Gli alimenti fermentati, come yogurt, alcune tipologie di formaggio, miso e natto, assunti in gravidanza possono favorire la salute intestinale della mamma e impattare positivamente anche sullo sviluppo cerebrale dei bambini, riducendo sensibilmente il rischio di ritardi nello sviluppo neuro-motorio e cognitivo dei bambini all’età di 3 anni.

È quanto emerge da un recente studio su PLoS ONE

Lo studio

È importante in termine di numeri; ha coinvolto 60 mila coppie madre figlio, per un totale di 103.060 gravidanze in corso di gestazione superiore a 4 mesi, arruolate nel Japan Environment and Children’s Study (JECS), di cui è stata analizzata tramite specifii questionari la dieta, con particolare riferimento all’assunzione e frequenza di cibi fermentati, come soia fermentata (miso e natto), yogurt e formaggio.

Obiettivo era cercare di stimare la possibile influenza di questi alimenti sullo sviluppo neuro-cognitivo della prole a 3 anni di età, valutato tramite l’Ages and Stages Questionnaires (ASQ-3) che tiene conto di cinque specifiche aree di riferimento: comunicazione, problem-solving, abilità motorie grossolane, abilità motorie fini e abilità sociali.

I risultati

È emerso che l’assunzione di formaggio e alimenti fermentati in genere si associa a un rischio ridotto di ritardo dello sviluppo infantile in tutti i gruppi di livelli di assunzione dal secondo quartile in poi, con alcune specificità.

Ad esempio, i bambini di madri il cui il consumo di formaggio era più elevato avevano minori rischi di ritardi nelle abilità comunicative, motorie grossolane, motorie fini, nel problem-solving e nelle abilità sociali rispetto a quelli di madri nel quartile più basso. Così come l’assunzione di yogurt sembrava favorire la riduzione dei rischi di ritardi nello sviluppo, in particolare nelle abilità comunicative, mentre miso e natto non sembrerebbero associarsi a particolari benefici, comunque in misura sensibilmente inferiore rispetto a yogurt e formaggio.

Infine, il miso inciderebbe in percentuale modesta sul ritardo dello sviluppo nelle capacità comunicative ed il natto (alimento tradizionale giapponese prodotto attraverso la fermentazione dei fagioli di soia, ndr) non attesterebbe una correlazione significativa sul ritardo dello sviluppo. 

In conclusione

Lo studio sembra suggerire che il consumo materno di cibi fermentati durante la gravidanza possa ridurre il rischio di un ritardo dello sviluppo successivo nella prole.

È, quindi, importante, secondo gli autori, includere nella dieta delle donne in dolce attesa anche cibi fermentati, ovvero alimenti contenenti proteine, zinco e triptofano, nutrienti che possono supportare lo sviluppo neuro-motorio grazie alle interazioni tra intestino e cervello. Prime evidenze che andranno comunque confermate da ulteriori indagini.

Fonte

Hirai H, Tanaka T, Matsumura K et al. Relationship between maternal consumption of fermented foods and the development of the offspring at the age of 3 years: The Japan Environment and Children’s Study. PLoS ONE, 2024. Doi: https://doi.org/10.1371/journal.pone.0305535