Vendita online di integratori e novel food. Prima indagine CE identifica 20 prodotti irregolari in Italia

La vendita online di integratori alimentari da tempo preoccupa le autorità competenti dei singoli Stati Membri, sospettando un mercato poco controllabile di prodotti di bassa qualità, contaminati con principi attivi non dichiarati, poco puri o addirittura non autorizzati.

La Commissione Europea ha pubblicato i risultati della prima indagine sulla vendita online di integratori alimentari e novel food, coordinata dalle autorità competenti di 25 Paesi UE, oltre a Svizzera e Norvegia.

Indagine Ce su vendita online integratori alimentari e novel food
Indagine Ce su vendita online integratori alimentari e novel food, 20 prodotti italiani illeciti

Il monitoraggio, che si è svolto lo scorso mese di settembre, si è concentrato su integratori per i quali venivano vantate proprietà di prevenzione, trattamento e cura tipiche di medicinali (art. 7 Regolamento EU 1169/2011) e 4 novel food non autorizzati nell’UE:

  • Agmatina (4-aminobutil) guanidina sulfato (tipicamente chiamata agmatina solfato)
  • Acacia rigidula
  • Epidemium grandiflorum
  • Hoodia gordonii.

Ogni Stato Membro ha cercato i prodotti sui siti web nella propria lingua.

Risultati della prima indagine Ce sulla vendita online di integratori e novel food

Complessivamente sono stati identificati 1077 siti non rispettosi della legislazione europea o che vendevano novel food o integratori non autorizzati.  Sono stati individuati 779 offerte di prodotti illegali, nel 65% dei casi commercializzati da soggetti dello stesso Paese dell’autorità che aveva effettuato il controllo, nel 20% dei casi venduti da operatori localizzati in altri Paesi dell’UE e nel 15% in Paesi terzi, tra cui USA e Cina.

Benchè non mandatorio, in 440 casi sono state adottati provvedimenti per porre fine alle offerte, che includevano l’ispezione dei permessi e dei locali, diffide e anche multe.

In 154 casi di vendite transfrontaliere è stato necessario ricorrere all’assistenza amministrativa dell’AAC (Administrative Assistance and Cooperation IT system). Dei 139 prodotti notificati al RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) per sospetti problemi di sicurezza, 51 riguardavano venditori localizzati in Cina e USA.

Irregolarità in Italia per 20 prodotti

Per quanto riguarda l’Italia, sono stati identificati 20 prodotti irregolari, di cui 12 prodotti contenenti i 4 novel food non autorizzati e 8 integratori con indicazioni salutistiche scorrette o non autorizzate.

L’italia ha individuato 20 prodotti irregolari, di cui 12 integratori illegali, otto con indicazioni scorrette o non autorizzate, venduti da 16 operatori, di cui 13 italiani, 2 localizzati in altri Paesi UE e 1 negli Stati Uniti.

Prospettive futuro, rinforzare i sistemi di controllo

La commissione europea, al termine del suo rapporto si dichiara soddisfatta dei risultati dell’operazione, che per la prima volta consentono di dare una connotazione quantitativa del timore delle irregolarità della vendita online dei prodotti alimentari, compresi integratori e novel food.

“Il numero elevato di vendite non autorizzate rivelate è un segno forte del bisogno di migliorare i sistemi di controllo”, si legge nel rapporto che già indica le aree sulle quali sono state già avviate delle attività di potenziamento:

  • formazione del personale ispettivo
  • collaborazione con le principali piattaforme di ecommerce e di acquisto, compresi i social media
  • collaborazione con i fornitori dei servizi di pagamento
  • migliorare i sistemi di reportistica elettronica.