Interferone-gamma low dose e tumori solidi, nuove evidenze di efficacia

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cancer_cellokUna ricerca italiana pubblicata su International Immunopharmacology ha evidenziato l’efficacia dell’Interferone-gamma low dose sul sistema immunitario di pazienti affetti da alcune forme di tumori solidi. La risposta immunitaria ha un ruolo fondamentale nella lotta contro i tumori solidi, come ad esempio il cancro del colon-retto, la quarta forma di tumore più diffuso al mondo. Dal punto di vista immuno-oncologico, fra i vari attori del sistema immunitario, le cellule Natural Killer (NK) risultano cruciali nella cosiddetta “lisi cellulare”, ovvero l’eliminazione delle cellule tumorali, in quanto svolgono un’efficace opera attiva di immunosorveglianza. Da molti anni, la ricerca in campo oncologico si è concentrata sull’Interferone-gamma, una citochina fondamentale per la regolazione delle funzioni delle NK, e non solo: come un direttore d’orchestra, essa è in grado di regolare la funzione anche di altre importanti cellule immunitarie coinvolte nella difesa antitumorale. Grazie a questo lavoro, eseguito dai Ricercatori dell’Ospedale Molinette di Torino su sangue di donatori e pubblicato sulla rivista International Immunopharmacology, si dimostra che non solo l’Interferone-gamma ad alti dosaggi fin ora utilizzato, ma anche l’Interferone-gamma low dose è in grado di stimolare tanto le cellule NK del volontario sano quanto quelle del paziente oncologico, rafforzandone le capacità citotossiche verso le cellule neoplastiche, aspetto fondamentale nella difesa antitumorale, senza effetti collaterali degni di nota. Si tratta di dati preclinici che prefigurano nuovi possibili scenari per il trattamento complementare di tumori come il carcinoma del colon-retto, soprattutto per il rallentamento della loro progressione: l’uso di bassi dosaggi di citochine si integra infatti perfettamente con le terapia classicamente in uso in Oncologia, come la chemio o la radioterapia. La stimolazione delle cellule NK è importantissima anche in una strategia terapeutica antivirale, e il lavoro pubblicato su International Immunopharmacology fa emergere la possibilità di utilizzo di un Interferone-gamma a bassi dosaggi attivati nel recruitment delle cellule Natural Killer in generale, non solo nelle patologie tumorali.

Radice E., Miranda V., Bellone G. “Low-doses of sequential-kinetic-activated interferon-γ enhance the ex vivo cytotoxicity of peripheral blood natural killer cells from patients with early-stage colorectal cancer. A preliminary study. International Immunopharmacology, 19 (2014), 66-73.