Sugli integratori alimentari si sente dire di tutto; spesso sono criticati, altre volte “osannati” a seconda delle circostanze, con informazioni false o parziali che tendono a confondere le idee e non contribuiscono al corretto utilizzo.
Gli integratori alimentari non servono a nulla. Gli integratori alimentari sono come i farmaci. L’efficacia degli integratori non è provata da nessuno studio. Sull’etichetta degli integratori si può dire quello che si vuole…
Sarà vero? Chi ha ragione? Cosa sono gli integratori alimentari e quanto possiamo sentirci al sicuro quando li utilizziamo? Abbiamo chiesto ad Massimiliano Carnassale, Direttore Generale di Federsalus di aiutarci a sfatare i falsi miti o fake news, se vogliamo usare un termine molto in voga in questo periodo.
L’efficacia degli integratori non è provata da alcuno studio scientifico. FALSO
VERO. Numeri studi clinici e pubblicazioni scientifiche internazionali confermano il valore di alcune sostanze nutritive nel mantenimento di un buono stato di salute.
E’ tuttavia importante sapere che la ricerca scientifica applicata agli integratori alimentari si muove su un piano diverso rispetto a quella del farmaco. L’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha riconosciuto la validità scientifica di diverse vitamine, minerali e altri principi attivi utilizzati negli integratori alimentari.
Un discorso a parte va fatto per gli integratori di origine naturale, i cosiddetti Botanicals, la cui efficacia e sicurezza d’uso si basa principalmente su una consolidata tradizione d’uso. Va detto, che in Italia le uniche sostanze vegetali ammesse negli integratori sono quelle esplicitamente inserite nella lista pubblicata dal Ministero della Salute.
Nessuno sa cosa c’è dentro agli integratori alimentari. FALSO
VERO. La sicurezza degli integratori alimentari è garantita dalla normativa nazionale e comunitaria che regola ogni fase, dalla produzione alla commercializzazione.
Gli integratori alimentari sono composti da vitamine, minerali, prebiotici, probiotici, preparati vegetali o altre sostanze con effetto nutritivo o fisiologico le cui fonti sono definite nelle linee guida sugli integratori alimentari pubblicate dal Ministero della Salute, non sempre armonizzata a livello europeo.
La produzione e il confezionamento degli integratori alimentari, in accordo con il D. Lgs 169/2004, devono avvenire in stabilimenti autorizzati. Al momento della prima commercializzazione di un prodotto, l’azienda deve notificare l’etichetta al Ministero della Salute che può richiedere, se ritenuto opportuno, ulteriore documentazione a supporto della sicurezza d’uso del prodotto o degli effetti ad esso attribuiti, considerato l’insieme dei suoi componenti, oltre che qualunque altra informazione o dato ritenuto necessario per una adeguata valutazione. Per favorire una corretta informazione e la tutela della salute, il Ministero della Salute può richiedere al produttore delle modifiche all’etichettatura, compreso l’inserimento di apposite avvertenze. Una volta conclusa positivamente la valutazione dal parte del Ministero , l’integratore viene incluso nel registro integratori.
Sull’etichetta degli integratori si può scrivere quello che si vuole. FALSO
VERO. Le etichette degli integratori sono controllate SEMPRE dal Ministero della Salute prima dell’immissione in commercio.
L’immissione in commercio degli integratori alimentari è subordinata alla procedura di verifica dell’etichetta da parte del Ministero della salute che può richiedere di apportare modifiche a tutela della salute e sicurezza del consumatore o nei casi più estremi può pretendere il ritiro dal commercio del prodotto.
Cosa non può mancare nell’etichetta degli integratori alimentari:
- tutti gli ingredienti utilizzati nel prodotto
- il nome delle categorie di sostanze nutritive o delle altre sostanze che caratterizzano il prodotto o una indicazione relativa alla natura di tali sostanze
- la dose raccomandata per l’assunzione giornaliera
- un’avvertenza a non eccedere le dosi raccomandate per l’assunzione giornaliera
- i dati sulle vitamine e i minerali espressi in percentuale dei valori di riferimento indicati (dose giornaliera raccomandata- RDA)
- per gli integratori di origine naturale, deve essere citato il nome comune della pianta, la nomenclatura botanica, la parte utilizzata e gli eventuali principi funzionali contenuti
- la dicitura che “gli integratori non devono essere intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata”.
Nessuna regola per la pubblicità degli integratori. FALSO
VERO. Le uniche funzioni che gli integratori possono vantare sono quelle approvate dal Regolamento Claims
Il Regolamento 1924/2006 stabilisce le regole per l’utilizzo delle indicazioni nutrizionali e di salute (CLAIMS) che possono essere proposte sulle etichette degli alimenti e/o con la pubblicità.
Lo scopo del regolamento è quello di proteggere la salute dei consumatori e renderli più consapevoli delle scelte attraverso la corretta informazione.
Il claim di un prodotto alimentare può essere utilizzato solo se:
- Veritiero e basato su dati scientifici
- Non attribuisce all’alimento proprietà che prevengono, curano e/o guariscono malattie.
Agli integratori non è possibile rivendicare nessun effetto curativo che incida sulle
patologie e sulla prevenzione delle malattie. Ecco cosa succede quando in etichetta si vanta un effetto curativo (leggi la case history).
I claim nutrizionali e di salute, ad oggi autorizzati, sono reperibili sul sito della Commissione Europea
- Nutrition and Health Claims (claim nutrizionali)
- Health claims (claim di salute)
- EU Register on nutrition and health claims (claim nutrizionali e di salute con la protezione dei dati)