Nasce la sinergia tra ARTOI e Medicina Integrata. L’obiettivo è quello di informare riguardo l’importanza di promuovere percorsi integrati a disposizione del paziente oncologico, con l’intento di migliorarne la qualità di vita

Al via la sinergia tra ARTOI (Associazione per la Ricerca di Terapie Oncologiche Integrate, Fondazione dal 2022) e Medicina Integrata. Il progetto nasce dall’intento comune di creare cultura, volta al benessere dei pazienti, come prevenzione e creare momenti di coinvolgimento. Abbiamo rivolto alcune domande a Corinna Montana Lampo, Coordinatrice Editoriale della Divisione Healthcare del Gruppo Tecniche Nuove, così come a Massimo Bonucci, Presidente ARTOI.

L’idea della sinergia

Il progetto è frutto di un’ispirazione di Corinna Montana Lampo, emersa a seguito della pubblicazione del manuale “Principi di Oncologia Integrata” e dai preziosi spunti emersi durante X Congresso Internazionale ARTOI (tenutosi a novembre 2021). «Dalla partecipazione al Congresso e dalla pubblicazione del manuale (di cui è stato coautore anche Elio Rossi, Direttore Scientifico di Medicina Integrata e membro del Comitato Scientifico ARTOI) ho pensato che una sinergia tra la nostra testata e l’Associazione per la Ricerca di Terapie Oncologiche Integrate, unico referente, peraltro così autorevole, in Italia in questo ambito, potesse essere utile per informare la classe medica circa l’importanza di terapie oncologiche integrate per il benessere del paziente. Il fine ultimo è proprio quello, infatti, di migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici».

Uno step ulteriore per il benessere del paziente oncologico

È proprio il miglioramento della qualità di vita del paziente oncologico l’obiettivo principale di ARTOI, nata come associazione nel 2010 e divenuta quest’anno Fondazione. «L’attività è nata anni prima, grazie alla conoscenza di colleghi tedeschi che già negli anni ’80 promuovevano l’integrazione all’interno di protocolli oncologici ufficiali. Nel tempo, con alcuni colleghi abbiamo iniziato a lavorare in questa direzione per colmare il “vuoto” italiano rispetto a questi approcci – ha sostenuto il Presidente ARTOI, Massimo Bonucci, il quale ha proseguito – Fortunatamente negli anni siamo riusciti a scardinare la diffidenza iniziale dei pazienti e degli oncologi, che oggi sono pronti a discutere con noi percorsi integrati al paziente. Al di là della formazione, che rimane centrale, questa sinergia con Medicina Integrata è per noi un traguardo molto importante per riuscire a informare sempre più e meglio circa l’importanza di un approccio olistico al paziente e, in ultima istanza, per poter promuovere un miglioramento della qualità e della durata della sua vita».