Automassaggio in Ayurveda

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bC0020867Prendersi cura di sé quindi anche attraverso pratiche quotidiane dedicate ai delicati organi di senso, le nostre porte di percezione e comunicazione con l’esterno, consente di mantenere un’ottimale stato di salute. Fra le pratiche quotidiane per il benessere viene indicato un regolare automassaggio che in Ayurveda segue regole precise. Già nei più antichi testi dell’Ayurveda vengono menzionate le virtù benefiche del massaggio in quanto ottimo strumento per la depurazione non solo del delicato “organo pelle” ma per via riflessa anche degli organi interni. Il lustro della carnagione, la sua resistenza e freschezza, la compattezza dei tessuti, una buona circolazione, un corretto scambio cellulare ecc. sono tutte qualità derivanti da una regolare oleazione del corpo. In Ayurveda l’automassaggio trova il suo ideale tempo di applicazione la mattina presto, per aiutare il corpo a risvegliarsi, depurarsi ed affrontare al meglio ed con piena energia la giornata.

Cosa occorre
• Un ambiente adeguato e con temperatura confortevole.
• Un olio ayurvedico riscaldato a bagnomaria adatto alla propria costituzione (per la costituzione Kapha l’automassaggio con olio non va eseguito tutti i gioni ma una o due volte la settimana).
• In sostituzione di un olio ayurvedico medicato ed adatto alla propria natura, va benissimo l’utilizzod di olio di sesamo o di cocco ma useremo il cocco solo se siamo nella stagione calda.
• Uno sgabello o la possibilità di appoggiare un piede per il massaggio alla gamba e poi per sedersi nell’automassaggio al piede.
• La possibilità di fare una doccia dopo l’automassaggio.

Come procedere
La direzione indicata è dalla sommità del capo ai piedi. Sugli arti i passaggi sono lunghi e prevedono strofinamenti lineari, sulle articolazioni invece i movimenti sono rotondi ed eseguiti in entrambe le direzioni poiché devono riscaldare le articolazioni e far sì che le proprietà dell’olio vengano assorbite, sull’addome disegnare cerchi in senso orario per favorire una buona peristalsi e sui glutei fare passaggi rotondi. Ogni passaggio va ripetuto più volte.

La pratica
Far riscaldare leggermente l’olio a bagnomaria ed iniziare ad applicarlo alla sommità del capo (ove risiede un importante punto energetico chiamato Brahmarandhra) con sfregamenti leggeri. Passare quindi a distribuire l’olio su tutto il cuoio capelluto stimolandolo con frizioni, e movimenti rotatori con la punta delle dita. Picchiettare con la punta delle dita su tutta la testa, inserire le dita fra i capelli e poi chiudere le mani a pugno. Il massaggio alla testa è una pratica importante per la stimolazione e buona salute di tutti gli organi di senso oltre all’indubbio benefico effetto riflesso per la salute, bellezza e forza dei capelli.
Massaggiare bene le orecchie “stropicciandole” e seguendone ogni piega, stimolare anche l’interno facendo ruotare la punta del dito mignolo ben oleato.
Passare al viso con passaggi e movimenti morbidi in apertura dal centro verso la periferia, “aprire” la fronte, pizzicottare le sopracciglia e massaggiare le tempie in senso circolare. Scorrere più volte lo spazio sotto gli occhi dall’angolo interno alle tempie. Con il centro del palmo della mano stimolare la punta del naso con movimenti rotondi in entrambe le direzioni. Scavare con punta degli indici ai lati delle narici dove sono collacati due importanti punti energetici che inducono un buon respiro. Stimolare bene con la punta delle dita il centro delle guance (mantenendo la bocca rilassata e leggermente aperta) scorrere sull’articolazione temporo-mandibolare e passare più volte “stirandola” sulla linea delle labbra, mento e contorno del viso.
Scendere al collo ed alla gola e da lì passare alle spalle su cui eseguire movimenti rotatori, scendere lungo il braccio fino al gomito, passaggio rotondo sul gomito e scendere all’avambraccio premendone bene il centro fino al polso; sul polso eseguire passaggi rotondi e strofinamenti a “braccialetto”. Massaggiare la mano scorrendo tutti gli spazi interossei sia sul palmo che sul dorso della mano, strofinare tutte le dita dalla base alla punta. Terminare il massaggio alla mano stimolandone il punto centrale con il pollice, mantenendo una discreta pressione disegnare piccoli cerchi in entrambe le direzioni. Questo è un importante punto energetico che provvedere a migliorare la circolazione ed aumentare l’energia vitale. Si chiama Talahridaya e significa “il cuore del palmo”. Passare all’altro braccio e poi scendere al petto con passaggi delicati scivolando dall’ascella allo sterno. Cercare di raggiungere la schiena e massaggiarla come meglio si riesce. Sull’addome eseguire movimenti circolari in senso orario disegnando cerchi da piccoli a grandi grandi, oleare bene l’ombelico. Strofinare i fianchi, poi i glutei e la zona sacro-lombare con entrambe le mani piegandosi leggermente in avanti per allungare anche un po’ la schiena. Appoggiare un piede allo sgabello e scendere alla gamba abbracciandone ogni lato fino al ginocchio, massaggiare il ginocchio riscaldandolo bene con movimenti circolari sulla parte davanti, ai lati e nella delicata zona posteriore.
Scendere quindi strofinando lungo la tibia ed il polpaccio, fermarsi sulla caviglia con movimenti circolari, stimolare il tendine di achille con frizioni delicate.
Sedersi e massaggiare bene il dorso del piede scavando negli spazi interossei, strofinare bene tutte le dita dalla base alla punta. Ruotare la caviglia in entrambe le direzioni. Impastare poi liberamente la pianta del piede e premere con i pollici facendo piccoli passettini su tutto il tallone. Intrecciare le dita della mano con quelle del piede e bloccando con l’altra mano l’avampiede, ruotare bene. Riscaldare la pianta del piede strofinandola a mano piatta e poi cercare il centro della pianta del piede o meglio il punto centrale situato sotto l’avampiede dove inizia la zona più morbida. Qui troviamo lo stesso punto energetico delle mani che va stimolato con la punta del pollice attraverso pressione e movimento circolare in entrambe le direzioni. Ripetere tutti i passaggi sull’altra gamba.
Nella pratica ayurvedica è necessario poi rimuovere l’olio alla fine del massaggio, soprattutto perché la stimolazione avvenuta con tutti i passaggi e manualità se da un lato ha permesso alle qualità dell’olio di penetrare, ha anche però fatto affiorare le tossine che devono essere necessariamente rimosse.
E’ indicata quindi una semplice doccia eseguita possibilmente con prodotti delicati e non aggressivi. In Ayurveda vengono indicate particolari polveri detergenti per rimuovere l’olio dal corpo ed anche dai capelli. Sono prodotti assolutamente naturali a base di polveri di erbe e spezie che lasciano la pelle fresca, morbida e pulita. Normalmente dopo l’automassaggio e la doccia la pelle rimane morbida, ben idratata e non vi è la necessità di applicare altri prodotti.
L’automassaggio andrebbe eseguito ogni giorno ma se pensate di non avere abbastanza tempo programmate almeno un giorno alla settimana per dedicarvi un vero trattamento di salute e benessere.

Antonio Morandi e Carmen Tosto