I benefici della corsa sul piano mentale ed emozionale

Ogni runner sa benissimo che correre non ha un effetto benefico solo sul fisico; correre comporta un aumento della capacità di sopportare la fatica e il disagio, e questo spesso è il risvolto più interessante. Portare a termine un allenamento nonostante la stanchezza o le condizioni climatiche avverse, o alzarsi da un comodissimo divano per uscire a correre nel buio o nella nebbia, sono situazioni che implicano una certa dose di forza di volontà e un conseguente aumento dell’autostima. I problemi della vita di tutti giorni vengono spesso ridimensionati e affrontati con una maggiore sicurezza di sé e con una maggiore stabilità emotiva. Correre comporta un deciso aumento nel rilascio di endorfine, sostanze chimiche affini alle morfine, ma di produzione endogena. L’effetto che producono è una piacevole sensazione di benessere, utile durante la corsa per contrastare gli effetti della fatica, ma che si protraggono anche al termine dell’allenamento comportando una decisa riduzione dello stress e delle tensioni. Non di rado vi capiterà di sentire qualcuno affermare “vado a correre per scaricarmi”.

Esperienze

Correre come strumento per gestire la mente. Ecco delle esperienze vissute adottando il nostro Programma CAM per la corsa.

Consapevolezza

“…Ora mi sento più consapevole di me stessa; prima quando parlavo, se si arrivava ad argomenti che mi davano fastidio, che reputavo ingiusti, che mi portavano rabbia il mio corpo si irrigidiva, lo stomaco contratto e la voce mi veniva meno, non riuscivo a parlare e sostenere le mie opinioni. Di tutto questo non mi rendevo neanche conto….

Motivazione

Prima sprecavo tempo ed energia a rimuginare su tutto, mi facevo miliardi di film in testa che mi portavano solo pesantezza e nervosismo, ora riesco a scegliere, a selezionare le cose a cui dare importanza, su cui spendere il mio tempo e la mia energia e non arrivo alla sera appesantita, stanca e con le spalle doloranti. Ci sono ancora momenti in cui mi sento svogliata: stamattina mi sono alzata con poca voglia di uscire a correre, ma l’ho fatto perché consapevole che poi mi sarei sentita meglio, motivata. Sono uscita a correre e mi sono sentita effettivamente più motivata, più positiva e la mia giornata ne sta giovando. Ora, sono a casa da sola, scrivo e non sento la noia, il bisogno di attaccarmi al cibo per riempire un vuoto, per fare qualcosa”.

Serenità

Ho iniziato ad andare a correre tutte le mattine. Durante la giornata sono più serena e meno nervosa e irritabile. Ho perso 5kg. Sto imparando a gestire la fatica nella corsa e sono consapevole che questo mi aiuta durante il giorno a gestire la mia mente. Dopo la corsa del mattino mi sento meglio, serena e non più pesante, nervosa e irritabile come prima. Ora che ci penso è 2-3 giorni che non mi sveglio più con senso di pesantezza e male alle spalle. In questi cinque giorni i miei pensieri sono più sereni, i rapporti con chi mi sta intorno sono più distesi

Movimento fonte di vita

Ci sono persone che rimanendo nella loro mente sviluppano ossessioni e pensieri talmente negativi da irrigidire il corpo fino a sembrare marmoreo, con manie e ossessioni di ogni genere. Persona bloccate e blindate nella paura, facendosi del male (che per loro è un bene) con ogni genere di dipendenza (alcool, cibo, autolesionismo, droghe….). In quei momenti la mente è dentro una bolla che va rotta e ossigenata in maniera attiva orientandola verso altre mete. Il movimento fonte di vita rivitalizza la persona nel corpo corroborando l’anima e la mente. La camminata e la corsa sono preziosi alleati in questo, inoltre lo stare all’aria aperta attiva la nostra fisiologia in maniera straordinari.

Una mattina mi sono svegliata serena e tranquilla, sono uscita a correre con l’idea di concentrarmi sul mio respiro e fare un mini giro, per evitare di affaticarmi. Inizio a correre e riuscivo a respirare bene, con il diaframma. Il mini giro che avevo in mente ha iniziato ad allungarsi strada facendo. La mente pensava: “evviva riesco a respirare correttamente, vai corri corri”. Ero felice e serena. Correvo e correvo senza sentire dolore. Ho fatto 5 km e mezzo senza accorgermi, senza fatica. Dopo mi sentivo talmente bene e contenta del risultato che ho inviato un messaggio a tutti”.

Barbara Camilli, Psicologa – presidente Associazione Psicologia utile