La chemioterapia per il tumore del seno è più efficace se viene assunta in modalità “metronomica”, ovvero in pillole, a basse dosi, somministrate in modalità continuativa, tutti i giorni, al domicilio. Sensibili i benefici di efficacia clinica e di qualità della vita per la paziente. È quanto dimostra lo studio METEORA, condotto in collaborazione tra 15 Istituti oncologici italiani, compreso lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia di Milano), valutato di recente dalla classifica di Newsweek tra le strutture oncologiche migliori sul territorio , ed i cui risultati sono stati presentati all’ultimo congresso ESMO (European Society of Medical Oncology, Parigi, 9-13 Settembre 2022).
METEORA
Sono migliori e maggiori i benefici derivanti da una chemioterapia tradizionale somministrata via endovena con cadenza periodica, in regime ospedaliero, in Day Hospital o da una terapia ‘metronomica’, domiciliare, per os? Il quesito è alla base di uno studio – chiamato METEORA, multicentrico, nazionale, coordinato da IEO – che ha voluto indagare gli effetti delle due diverse modalità di assunzione chemioterapica (endovena vs per os), in termini di efficacia clinica e di qualità della vita in 140 donne con tumore del seno ER+/HER2 metastatico, il cosiddetto tumore “luminale” (che rappresenta il 70% di tutti i tumori mammari), con recettore ormonale positivo, randomizzate tra settembre 2017 e gennaio 2021.
«La terapia metronomica – spiega la dottoressa Elisabetta Munzone, Vice Direttore della Divisione di Senologia Medica IEO e primo autore del lavoro – trae il suo nome dal metronomo che in musica “batte il tempo”: si seguono cioè ritmi diversi per l’assunzione dei farmaci, per ottenere benefici prolungati e minore tossicità».
I risultati preliminari dello studio, di prossima pubblicazione su una rivista scientifica internazionale, non sono stati disattesi e non lasciano dubbi. Confermano la superiorità, rispetto alla chemio via endovena, della terapia metronomica in grado di rallentare il tempo di progressione di malattia di circa 4 mesi e di ridurre il rischio di interruzione della terapia per effetti collaterali, con un vantaggio in termini di tempo di 3 mesi e mezzo. Sensibili i benefici anche sulla qualità di vita della donna: assenza di perdita dei capelli, associata a minore tossicità senza riduzione di efficacia terapeutica, e migliore gestione del trattamento con la richiesta di recarsi in ospedale solo per il controllo versus una volta al mese in regime tradizionale per ricevere un’alta dose di farmaci, tutta concentrata nel solo tempo dell’infusione, e spesso causa effetti avversi importanti. «Le tossicità ci sono anche con la chemio metronomica – chiarisce Munzone – ma possono essere gestite e controllate modulando i tempi e i modi dell’assunzione della terapia in base alle caratteristiche individuali di ogni paziente, dello stile e progetto di vita e della personale risposta ai farmaci. Indicazione prioritaria al trattamento è eseguirlo in centri oncologici superspecializzati».
L’expertise
In IEO da oltre vent’anni si sviluppa la terapia metronomica. «I nostri dati a supporto dell’efficacia del trattamento – aggiunge il dottor Marco Colleoni, direttore della Senologia Medica e coautore dello studio – sono progressivamente aumentati nel tempo, dimostrando che l’uso prolungato non provoca tossicità cumulativa. Ciò significa che la malattia può essere tenuta sotto controllo per più anni, con il minimo impatto possibile sulla vita della donna. Evidenze oggi consolidate con dallo studio METEORA di confronto di efficacia fra questa metodica e la somministrazione di chemio per via tradizionale». in funzione dei dati emersi verranno avviati nuovi studi di approfondimento:
«Sappiamo che i migliori risultati terapeutici della terapia metronomica sono dovuti al diverso meccanismo d’azione del farmaco – conclude Munzone – che, diluito nel tempo, riesce non solo a neutralizzare le cellule cancerose, ma anche ad alterare il loro microambiente cellulare con un’azione antiangiogenetica e di stimolo al sistema immunitario». Si apre un nuovo capitolo di ricerca sui molteplici processi e i diversi target della terapia e su come ottenere risultati di efficacia sempre migliori, a vantaggio del paziente, fine ultimo di ogni cura e innovazione scientifica.