È in programma il 10-11 giugno 2023 a Volterra, presso la Scuola Internazionale di Alta
Formazione SIAF, il 1° Corso di Aggiornamento per medici e operatori sanitari sulla Neuro-Agopuntura promosso da AMI Agopuntura Medica Integrata in collaborazione con
Auxilium Vitae Riabilitazione e Fondazione Volterra Ricerche.

Cecilia Lucenti, presidente AMI

«La Neuro-Agopuntura è una nuova frontiera nella cura e riabilitazione delle patologie neurologiche gravi – ci spiega Cecilia Lucenti, presidente AMI e docente del corso – Sebbene sia stata sempre nota l’attività dell’Agopuntura sul sistema nervoso, alla fine degli anni ’60 si è cominciato a rivedere le antiche tecniche alla luce delle Neuroscienze. Questo percorso ha visto numerosi Maestri raffinare la teoria e la pratica di alcune tecniche che oggi possono essere facilmente apprese e utilizzate in tutti i contesti clinici occidentali. La particolarità della Neuro-Agopuntura è proprio l’elaborazione che la tradizione ha subito e che consente oggi una grande standardizzazione dei trattamenti e dei risultati clinici, tanto da essere utilizzabile anche in patologie gravi da medici occidentali che non siano formati sulla teoria dell’agopuntura tradizionale».

Strumenti e tecniche

Le tecniche più utilizzate in Neuro-Agopuntura, come evidenzia la dottoressa Lucenti, sono «le diverse Craniopunture, che cominciano negli anni ‘70 in Cina un loro percorso autonomo, a partire dallo studio dei punti in relazione alle diverse aree cerebrali e l’Auricoloterapia. Quest’ultima proviene dalla tradizione cinese, ma subisce una svolta occidentale quando Paul Nogier la elabora utilizzando il metodo e le acquisizioni della Riflessoterapia europea e sviluppa un modello teorico coerente con l’organizzazione del sistema nervoso. Questo consente da un lato di migliorare la tecnica, dall’altro di studiarla, come hanno fatto illustri fisiologi della scuola Francese, e definire così la Neuro-Auricoloterapia, un esempio di come si sia trasformata una pratica empirica in una vera e propria scienza, grazie alla sistematizzazione di tutti gli aspetti che trovano la loro base nell’Embriologia e nell’anatomia del Sistema Nervoso Centrale.

Oltre alle Craniopunture e alla Neuro-Auricoloterapia, esiste poi l’utilizzo di punti di agopuntura tradizionali, così da evocare una forte risposta del sistema nervoso e che può essere finalizzata ai scopi riabilitativi. Tutte queste tecniche terapeutiche, riunite sotto il termine di Neuro-Agopuntura, stanno riscuotendo grandi risultati clinici in molti paesi, primi fra tutti Cina e Stati Uniti.

Si può dire, dunque, che coesistono due modi per intervenire con l’Agopuntura sul sistema nervoso: uno più energetico che trae la sua origine nei testi più antichi dell’Agopuntura e uno più chirurgico, meno raffinato sul piano energetico, ma più integrabile nei modelli teorici e pratici della medicina occidentale, oltre che ormai largamente valutato e con risultati clinici davvero importanti e spesso esclusivi».

Lo stato dell’arte

«La Neuro-Agopuntura si sta affacciando in tutto il mondo all’evidenza medica – prosegue l’esperta – Le Craniopunture si sono sviluppate fino a oggi con percorsi indipendenti: le diverse scuole cinesi con l’elaborazione del sistema standard internazionale e le diverse scuole nate fuori dalla Cina, tra queste le più importanti sono la New Scalp-Acupuncture del medico giapponese Toshikatsu Yamamoto, e l’esperienza Californiana di due grandi maestri cinesi Ming Qing Zhu e Jason Hao che hanno creato cliniche e allievi negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

Anche la Neuro-Auricoloterapia riscuote sempre maggiori successi nella clinica e nella ricerca; vede oggi nel francese David Alimi il suo maggior esponente e, data l’evidenza dell’efficacia dello stimolo auricolare, anche la ricerca biomedica la sta utilizzando per la creazione di device tecnologici per diverse patologie, tra cui l’epilessia.

Anche l’Italia è stata pioniera in questo settore. Il primo studio italiano sulla Craniopuntura nelle sequele di ictus è stato condotto dal professor Roccia nel 1978 insieme al professor Gomirato, ordinario di Neurologia a Pisa. Da sottolineare, poi, anche l’esperienza del maestro Ngujen Van Nghi, che negli anni ‘80 fondò alcuni servizi pubblici dedicati ai disabili a Ravenna e a Siracusa con ottimi risultati».

Una sperimentazione in corsia

A proposito dello scenario italiano, nelle scorse settimana si è raggiunto, proprio a Volterra, un importante accordo di sperimentazione, ricerca e formazione tra AMI e due centri di eccellenza italiani nel campo della Riabilitazione e della Ricerca neurologica: Auxilium Vitae e Fondazione Volterra Ricerche.

È stata così avviata, nel reparto ospedaliero di Auxilium Vitae, una prima sperimentazione in corsia, unica in Italia, su pazienti colpiti da gravi patologie neurologiche. «Si tratta di una sperimentazione davvero importante proposta da AMI, che ha trovato la collaborazione e il supporto scientifico della Fondazione Volterra Ricerche e del suo direttore generale Alfonso Stella – racconta la dottoressa Lucenti – Si rivolge ai pazienti dei reparti di Auxilium Vitae a Volterra, ricoverati nelle fasi subacute delle patologie neurologiche severe e in particolare per il trattamento dei sintomi più gravi, che complicano la riabilitazione e allungano la degenza come il neglet, i disturbi della coscienza, i deficit della parola e della deglutizione, insomma il cuore della riabilitazione.

I medici e gli operatori sanitari della struttura propongono i casi che ritengono significativi e che vengono trattati utilizzando tutta la palette terapeutica a disposizione: le diverse tecniche di Croniopuntura, la Neuro-auricoloterapia e l’Agopuntura sistemica classica. Dopo il forte stimolo agopunturale, subentra l’importante ruolo di fisioterapisti e logopedisti nella fase di “attivazione” fisica, in cui si potenziano e si memorizzano i risultati di questo stimolo. La Neuro-Agopuntura necessita, infatti, di quello che viene chiamato Dao Yin, l’attivazione del corpo, della memoria fisica e procedurale, che richiede un lavoro riabilitativo estremamente raffinato, modellato sul paziente e sulla patologia nelle sue diverse fasi».

Un corso di aggiornamento dedicato

Per consentire ai medici interessati di approfondire la conoscenza e la pratica della Neuro-Agopuntura, AMI Agopuntura Medica Integrata ha organizzato, in collaborazione con
Auxilium Vitae Riabilitazione e Fondazione Volterra Ricerche, il primo Corso di aggiornamento su questa terapia medica, in programma a Volterra il 10 e l’11 giugno 2023.

Il Corso presenterà ai medici la riabilitazione neurologica tramite Neuro-Agopuntura; non si rivolge esclusivamente agli agopuntori, ma a tutti i medici, poiché la Neuro-Agopuntura può essere prescritta e praticata anche da chi non conosce l’agopuntura classica. Verranno approfondite le basi fisiologiche, le evidenze, le esperienze internazionali e alcuni approcci terapeutici semplici e maneggevoli.

Il Corso è aperto anche al personale sanitario, sebbene in Italia la diagnosi e l’uso degli aghi siano consentiti solo ai medici, proprio perché la neuro-riabilitazione con agopuntura richiede un approccio neurofunzionale che stimoli il paziente in modo complesso, per promuovere il riapprendimento e il consolidamento nella memoria delle abilità acquisite. È necessario inoltre rendere consapevoli tutti i protagonisti della riabilitazione sulle opportunità che l’agopuntura offre e come queste possano essere sfruttate e integrate al meglio.

I docenti del corso sono Cecilia Lucenti e Giovanni Bertolotti, due medici agopuntori con un curriculum tra i più completi sia dal punto di vista teorico sia clinico.

La dottoressa Lucenti è stata allieva dei più importanti maestri internazionali di
Craniopuntura e di Neuro-Auricoloterapia: dai cinesi Zhu e Jason Hao al giapponese
Yamamoto, dal cino-canadese Poney Chiang al francese David Alimi. È stata direttore
scientifico per tre anni accademici del Corso di Perfezionamento di Agopuntura in
Neurologia dell’Università di Siena e tiene regolarmente seminari di Auricoloterapia presso
la Scuola Tao di Lugano.

Il dottor Bertolotti, allievo diretto di David Alimi, è oggi uno dei più importanti esperti
europei di Neuro-Auricoloterapia. È stato uno dei pionieri in Italia dell’interpretazione dell’agopuntura in chiave neurofisiologica e in tale veste ha partecipato negli anni ’70 alla creazione della “Scuola di Agopuntura ed Auricoloterapia” a Torino, a quei tempi l’unica a insegnare l’agopuntura con un linguaggio neuroscientifico. Allievo di Renè Bourdiol, Alberto Quaglia Senta e di Luciano Roccia, con questi ultimi ha collaborato ai primi Corsi di Agopuntura nelle Università di Torino e Milano. È stato docente al Corso di Perfezionamento di Agopuntura in Neurologia dell’Università di Siena.