Siamo un paese di stressati: un italiano su tre, pari al 34%, si dichiarerebbe “cronicamente” stressato, il 26% spesso e il 9% ogni giorno.
I dati sono riferiti alla metà dell’anno 2022 a una rilevazione dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, condotta insieme a Nomisma, su un campione rappresentativo di 1.200 persone ma è presumibile che lo scenario non sia cambiato, anzi.
Complice lo stress da lavoro, le difficoltà economiche, la criticità del contesto sociale, Covid che ancora viaggia, sebbene sia fonte di minor preoccupazione per gli italiani, i dati potrebbero essere stabili o anche aumentati. Quindi?
La ricerca continua a investire per favorire il miglior controllo e gestione dello stress. Ed ecco che emerge una nuova possibile opzione di trattamento: Withania somnifera, o Ashwagandha, o Ginseng indiano o Winter Cherry, comunque la si voglia chiamare. Secondo uno studio indiano e americano, pubblicato su Nutrients, questa pianta sarebbe in grado di impattare favorevolmente sullo stress.
La pianta
Whitania è una pianta medicinale, impiegata routinariamente nella medicina ayurvedica, che può aiutare a ridurre stress, ansia e depressione, specie in persone con predisposizione a queste condizioni.
Viene definita “adattogena”, poichè sembrerebbe in grado di regolare il metabolismo nei casi in cui l’organismo è sotto stress, fisico e mentale, favorendone in qualche modo un migliore adattamento.
I risultati di un recente studio supporterebbero queste proprietà e a tutto vantaggio: è stato infatti dimostrato che lo stress a lungo termine altera l’equilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), ovvero aumentando e mantenendo elevati per un tempo prolungato i livelli di cortisolo.
Withania somnifera sembrerebbe agire su questo fattore, migliorando le condizioni che coinvolgono lo stress, ripristinando l’omeostasi con effetti neuroprotettivi e immunomodulatori.
Lo studio
Ha voluto attenzionare il ruolo di ashwagandha estratto con acqua (WS) da radici e foglie nella riduzione dello stress, anche alle dosi di impiego più basse.
Pertanto, i ricercatori hanno arruolato 131 adulti, divenuti 98 nell’analisi finale, in una indagine randomizzata, in doppio cieco, controllata con placebo di 8 settimane per confrontare gli effetti di tre diverse dosi di estratto di WS (125, 250 e 500 mg), in un rapporto dose-dipendente in adulti con stress elevato auto-riferito.
Particolare attenzione, come detto, è stata prestata alla dose più bassa clinicamente validata per la gestione dello stress (125 mg/giorno) dove l’attenuazione dello stress cronico è stata misurata utilizzando la scala dello stress percepito (PSS) in relazione a 14 elementi e parametri di stress correlati alla biochimica.
Ed sono stati osservati, ad esempio, la riduzione dei livelli di biomarcatori ben noti correlati allo stress come il cortisolo plasmatico, l’ACTH e l’α-amilasi salivare con miglioramenti anche dei parametri del sonno, della vitalità e della qualità della vita.
In conclusione
L’estratto acquoso di WS (radici e foglie) riduce in modo sicuro e con alta tollerabilità lo stress cronico da lieve a moderato anche a minime dosi e con una velocità di azione. Una opportunità che, se confermata da altri studi di ricerca potrebbe esser valutata nella gestione di questa problematica.
Fonte
Pandit S, Srivastav AK, Sur TK er al. Effects of Withania somnifera Extract in Chronically Stressed Adults: A Randomized Controlled Trial”. Nutrients. 2024;16(9):1293. Doi:10.3390/nu16091293