Creatina, l’alleata contro la stanchezza cronica

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La gestione dei sintomi del Long-Covid resta ancora una criticità, anche in termini di contrasto all’insorgenza in pazienti positivi al virus. La ricerca indaga su approcci, se non risolutivi, almeno contenitivi e tra le possibili soluzioni desta interesse la creatina: assunta per sei mesi sembrerebbe in grado di migliorare la bioenergetica dei tessuti e attenuare le caratteristiche cliniche della sindrome da stanchezza cronica. Almeno da alcuni dati molto preliminari di un piccolo studio serbo, dell’Università di Novi Sad, pubblicato su Food Science & Nutrition

Obiettivo, dare scacco ai sintomi del post/long Covid

L’assunzione di creatina monoidrato, 4g al giorno, potrebbe potenzialmente contribuire a ridurre stanchezza cronica o altri sintomi Covid-correlati nel lungo termine. La riprova da uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli, su piccoli numeri, che ha voluto analizzare gli effetti dell’integrazione di creatina per 6 mesi su vari esiti riportati da pazienti e medici, e sui livelli di creatina tissutale.

Allo scopo, ricercatori serbi hanno coinvolto 12 pazienti, tra 18 e 65 anni, risultati positivi al Covid-19 entro tre mesi dall’inizio del trial, che mostravano stanchezza da moderata a grave e almeno un ulteriore sintomo dipendente come dolore polmonare, difficoltà a respirare, anosmia (perdita dell’olfatto), dolori generalizzati, mal di testa e difficoltà di concentrazione.

I partecipanti sono stati così suddivisi in due gruppi, l’uno destinato a ricevere la terapia oggetto di indagine – 4g dicreatina monoidrato – da assumere quotidianamente per sei mesi e il secondo un placebo, ovvero lo stesso dosaggio ma di insulina. Endpoint primario era, appunto, misurare i cambiamenti nei livelli di creatina tra il baseline e al follow-up a sei mesi e l’impatto sui diversi sintomi. Nello specifico la stanchezza auto-riferita dai pazienti è stata valutata in relazione a cinque aspetti: stanchezza generale, stanchezza fisica, ridotta motivazione, ridotta attività e stanchezza mentale

I risultati

Sembrerebbero propendere per l’efficacia dell’integrazione con creatina. Nel gruppo di pazienti in terapia, rispetto ai valori del baseline, in un follow-up a tre e sei mesi si sarebbe osservato un significativo aumento dei livelli di creatina nei tessuti, a livello di muscoli mediali come anche della sostanza bianca parietale.

Aspetto non rilevato, invece, nei tessuti del gruppo placebo. La terapia, inoltre, avrebbe favorito la riduzione della stanchezza generale a tre mesi, a fronte di punteggi sensibilmente peggiorati in termine di ridotta motivazione in coloro in trattamento con insulina a sei mesi.

Non si evidenzierebbero, invece, variazioni importanti riguardo anosmia e dolore polmonare, mentre si rileverebbero punteggi migliorativi della scala analogica visiva che valuta il dolore per molteplici sintomi correlati alla stanchezza post infezione, rispetto ai valori racconti al baseline, quali ad esempio ageusia (perdita di gusto), difficoltà respiratorie, dolori, mal di testa e difficoltà di concentrazione al follow-up a 6 mesi (p < .05).

In conclusione

Tali dati sono da prendere come potenziale indicazione di efficacia della creatina nella gestione del Long-Covid, tuttavia da verificare e testare con ulteriori studi in varie coorti di pazienti con sintomi differenti riferibili a questa condizione clinica.

Fonte

Slankamenac J, Ranisavljev M, Todorovic N et al. Effects of six-months creatine supplementation on patient- and clinician-reported outcomes, and tissue creatine levels in patients with post-Covid-19 fatigue syndrome. Food Science & Nutrition, 2023. Doi: 10.1002/fsn3.3597