Sarebbero potenzialmente in grado di prevenire il deterioramento cognitivo correlato alla chemioterapia, con un’azione positiva anche sulla mitigazione delle anomalie metaboliche indotte dal trattamento. Sono alcuni degli esiti attribuiti ai probiotici emersi da studi in vivo e in vitro attuati da ricercatori cinesi della Central South University, Changsha, Hunan, pubblicato sull’European Journal of Cancer.

Gli effetti collaterali

Una fog brain fino a poter arrivare a un deterioramento cognitivo, di diversa intensità: manifestazione altamente prevalente nei pazienti oncologici sottoposti a cicli di chemioterapia che, ancora, rappresenta una sfida non risolta per la medicina in termini di risposta clinica e di impoverimento della qualità di vita nel paziente oncologico. Interesse della ricerca è dunque identificare potenziali soluzioni in grado di alleviare tali esiti, con opportunità di gestione, anche a basso costo.

Un’azione che i probiotici sembrano potenzialmente capaci di esercitare, anche in prevenzione, stando alle prime evidenze di uno studio randomizzato (Probiotic supplement attenuates chemotherapy-related cognitive impairment in patients with breast cancer: a randomised, double-blind, and placebo-controlled trial), in doppio cieco e controllato con placebo condotto su 159 pazienti con carcinoma mammario allo stadio I-III, candidate alla somministrazione di cicli di chemioterapia adiuvante. Le pazienti dal 2018 al 2019, sono state sottoposte a screening, arruolate e assegnate in modo casuale a ricevere un regime di tre capsule due volte al giorno contenenti probiotici (n=80), più precisamente Bifidobacterium longum, Lactobacillus acidophilus ed Enterococcus faecalis nella misura di 210 mg ciascuno, o placebo (n=79) durante la chemioterapia. Parallelamente le pazienti sono state sottoposte a una valutazione dei livelli di cognizione, ansia e depressione con test consolidati e a misurazioni di biomarcatori plasmatici e metaboliti e all’analisi della composizione del microbiota fecale.

Uno studio preclinico

Oltre che sulle pazienti con carcinoma del seno, i ricercatori hanno voluto condurre anche uno studio preclinico su un modello animale, in ratti, in cui sono stati valutati gli effetti sistemici dei metaboliti trovati nella sperimentazione clinica, con l’intento di stimare il potenziamento a lungo termine, il danno alle sinapsi, lo stress ossidativo e l’attivazione gliale.

Le evidenze

L’integrazione di probiotici, assunti nel corso di chemioterapia, sembrerebbe apportare sensibili benefici in termine di riduzione dell’incidenza di deterioramento cognitivo chemio-correlato (CRCI), favorendo quindi il miglioramento delle funzioni cognitive generali. Parallelamente si sarebbe osservata anche una modificazione nella composizione microbica intestinale e la modulazione di nove cambiamenti del metabolita plasmatico. Tra questi si annoverano p-Mentha-1,8-dien-7-ol, Linoelaidyl carnitine e 1-aminocyclopropane-1-carboxylic acid, correlati negativamente con l’insorgenza di CRCI.

Dall’altro lato, negli studi sperimentali sui ratti vi sarebbe evidenza della correlazione fra integrazione di probiotici e aumento di p-Mentha-1,8-dien-7-olo plasmatico, nei quali tuttavia la somministrazione dello stesso per via esogena avrebbe ridotto il deterioramento del potenziamento a lungo termine indotto dalla chemioterapia, il danno alle sinapsi, lo stress ossidativo e l’attivazione gliale nell’ippocampo. L’azione su quest’ultimo è particolarmente importante, infatti non solo è una delle regioni cerebrali coinvolta nell’elaborazione della memoria a lungo termine, ma è anche sede molto sensibile alla neurotossicità indotta dalla chemioterapia: l’integrazione con probiotici farebbe rilevare un miglioramento dei disturbi della memoria, noti anche come cervello da chemio.

I dati preliminari farebbero ipotizzare che l’integrazione di probiotici previene l’insorgenza di CRCI nei pazienti con carcinoma mammario attraverso la modulazione dei metaboliti plasmatici, tra cui p-Mentha-1,8-dien-7-ol e che sarebbero potenzialmente in grado di proteggere parzialmente dai disturbi della memoria, esercitando un’azione neuroprotettiva che dovrà essere comunque approfondita in studi successivi.

Fonte

  • Juan Z, Chen J, Ding B, Yongping L, Liu K, Wang L, Le Y, Liao Q, Shi J, Huang J, Wu Y, Ma D, Ouyang W, Tong J. Probiotic supplement attenuates chemotherapy-related cognitive impairment in patients with breast cancer: a randomised, double-blind, and placebo-controlled trial. Eur J Cancer. 2022 Jan;161:10-22.