La Curcuma longa, la ben nota curcuma, in studi sperimentali di laboratorio, ha dimostrato una interessante azione antinfiammatoria sia nella forma di estratto acquoso sia di estratto di anidride carbonica supercritica. Pochi sono gli attuali lavori di letteratura che documentano la possibile capacità della Curcuma L (CLE) di agire nel contrasto dell’infiammazione alla base di diverse patologie croniche dell’uomo, compresi disturbi mentali. Con questo scopo è stato avviato uno studio dedicato, pubblicato sul Nutritional Journal (“Curcuma longa extract improves serum inflammatory markers and mental health in healthy participants who are overweight: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial”).

Lo studio

Ricercatori giapponesi si sono posti l’obiettivo di valutare l’impatto di CLE contenente turmeronoli, dall’azione antinfiammatoria, su stati di infiammazione cronica e sulla salute generale nell’uomo. A tal fine hanno avviato uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, randomizzando 90 partecipanti sani e in sovrappeso, di età compresa tra 50 e 69 anni, assegnati in modo casuale a due differenti gruppi. Il gruppo ‘attivo’ (gruppo CLE, n = 45) è stato destinato a ricevere due capsule al giorno di estratto di curcuma (970 mg contenenti 400 µg di bisacurone, 100 µg di turmeronolo A e 100 µg di turmeronolo B), ovvero un estratto composito in parte ottenuto da soluzione acquosa e in parte da una tecnica di estrazione detta “con fluido supercritico” impiegando come gas il diossido di carbonio. Al gruppo placebo è stato somministrato un placebo, in entrambi i casi per un periodo di 12 settimane. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti ogni quattro settimane a misurazione dei marcatori infiammatori sierici, valutazione antropometrica, esami ematochimici e test di misurazione dello stato emotivo (Mos-Sf-36 e Poms scale)

I risultati

Lo studio confermerebbe la capacità di CLE di ridurre sensibilmente l’indice di massa corporea (Bmi), migliorare i marker infiammatori, livelli di proteina C-reattiva della proteina C3 del complemento. Inoltre, si evidenzierebbe un miglioramento importante del punteggio di salute mentale MOS SF-36 e del punteggio di rabbia-ostilità POMS. Dati che suggerirebbero dunque che l’assunzione di una miscela di un estratto acquoso ed estratto supercritico di anidride carbonica di C. longa può potenzialmente migliorare la salute mentale e psico-emotivo, riducendo il basso grado cronico infiammazione.

I risultati ottenuti dai partecipanti del gruppo attivo attesterebbero la capacità di CLE di agire sul grasso viscerale a favore di peso e BMI e, al pari, di potere svolgere una azione sull’infiammazione sistemica di basso grado, tipica dei processi di invecchiamento e dell’obesità con un impatto positivo sul contenimento del rischio di comparsa di malattie croniche. Il controllo della neuroinfiammazione, correlata a problemi di salute mentale e disturbi dell’umore, indicherebbe, infine, un possibile effetto inibitorio sull’attivazione della microglia nel sistema nervoso centrale. Sebbene al riguardo di quest’ultimo aspetto sarebbero necessari ulteriori studi di approfondimento.

Fonte:

  • Uchio R, Kawasaki K, Okuda-Hanafusa C et a. “Curcuma longa extract improves serum inflammatory markers and mental health in healthy participants who are overweight: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial”. Nutrition Journal, vol. 20, Article number: 91 (2021)