Donne che si prendono cura della famiglia, trascurando un po’ la propria salute. Sono i risultati della ricerca “Women’s Wellbeing Index”, realizzata da Kantar Millward Brown per conto di Gedeon Richter, che ha coinvolto 7000 donne tra i 16 e i 59 anni, in 7 Paesi (Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito).L ricerca ha analizzato i principali aspetti della vita che condizionano il benessere femminile: famiglia, relazioni interpersonali, intimità, carriera, consapevolezza sulla propria salute e situazione economica. I risultati sono stati resi noti durante il Congresso Nazionale delle Società scientifiche di Ginecologia e Ostetricia SIGO-AOGOI-AGUI, e sono disponibili sul sito www.caringforwomen.eu.
Secondo la ricerca“Women’s Wellbeing Index”, per le donne italiane e le europee la famiglia è davanti a tutto; più dell’80% delle donne pensa alla salute dei propri cari prima della propria. Solo il 61% presta attenzione ai segnali del proprio corpo e si rivolge al ginecologo in caso di problemi di salute.
Il 66% delle intervistate preferisce cercare le informazioni sulla salute in internet piuttosto che rivolgersi tempestivamente al medico, e solo poco più del 50% dichiara di sottoporsi a screening con cadenza regolare: le più virtuose sono spagnole, italiane e tedesche, le meno attente, le svedesi.
I temi di salute più a cuore delle donne
L’indagine ha realizzato un focus sui temi di maggior interesse legati alla salute femminile.
Al primo posto si colloca la contraccezione, in particolar modo per le giovani donne tra i 16 e i 28 anni, per le quali la regolarizzazione del ciclo mestruale è più importante del bisogno di una protezione sicura ed efficace per evitare gravidanze indesiderate. Benché il 61% di esse non si senta sicura durante i rapporto sessuali, 1 donna su 3 non adotta alcuna protezione nonostante tema una gravidanza indesiderata.
Per contro nonostante la metà delle donne tema che l’infertilità possa mettere a rischio i progetti di vita, solo il 34% si rivolge al medico per approfondire questo tema.
Al secondo posto, si collocano i problemi correlati al ciclo. 2 donne su 3 tra i 25 e i 50 anni soffrono di almeno un sintomo (dolore mestruale, ciclo abbondante) che potrebbe far sospettare la presenza di un problema di salute, ad esempio un fibroma uterino. Per quasi 1 donna su 4, i disturbi del ciclo impattano negativamente sulla vita quotidiana; 1 donna su 10 è costretta addirittura a rimanere a casa durante il mestruo. Ciononostante, il 47% delle italiane e il 44% delle europee che vive fastidi e disagi, dichiara di poterci convivere e li accetta senza consultare un medico. Nel caso specifico dei fibromi uterini, solo 1 donna su 10 tra i 25 e i 50 anni riceve una diagnosi, a fronte di una prevalenza stimata del 40%.
La menopausa rappresenta il terzo argomento per ordine di importanza, soprattutto per le donne più adulte (40-55 anni). il 68% delle donne tra i 40 e i 55 anni lamenta almeno un sintomo legato alla menopausa, ma solo il 54% ha chiesto consiglio al proprio medico. Ciò che spaventa sono i rischi per la salute (43%), piuttosto che l’impatto sulla femminilità (29%) o la vita sessuale (28%). Il 75% delle italiane soffre di almeno un sintomo della menopausa; tra le conseguenze più temute: l’aumento di peso (41%), i disturbi del sonno (24%), l’osteoporosi (24%), la depressione (21%). A dispetto dei timori per i rischi sulla salute, solo il 54% delle donne sintomatiche si è rivolto al ginecologo, ritenendo che la menopausa rappresenti un processo naturale e che non richieda un intervento medico.
“Prendersi cura degli altri, soprattutto dei familiari, è la forza trainante nella vita delle donne. In molti casi, però, questa devozione porta a trascurare la propria salute. Purtroppo un elevato numero di donne è indifferente ai segnali del corpo e sottostima alcuni disturbi, che possono compromettere anche in modo significativo la qualità di vita”, dichiara Maria Giovanna Labbate, Country Manager di Gedeon Richter Italia, commentando i risultati della ricerca.