Migliora la funzionalità polmonare, favorisce il controllo dell’asma, potenzia lo stato di salute. Sono i benefici che l’attività fisica, raccomandata dalle linee guida nazionali e internazionali, apporta al paziente asmatico. Eppure, nonostante le evidenze cliniche, sono ancora poche le persone con patologia che la praticano con costanza e regolarità. Studi clinici, fra cui un recente lavoro pubblicato sul Journal of Health Psychology, attestano che i soggetti portatori di asma sono scarsamente attivi in rapporto a pazienti sani, o comunque non affetti da patologie respiratorie, fino a potere raggiungere la sedentarietà.

I benefici dell’attività fisica

L’opinione è condivisa da Società Scientifiche e istituzioni che si (pre)occupano di asma: tra queste la British Thoracic Society e la Global Initiative for Asthma, che rispettivamente nel 2019 e 2018, hanno stilato documenti dedicati da cui si evince il ruolo, positivo, esercitato dalla pratica fisica sul controllo dell’asma. L’esercizio secondo gli esperti deve essere regolare, ≥ 150 minuti/settimana di intensità moderata-vigorosa, sufficienti a migliorare la funzionalità respiratoria, a controllare la sintomatologia asmatica e di conseguenza migliorare la qualità di vita di coloro che con-vivono con l’asma.

A riprova di questo assunto, revisioni recenti hanno dimostrato che l’aumento dell’attività fisica favorisce un miglioramento, nel soggetto asmatico, della salute globale, che si traduce nel minor ricorso all’assistenza sanitaria. Di contro, però, studi di popolazione fanno rilevare che gli asmatici svolgono scarsa attività fisica e che sono più sedentari rispetto alle persone senza asma. Vantaggi sensibili potrebbero essere acquisiti, invece, dalla Riabilitazione Polmonare (PR), un programma di intervento completo con terapie su misura, dall’allenamento fisico all’educazione a comportamenti corretti, finalizzato a diversi obiettivi: promuovere l’attività fisica nei pazienti con malattie respiratorie; migliorare la condizione sia fisica con riduzione dei sintomi e del numero di riacutizzazioni sia psicologica delle persone con asma; favorire l’adesione a lungo termine a comportamenti a tutela anche della salute generale.

Scarsa aderenza

Le evidenze offerte dalle PR contrastano però con il numero dei pazienti che le praticano: sotto-referenziati e scarsamente aderenti a causa di alcuni principali fattori, quali le trasferte per partecipare alle sessioni, l’interruzione delle routine quotidiana, i tempi di esecuzione, le controindicazioni in caso di co-morbilità, i timori associati a Covid-19 e le misure adottate in corso di pandemia. Da qui la necessità di sviluppare interventi e misure che superino le ‘barriere’ segnalate e promuovano l’attività fisica in questa specifica popolazione.

Lo studio attivo

Con queste finalità, un gruppo di ricercatori dell’Università dell’East Anglia ha coinvolto 1.849 soggetti, analizzando 25 studi separati in tutto il mondo, mettendo in luce l’efficacia del lavoro di squadra. Vi sarebbe evidenza che l’attività fisica condivisa, per esempio con l’esecuzione di esercizi aerobici più volte alla settimana in sessioni di gruppo e la definizione di comuni obiettivi, possa favorire l’aumento dell’attività fisica a vantaggio della migliore qualità di vita e della diminuzione dei sintomi dell’asma.

L’ipotesi è che sessioni di attività ‘digitale’ come appuntamenti video, smartwatch e app mobili che consentano di praticare l’esercizio da remoto, al domicilio, possa promuovere la maggior partecipazione e il superamento degli ostacoli segnalati e che scoraggiano l’attività fisica. Ovvero laddove possibile anche l’esecuzione dell’esercizio in streaming potrebbe portare i suoi frutti: in termini ‘pratici’ con l’ulteriore aumento dell’attività fisica e di salute.

Fonti:

  • Tyson L, Hardeman W, Marquette M, Semlyen J, Stratton G, Wilson AM. “A systematic review of the characteristics of interventions that promote physical activity in adults with asthma”. J Health Psychol. 2021 Dec 29:13591053211059386. Doi: 10.1177/13591053211059386.
  • Cordova-Rivera L, Gibson PG, Gardiner PA et al. “A Systematic Review of Associations of Physical Activity and Sedentary Time with Asthma Outcomes”. J Allergy Clin Immunol Prac Nov-Dec 2018;6(6):1968-1981.e2. doi: 10.1016/j.jaip.2018.02.027.
  • Hansen ESH, Pitzner-Fabricius A, Toennesen LL et al. “Effect of aerobic exercise training on asthma in adults: a systematic review and meta-analysis”. Eur Respir J, 2020 Jul 30;56(1):2000146. doi: 10.1183/13993003.00146-2020. Print 2020 Jul.
  • Feng Z, Wang J, Xie Y et al. “Effects of exercise-based pulmonary rehabilitation on adults with asthma: a systematic review and meta-analysis” Respir Res. 2021 Jan 30;22(1):33. doi: 10.1186/s12931-021-01627-w.