Contrastare lo stress del cambio dell’ora con gli integratori

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Alterazione del ritmo circadiano sonno-veglia, astenia, cali del tono umorale, disturbi del sonno, riduzione della capacità di concentrazione, maggiore esposizione a possibili disturbi del metabolismo, abbassamento delle difese immunitarie, riduzione della resilienza allo stress. Sono alcuni dei sintomi e effetti collaterali che si accompagnano al passaggio repentino dall’ora legale a quella solare: portare indietro di un’ora le lancette può avere ripercussioni sul benessere psicofisico, con effetti perduranti anche per tre settimane.

Sessanta minuti di luce fanno la differenza. La minore disponibilità di luce naturale porta a un cambiamento fisiologico nella produzione di ormoni e sostanze. Si riducono serotonina, che impatta sulla serenità e sull’attività mentale, e vitamina D, che diminuisce la risposta immunitaria innata, la tenuta dell’umore e di melatonina che altera durata, profondità e qualità del sonno.

«Il difetto del sonno – spiega Monica Bossi, medico chirurgo specialista in medicina interna, medicina integrata e funzionale, nutrizione biologica e nutraceutica – induce l’inadeguata pulsatilità della leptina e l’incremento della grelina, con conseguente alterazione del senso di sazietà, ovvero un aumento della fame soprattutto di alimenti dolci. Mentre il rapido e difficoltoso riallineamento tra orologio biologico e ambiente, può (ri)acutizzare in soggetti predisposti o con problemi già esistenti stati depressivi, emicrania e disturbi metabolici, immunitari ed epatici, fino a coinvolgere in alcuni casi anche miocardio o tiroide».

Un supporto dalla nutraceutica

Restano validi i buoni consigli: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre è consigliato consumare una cena a base di carboidrati semplici non raffinati, come riso o altri chicchi, accompagnato da verdure, o carne bianca, altrimenti frutta come prugne e banane o eventualmente un bicchiere di latte, evitando carni rosse e primi piatti con altre proteine animali. Si suggerisce di coricarsi un’ora prima per mantenere inalterato il ritmo sonno/veglia, di evitare la pratica fisica nelle ore serali e di fare una doccia calda per favorire il sonno.

Per aiutare l’organismo a ripristinare l’equilibrio, può essere inoltre utile un supporto di integratori, adattogeni e nutarceutici. Tra questi:

  • Rodhiola in combinazione a magnesio: elevano la soglia di resistenza a qualsiasi tipo di stress con un impatto benefico su umore, energia, fame e controllo ponderale;
  • Vitamina D: da assumere prima di coricarsi, favorisce il potenziamento della risposta immunitaria innata e del mantenimento di un buon tono dell’umore;
  • Vitamine del gruppo B: contribuiscono a supportare la funzionalità cerebrale, l’energia generale e i processi metabolici, elevando ulteriormente la soglia di tolleranza allo stress;
  • Ashwagada, in combinazione a selenio e zinco: aiutano a contrastare la fragilità tiroidea e depressiva in soggetti predisposti;
  • Omega-3 (DHA/EPA): favoriscono la plasticità cerebrale;
  • Gaba, luppolo, camomilla, valeriana e melatonina: sintomatici del sonno, aiutano anche a modulare l’astenia nervosa correlata a generale suscettibilità del sistema nervoso.