In occasione del 1° Forum sulla Nutrizione Clinica “Nutrendo”, promosso da SINuC (Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo) oltre 100 esperti si sono riuniti in sei tavoli tematici: associazioni pazienti, società scientifiche, formazione, SSN, industria e comunicazione.
Frutto di questo lavoro sono i Fogli di Roma: nel corso del forum è stata presentata una sintesi delle proposte dal documento (in corso di finalizzazione di prossima pubblicazione entro l’estate), di cui è stato verificato il livello di importanza e di accordo.
Dal forum emerge come la nutrizione clinica sia un’opportunità non ancora sfruttata, ed è ormai evidente come, dalla sua implementazione nel campo delle patologie croniche, possa derivare un consistente risparmio in termini di costi sanitari e sociali e di vite umane.
Tutti gli stakeholders hanno individuato alcuni interventi importanti e urgenti da affrontare: formazione universitaria, inserimento della nutrizione clinica nei PDTA delle malattie croniche, introduzione delle terapie nutrizionali nei LEA per alcune categorie di pazienti (iniziando dai pazienti oncologici) blocco della chiusura delle U.O di Nutrizione esistenti e creazione di nuove.
Una delle proposte sostenute con maggiore assenso è quella di rendere obbligatorio – nei reparti ospedalieri e nelle residenze sanitarie assistenziali – lo screening nutrizionale per i pazienti a rischio al momento del ricovero: per ovviare le difficoltà di inquadramento amministrativo relative agli interventi nutrizionali, la soluzione proposta è di integrare la logica dei DRG con quella dell’approccio per percorsi, svincolandola dalla singola prestazione.
Relativamente all’aspetto normativo, invece, emerge l’assenza di una legge nazionale sulla nutrizione artificiale domiciliare che consenta equità di trattamento, che si associa alla necessità di provvedere alla corretta e completa applicazione di leggi e linee di indirizzo esistenti, anche mediante la proposta di istituire un osservatorio permanente in collaborazione con Agenas.
A proposito della formazione, le società scientifiche e i referenti coinvolti sul tema hanno espresso l’urgenza di attivare la formazione universitaria in Nutrizione Clinica, non solo nelle scuole di specializzazione ma anche nei corsi di laurea in Medicina e delle professioni sanitarie. Inoltre, si è evidenziata la necessità di condurre studi di registro che rechino evidenze, oltre a identificare buone pratiche (come è avvenuto, ad esempio, per il Protocollo ERAS nel paziente chirurgico).
Nel corso del Forum, infine, è stato riunito un gruppo di esperti di comunicazione e giornalisti, che hanno espresso la necessità di chiarire sempre la differenza tra alimentazione e nutrizione, selezionando i contenuti da presentare ai media. Per affrontare (e combattere), invece, il fenomeno delle fake news, è stato proposto di creare una task force di clinici e giornalisti, che diffondano notizie vere e attendibili.