Ciclo mestruale doloroso, dolore pelvico cronico e sintomi gastrointestinali, dismenorrea e dispareunia, affaticamento, stanchezza, mancanza di energia, mal di testa. Sono alcuni sintomi che potrebbero riferirsi all’endometriosi, condizione clinica caratterizzata dalla presenza di mucosa che riveste la cavità uterina, al di fuori della stessa. Il dolore è il “sintomo” più ricorrente della patologia che oltre a un impatto clinico, ha anche rilevanza sociale: colpisce infatti 3 milioni di donne, solo in Italia, di cui il 10% in età fertile – prevalentemente tra 25 e 35 anni – riducendo sensibilmente la qualità della vita. Agire sulla riduzione del dolore è dunque una priorità della scienza medica, alla ricerca anche di strategie a basso costo. In questa direzione è allo studio l’influenza della dieta.

L’endometriosi e regime alimentare

L’endometriosi è un disturbo cronico con manifestazioni dolorose, anche importanti, tendenzialmente a base infiammatoria associate alla crescita di tessuto endometriale funzionale al di fuori dell’utero. Stato che attiva i nocicettori (recettori del dolore) con conseguente aumento della sensibilità al dolore periferico e centrale. Al fine di ridurre il ricorso a farmaci antidolorifici per controllare l’intensità del dolore, sono allo studio azioni correttive sugli stili di vita a partire dalla dieta. Vi sarebbe evidenza che un regime alimentare, in prevalenza di tipo mediterraneo, a basso contenuto di FODMAP (mono, oligo saccaridi fermentabili e polioli) presenti in frutta, vegetali, cereali, di cibi senza glutine, poveri di nichel possa favorire il controllo dei sintomi dolorosi. Un ruolo importante sembrano svolgere anche i PUFA, gli acidi grassi polinsaturi omega-3, svolgendo un effetto antinfiammatorio naturale, efficace nel ridurre gli stati infiammatori soprattutto a carico dell’intestino (buona efficaci la hanno data anche nel caso dell’artrite reumatoide. I PUFA fungerebbero da regolatori dei mediatori dell’infiammazione, tra questi le citochine, nello specifico l’interleuchina 8 (IL-8), una glicoproteina presente in alte concentrazioni nelle donne con endometriosi, comunque implicate nella fisiopatologia della malattia.

Lo studio

Un gruppo di ricercatori danesi ha avviato una review sistematica estrapolando da Medline ed Embase studi randomizzati controllati e studi osservazionali aderenti alle linee guida PRISMA e SWiM. Dei 2185 presenti in letteratura, 6 sono stati alla fine selezionati per criteri di aderenza –  donne in età riproduttiva con diagnosi confermata per via laparoscopica di endometriosi e azioni di intervento compreso qualsiasi tipo di cambiamento dietetico -,  rilevanza scientifica e basso rischio di bias. Dall’analisi dei dati, 5 sembrerebbero dimostrare diete a elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi, prive di glutine e a basso contenuto di nichel, ovvero alimenti evidenziati in precedenza, possono contribuire a diminuire la percezione del dolore in donne affette da patologia endometriosica.

Fonti

  • Sverrisdottir UA, Hansen S, Rudnicki M et al. Impact of diet on pain perception in women with endometriosis: A systematic review. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2022 Apr;271:245-249. doi: 10.1016/j.ejogrb.2022.02.028