Il contatto pelle a pelle e l’attacco immediato al seno sono un investimento per la costruzione di un adeguato microbioma. Un’opportunità di salute per i nascituri, bimbi sani di domani. È la raccomandazione della Società italiana di neonatologi (Sin), che promuove l’importante ruolo del microbioma, patrimonio individuale di tutti i microorganismi (batteri, protozoi, funghi, virus e organismi unicellulari), presenti all’interno e all’esterno dell’organismo. Individualità che fa di quest’organo un segno unico, irripetibile, differente da persona e irripetibile, al pari dell’impronta digitale.

L’organo microbioma

Succhiare il latte dalla mamma, a contatto con la sua pelle, arricchisce e rende armoniosa la composizione del microbioma del bebè. Lo chiariscono gli esperti della Sin: «L’insieme di microrganismi che si trovano sulla pelle, nella mucosa della bocca, ma anche negli organi interni, come ad esempio intestino e polmoni, svolgono molteplici preziose funzioni: hanno un ruolo essenziale nella digestione, contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario a favore della prevenzione delle infezioni. Inoltre, le ultime evidenze suggeriscono che il microbioma possa influenzare anche lo sviluppo del cervello e il benessere psichico, confermando la stretta relazione asse intestino-cervello».

Nel neonato la costruzione del microbioma avviene a partire e nel corso parto, prosegue durante il contatto pelle a pelle con i genitori, la mamma in particolare, potenziandosi nel tempo con l’allattamento al seno. In funzione di questi benefici, il contatto pelle a pelle e l’immediato allattamento al seno dovrebbero essere promossi e garantiti a tutti i nuovi nati: ai piccoli venuti al mondo naturalmente e con parto cesareo.

Invece la formazione del microbioma, nonostante la messa in atto di queste “best pratice”, potrebbe essere più difficile per i nati pretermine: diversi studi hanno dimostrato che il microbioma di tutti i neonati prematuri è caratterizzato da una minore varietà, rispetto ai neonati a termine, con un impatto negativo sulla salute e sul benessere a lungo termine di questa fragile popolazione.

Le raccomandazioni

Gli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato, per favorire nel neonato prematuro la costruzione di un armonioso e ricco microbioma al pari degli altri bebè, raccomandano l’adozione di alcune pratiche: la cura sensibile della bocca con cotton fioc imbevuti di latte materno fin dai primi giorni di vita, il contatto pelle a pelle tra neonato e mamma o papà, e la promozione dell’allattamento al seno. Azioni che sono supportate anche dalla Task Force della Sin, in merito alle quali così si esprime.

  • La promozione dell’allattamento materno: i neonati durante il ricovero in ospedale vanno alimentati esclusivamente con latte materno e alla dimissione occorre aiutare le mamme a potere allattare esclusivamente al seno.
  • La somministrazione del latte della mamma ai neonati pretermine e ai neonati a termine malati: le mamme vanno incoraggiate e sostenute nel fornire il loro latte ai propri neonati.
  • La cura della bocca: le mamme vanno educate a prestare un’adeguata igiene della bocca al bebè, nel rispetto dei bisogni individuali, con colostro o latte materno.
  • Il contatto pelle a pelle precoce e prolungato: l’indicazione è che il contatto pelle a pelle bambino-genitori avvenga il prima possibile e prosegua in maniera continuativa durante la crescita del piccolo.