Nell’insorgenza di stati depressivi potrebbe essere implicato anche un particolare batterio intestinale, Mycobacterium neoaurum, che degrada il testosterone. È noto, infatti, che bassi livelli di questo ormone possono essere un fattore trigger per lo sviluppo di malattia. L’evidenza è emersa da uno studio cinese pubblicato su Cell Host & Microbe

L’espressione nei microbi intestinali di enzimi di degradazione del testosterone, più specificatamente del batterio Mycobacterium neoaurum, sembra associata a comportamenti simil-depressivi e un ruolo chiave in questo processo di degradazione sarebbe svolto dall’enzima di 3β-idrossisteroide deidrogenasi (3β-HSD).

Sono le tesi di uno studio cinese della Wuhan University, che ha coinvolto 77 persone affette da depressione e in 102 individui di controllo, nei quali i ricercatori hanno misurato i livelli di testosterone. Hanno così potuto osservare in entrambi i gruppi livelli dell’ormone sensibilmente inferiori alla media, rispettivamente nel 55% e nell’11% dei casi.

La prova del coinvolgimento del testosterone è arrivata da test su topi nei quali il trapianto di batteri intestinali prelevati da persone con depressione ha indotto una riduzione dei livelli di testosterone e la comparsa di sintomi simil-depressivi. Da questa prima evidenza, sono state avviate ricerche per valutare la complicità di specifici batteri, identificata nel batterio Mycobacterium neoaurum, unico microbo presente nelle feci di soggetti affetti da depressione e in grado di degradare il testosterone.

Il Mycobacterium neoaurum

Gli interessi si sono dunque concentrati sulla potenziale azione trigger di questo batterio nell’insorgenza di sintomi depressivi, pertanto i ricercatori hanno somministrato ai ratti Mycobacterium neoaurum mediante una sonda gastrica, osservando il successivo sviluppo di comportamenti simil-depressivi e livelli di testosterone nel sangue e nel cervello più bassi rispetto ai ratti di controllo. Condizione entrambe rientrate nella norma con la somministrazione di antibiotici.

Effetti simili sono stati registrati nei topi anche con la somministrazione di batteri Escherichia coli che esprimono, anch’essi, un enzima che degrada il testosterone e, in questo caso, i comportamenti depressivi si sono risolti con il ripristino del testosterone. In ultimo, i ricercatori hanno scoperto il ruolo prioritario dell’enzima 3β-HSD nel mediare la degradazione del testosterone in M. neoaurum, tanto che la sua prevalenza sembra essere maggiore nelle persone affette da depressione rispetto alla popolazione generale.

Prospettive future

Sarebbe possibile, in relazione ai dati emersi da questo studio, ipotizzare un legame tra specifici microbi intestinali e bassi livelli di testosterone all’origine di sintomi depressivi. In particolare il batterio intestinale Mycobacterium neoaurum che degrada il testosterone avrebbe un ruolo assoluto nell’indurre l’insorgenza di patologia, ovvero microbi intestinali che esprimono 3β-HSD si assocerebbero a un elevato rischio di depressione. Se ulteriori studi confermassero questa tesi, questi pool di batteri potrebbero essere sfruttati in strategie di intervento per la prevenzione della carenza di testosterone e dei disturbi depressivi.

Fonte:

  • Li D, Liu R, Wan M et al. “3β-Hydroxysteroid dehydrogenase expressed by gut microbes degrades testosterone and is linked to depression in males”, 2022Volume 30, Issue 3, p273-408. DOI:https://doi.org/10.1016/j.chom.2022.01.001