ogni 46 secondi.
Di fronte a questa preoccupante emergenza sanitaria, con dati che rischiano di raddoppiare nei prossimi 30 anni, lo European Diabetes Forum – EUDF Italia ha redatto un documento di impegno della comunità diabetologica, articolato in 15 raccomandazioni, rivolto ai candidati delle elezioni politiche europee 2024.
Il documento, tradotto in 9 lingue, è stato presentato lo scorso 18 gennaio a Roma in occasione di una conferenza stampa promossa da EUDF Italia, e, in contemporanea presso tutti gli Stati Membri.
Potenziare gli interventi europei sul diabete
La comunità diabetologica ha riunito intorno a sé un’ampia coalizione di associazioni e società scientifiche impegnate nel mondo del diabete con l’obiettivo di aumentare il supporto alle persone affette da questa malattia, attraverso un lavoro di sensibilizzazione rivolto ai candidati alle prossime elezioni europee 2024.
L’obiettivo dichiarato è quello di fare della lotta a questa malattia una priorità all’interno delle politiche sanitarie della UE.
Il documento e i suoi obiettivi
Il documento contiene 15 raccomandazioni concrete finalizzate a migliorare la vita delle persone che convivono con questa patologia, ottimizzando, al contempo, le risorse impiegate dai sistemi sanitari degli Stati Membri.
Basti in tal senso pensare che dei 104 miliardi di euro spesi nel 2021 per la gestione della patologia, nel 75% dei casi si è trattato di spese correlate alla gestione di complicanze evitabili.
Ne consegue che le politiche che promuovono una diagnosi precoce e una buona gestione della malattia possono favorire un notevole risparmio sui costi e contribuire alla resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari.
Le 4 aree tematiche cruciali
Le raccomandazioni presenti nel documento sono articolate in 4 aree tematiche prioritarie: identificazione precoce, cure eque di elevata qualità, valorizzazione delle persone, sostegno a scienza e tecnologia.
Per quanto attiene all’individuazione precoce della patologia, l’obiettivo è introdurre programmi di controllo sanitario in tutte le fasce d’età, per tutti i tipi di diabete e le comorbilità più frequentemente associate, predisponendo percorsi di monitoraggio volti ad evitare i rischi metabolici, neurocognitivi o di altra natura nonché il potenziamento delle cure primarie e gli screening al fine di identificare i soggetti a rischio, e le persone affette dalla malattia, il più rapidamente possibile.
Per quanto attiene all’equità delle cure di alta qualità, l’obiettivo deve essere quello di garantire un accesso equo e sostenibile a farmaci, dispositivi e tecnologie digitalizzate in tutti gli Stati Membri, in modo tale da avere un miglioramento nel controllo e nel monitoraggio glicemico. Occorre inoltre fornire alle persone con diabete percorsi di cura integrati e intervenire sulla formazione degli operatori sanitari per migliorare la loro capacità di supportare i pazienti e indirizzarli verso percorsi di cura appropriati. Un elemento cruciale risiede poi nel superare l’inerzia terapeutica per scongiurare le complicanze che riducono la qualità della vita delle persone producendo oneri a carico dei SSN.
Inoltre, occorre valorizzare le persone con diabete, il che vuol dire, innanzitutto, metterle al centro dei processi di ricerca, normativi, politici e valutativi in cui si trovano coinvolte; quindi occorre fornire loro una formazione di base per una corretta autogestione della patologia.
Altresì, è necessario combattere la stigmatizzazione di questi pazienti che spesso vengono lasciati ai margini della vita sociale.
Infine, occorre investire nell’innovazione digitale e nello sviluppo di percorsi finalizzati ad accelerare l’accesso alle tecnologie mediche, alle soluzioni digitali indipendenti (come app e intelligenza artificiale) e ai servizi digitali; al contempo, occorre potenziare la raccolta dei dati clinici e di real-world nonchè finanziare i progetti di ricerca nell’ambito dei programmi di ricerca UE.
Tenuto conto delle stime che vedono una preoccupante e progressiva crescita della patologia nella UE, EUDF punta a far in modo che i decision maker europei riconoscano la posta in gioco e adottino politiche adeguate a ogni livello governativo, sia esso europeo, nazionale o regionale, traducendo le intenzioni in azioni concrete e assicurando così a tutte le persone con diabete una vita più lunga e in salute e una maggiore sostenibilità ai sistemi sanitari dei Paesi Membri.