Cacao e frutti rossi: secondo un recente studio spagnolo, Regular Consumption of Cocoa and Red Berries as a Strategy to Improve Cardiovascular Biomarkers via Modulation of Microbiota Metabolism in Healthy Aging Adults, pubblicato su Nutrients, questi alimenti potrebbero essere ingredienti fondamentali in una dieta funzionale al contrasto delle patologie cardiovascolari, in quanto agiscono in prevenzione o sul rallentamento della possibile insorgenza di malattie specifiche dell’apparato.

Un “effetto” importante considerando che, ad oggi, le malattie cardiovascolari rappresentano la seconda causa di morte al mondo, in misura maggiore dopo i 60 anni.

Il “meccanismo di azione”

I flavanoli del cacao e gli antociani dei frutti rossi sono stati identificati come alcuni dei responsabili dei benefici sulla salute cardiovascolare: agirebbero, cioè, in prevenzione su alcuni specifici biomarcatori, tra questi l’omocisteina, l’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), l’ossido nitrico (NO), la vasodilatazione flusso-mediata (FMD). 

Azioni positive si registrerebbero anche sui livelli della pressione sanguigna e sul profilo lipidico. Le evidenze derivano da uno studio della durata di 12 settimane, condotto su una piccola popolazione di sessanta volontari sani di età compresa tra 45 e 85 anni, incluse donne in post menopausa.

Sembrerebbe che un consumo regolare di queste sostanze (flavanoli del cacao e antociani dei frutti rossi) avrebbero una potenzialità di (inter)azione anche con i metaboliti correlati al microbiota, riferiti più specificatamente ad acidi biliari secondari (SBA), acidi grassi a catena corta (SCFA) e trimetilammina N-ossido (TMAO). 

Insomma, farebbero del bene anche alla salute del microbiota intestinale, oggi ritenuto elemento protettivo o trigger, alla base di diverse condizioni cliniche.

Lo studio

Per testate il potere di azione e di efficacia degli alimenti e sostanze di interesse i ricercatori hanno suddiviso i volontari in tre gruppi, assegnando al primo un consumo di un mix di frutti rossi di circa 5 grammi al giorno (corrispondente a 13,9 mg/giorno di antociani totali).

Al secondo, polvere di cacao ricca di polifenoli, pari a 2,5 grammi al giorno (ovvero 9,59 mg/giorno di flavanoli totali), e al terzo una combinazione dei due alimenti alla dose di 7,5 grammi al giorno. 

È stato possibile osservare, nel gruppo che aveva consumato cacao, una riduzione significativa dei livelli di TMAO (p = 0,03) e di acido urico (p = 0,01) nel siero, accompagnata da un aumento dei valori di FMD (p = 0,03) e dei polifenoli totali, corretto dalla creatinina (p = 0,03) dopo l’intervento. Questi ultimi valori erano correlati negativamente con la concentrazione di TMAO (R = −0,57, p = 0,02). 

Inoltre, si è registrato un aumento della fermentazione dei carboidrati nei gruppi che avevano consumato cacao (p = 0,04) e frutti rossi (p = 0,04) tra l’inizio e la fine dell’intervento, correlato a livelli più bassi di rapporto TC/HDL (p = 0,01), pressione arteriosa sistolica (p = 0,01) e diastolica (p = 0,01).

A che punto siamo

Non è possibile trarre delle conclusioni definitive sull’efficacia dei flavanoli del cacao e degli antociani dei frutti rossi per la salute cardiovascolare, tuttavia, i dati emersi sono suggestivi per ulteriori approfondimenti che ne confermino le evidenze. 

Per esempio, gli autori dello studio suggeriscono la necessità di verificare questi risultati includendo anche un gruppo placebo, utile a comprendere meglio i meccanismi coinvolti nel possibile effetto protettivo cardiovascolare.

Fonte

Garcia-Cordero J, Marinez A, Blanco-Valverde C et al. Regular consumption of cocoa and red barriers as a strategy to improve cardiovascular biomarkers via modulation of microbiota metabolism in healthy aging adults. Nutrients, 2023, 15(10), 2299.