Vitamina D, Omega-3 e un programma di attività fisica, facile ed eseguibile a casa. Secondo uno studio recentemente pubblicato su Frontiers in Aging, questa strategia terapeutica, di “vita sana”, impatterebbe sulla riduzione del rischio di cancro in adulti sani di età pari o superiore a 70 anni

Popolazione che invecchia e cronicizzazione della malattia. Questi due fattori, da soli, sono sufficienti a evidenziare la necessità di studiare approcci terapeutici in grado di contrastare il rischio di insorgenza di patologie tipiche dell’invecchiamento. Tra queste anche le malattie oncologiche.

Con questo scopo, un gruppo di ricercatori internazionali ha avviato uno studio su larga scala (“Combined Vitamin D, Omega-3 Fatty Acids, and a Simple Home Exercise Program May Reduce Cancer Risk Among Active Adults Aged 70 and Older: A Randomized Clinical Trial”), recentemente pubblicato su Frontiers in Aging, partendo da strategie di efficacia preventiva, evidence based, per valutarne il possibile impatto anche in ambito oncologico. Tre i pilasti da cui lo studio parte:

  • la vitamina D, di cui è nota la capacità di inibire la crescita delle cellule tumorali;
  • gli Omega-3, potenzialmente in grado di ridurre la trasformazione delle cellule normali in tumorali;
  • l’attività fisica, di cui sono evidenti i benefici nel potenziare (anche) il sistema immunitario e nel ridurre i livelli di infiammazione alla base dello sviluppo di diversi tumori.

Strategie che potrebbero, dunque, svolgere una azione oncologica preventiva e protettiva.

Lo studio

Al fine di dimostrare l’efficacia del triplice approccio, con interventi singoli o combinati, i ricercatori hanno avviato lo studio Do-Health, che prevedeva la somministrazione giornaliera di alte dosi di vitamina D3 e Omega-3, abbinate a un programma di attività fisica domiciliare (SHEP). Scopo della ricerca era, infatti, valutare l’impatto di questo protocollo sulla riduzione del rischio oncologico in soggetti avanti in età, intorno e oltre i 70 anni, sani.

Lo studio, di durata triennale, ha coinvolto cinque Paesi europei (Svizzera, Francia, Germania, Austria, Portogallo), per un totale di oltre 2.100 partecipanti. Questi sono stati suddivisi, random, in 8 differenti gruppi, finalizzati a ricevere:

  • 2.000 UI al giorno di vitamina D3, 1 g al giorno di Omega-3 e tre volte alla settimana SHEP (gruppo 1),
  • vitamine D3 + Omega-3 (gruppo 2),
  • vitamina D3 + SHEP (gruppo 3),
  • Omega-3 + SHEP (gruppo 4),
  • vitamina D3 da sola (gruppo 5),
  • solo Omega-3 (gruppo 6),
  • solo SHEP (gruppo 7);
  • placebo (gruppo 8).

Il diverso approccio era finalizzato a misurare il beneficio individuale e combinato degli interventi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esami standardizzati per la valutazione dello stato di salute e funzionalità nei centri di sperimentazione al basale, al primo, secondo e terzo anno, mentre il monitoraggio/follow-up è stato condotto tramite chiamate telefoniche ogni tre mesi.

I risultati

Lo studio evidenzia che tutti e tre i trattamenti (vitamina D3, Omega-3 e SHEP) sono in grado di impattare positivamente, con benefici cumulativi sul rischio di tumori invasivi. Tuttavia la maggiore efficacia, sensibilmente superiore, si rileverebbe in caso di terapia combinata, cioè con le tre tipologie di intervento associate, contro un lieve benefico in terapia singola.

L’approccio combinatO avrebbe fatto osservare una riduzione del rischio oncologico del 61%; sebbene i dati siano promettenti, non sono ancora sufficienti a confermare efficacia e scientificità dell’approccio, comunque meritevole di una ‘presa in carico’ con studi su più larga scala, estesi anche a follow-up più lunghi, oltre la durata di tre anni valutata. In caso conferme di efficacia, la strategia, a basso costo, potrebbe rappresentare una opzione nella prevenzione alla patologia oncologica da non sottovalutare.

Fonte:

  • Bischoff-Ferrari HA, Willett WC, Manson JE et al. Combined Vitamin D, Omega-3 Fatty Acids, and a Simple Home Exercise Program May Reduce Cancer Risk Among Active Adults Aged 70 and Older: A Randomized Clinical Trial. Frontiers in Aging, 2022.