Le patologie della primavera

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La Medicina Cinese da millenni osserva e studia la malattia e la salute. Il corpus di queste meticolose osservazioni ha consentito di stabilire una relazione tra le patologie e fenomeni cosmici e stagionali. Nella visione classica della MTC ogni stagione si caratterizza per un’energia specifica che risuona nell’uomo con caratteristiche che sono peculiari per ciascuno e che dipendono dalla sua tipologia, diremmo oggi dal suo DNA, dai suoi stili di vita, dalle sue patologie pregresse. Già dall’antichità i medici, sia di tradizione orientale che di derivazione ippocratica avevano osservato come molte patologie si aggravano o vanno incontro a remissione in periodi particolari dell’anno. Da questo dato la Medicina Tradizionale Cinese è partita per ricostruire un possibile percorso fisiopatologico che mettesse al centro dell’osservazione l’uomo e la sua interazione con l’ambiente.

Cronobiologia Cinese
Estate, Inverno, Primavera, Autunno sono l’espressione di forze cosmiche – Vento, Calore, Umidità, Secchezza, Freddo – e agiscono tramite elementi terrestri (legno, fuoco, terra, metallo, acqua) sull’uomo che porta in sé un’energia simile che risuona in ciascuno dei suoi organi (Fegato, Cuore, Milza, Polmone, Rene). La stratificazione di queste osservazioni ha costituito la base della Cronobiologia Cinese che mette in relazione le patologie alla stagione e ai movimenti cosmici che si susseguono e va oltre formulando un sistema, quello basato sui 10 tronchi celesti e sui 12 rami terrestri, che consente di individuare per ciascun anno quali saranno le energie che lo caratterizzeranno e in quale giorno si manifesteranno. Ogni primavera infatti è diversa dalle altre, può essere fredda, umida, tardiva, precoce e queste caratteristiche si ripercuoteranno in tutte le sue manifestazioni, dalla fioritura degli alberi alla patologia. Nonostante che nella medicina moderna questo tipo di computazione sia di scarsa utilità, sia per la difficoltà di comprensione che per le diverse sfide che ci si trova a dover affrontare, è necessario ricordare che l’uomo è soggetto alle energie del cielo e della terra che ne condizionano lo stato energetico. Questo permetterà sia al terapeuta che al paziente di essere consapevoli dell’evoluzione della malattia, di prevenirne le riacutizzazioni e di programmarne la terapia. Nel nostro tempo sono pochi quelli che hanno il privilegio di poter essere in contatto diretto con le energie del cielo e della terra. La maggior parte di noi contravviene alle basilari regole di lunga vita: ci svegliamo e ci addormentiamo a prescindere dalla luce del sole, riposiamo in estate piuttosto che in inverno (più yin e non adatto alla dispersione energetica), non osserviamo la stagionalità degli alimenti, spesso abbiamo freddo in estate e caldo in inverno per l’eccessiva climatizzazione. In questo contesto artefatto c’è ancora una stagione che conserva un forte impatto sulla nostra vita quotidiana:la Primavera.

Primavera e Fegato
L’energia che la caratterizza infatti è il Vento, una forza scuotente che supera la nostra passività e rimette in moto le energie, che durante l’inverno si erano nascoste nella profondità, per avviare nuovamente il ciclo di generazione che porterà alla maturazione dei frutti in autunno. L’energia della primavera è fortemente Yang, mobile, viva. Nella natura corrisponde al legno, al verde del bosco che germoglia e nell’uomo si rispecchia nel Fegato. Per comprendere meglio le relazioni fisiologiche e patologiche è necessario analizzare le funzioni del Fegato nella tradizione medica cinese. È anzitutto l’organo strategico del metabolismo, considerato il generale d’armata del corpo, il ministro della difesa, presiede all’immunità, comanda i muscoli e i tendini a cui dona elasticità e dinamismo, conserva la qualità del sangue si proietta all’esterno della persona tramite gli organi genitali, gli occhi e le unghie[1]. È in relazione con gli spiriti del cielo che lasciano la loro traccia nell’uomo proprio nel Fegato che ospita lo Hun, una forza che ci riporta alla nostra origine celeste portando in dote la necessità di andare oltre noi stessi per vedere più lontano, per cercare relazioni e soddisfare bisogni spirituali. Il Qi del Fegato deve, come l’energia del Vento, essere mobile, vivace, andare e venire senza ostacoli alla sua circolazione. In primavera la sua energia deve predominare sulle altre e una sua insufficienza porterà necessariamente al manifestarsi di patologie.
Anche alla medicina Occidentale moderna, così come al senso comune, non sfugge il nesso della primavera con una serie di condizioni cliniche. Le allergie, l’astenia, i disturbi digestivi, i disturbi dell’umore sono solo alcune delle patologie che vanno incontro a significative riacutizzazioni e come si può vedere ciascuna di queste ha una relazione strettissima con il Fegato e con le sue analogie. Analizzandole sotto questa luce è possibile individuare un percorso terapeutico che consenta di armonizzare le energie evitando un’eccessiva focalizzazione sui quei disturbi che sono un effetto e non una causa di malattia e di curare contemporaneamente la radice e la cima del sintomo.

Astenia
La stretta relazione che lega il Fegato con i muscoli e il movimento spiega l’astenia che si manifesta in primavera. Se l’energia non è sufficiente ad assecondare il grande movimento che deve essere compiuto si avrà stanchezza caratteristicamente al risveglio con difficoltà a cominciare la giornata che può protrarsi se la carenza del Qi di Fegato non consente una corretta circolazione del sangue nei muscoli. Il punto da effettuare in questi casi è il 14 LV, Qi Men. È un punto che corrisponde alla fine della notte, alla fine di un ciclo Yin che deve chiudersi per poter ricominciare e per questa sua caratteristica viene utilizzato in molti altri casi (distocie, patologie della menopausa, alcuni tipi di bronchite). È il punto Mo del Fegato che attiva la parte Yin dell’organo e possiamo considerarlo il punto più importante per la sincronizzazione dell’uomo con l’energia della primavera[2].

Disturbi digestivi
In questa stagione si riacutizzano i disturbi digestivi soprattuttola Gastritee il Reflusso Gastroesofageo. La patogenesi energetica è sempre legata al Qi del Fegato che va incontro ad una stasi a livello diaframmatico che non consente una corretta circolazione alto-basso dell’energia. Si avranno quindi ritardo nel transito gastrico e reflusso (Qi Ni energia controcorrente) caratterizzato da bocca amara soprattutto al risveglio che ne testimonia la componente biliare. In questo caso sarà utilissimo trattare il punto 17 BL che regola il Diaframma e i liquidi e il punto 21 KI che si trova all’altezza del 14 LV a mezza distanza dalla linea mediana che agisce sulla componente Fegato del Reflusso. È anche un punto di riunione con il Meridiano Curioso Chong Mai che, oltre ad essere Mare del Sangue, regola i controcorrente energetici. Per attivare questo Meridiano si deve cominciare il trattamento con il punto di apertura 4 SP e terminarlo con il punto di chiusura 6 PC.

Allergia
La patologia più caratteristica della primavera è l’allergia ed è anche quella dove l’effetto dell’agopuntura si evidenzia in maniera più clamorosa consentendo di annoverala tra i trattamenti di prima scelta. L’allergia stagionale si manifesta con rinite, starnuti, congiuntivite, lacrimazione, ipersecrezione mucosa. Dal punto di vista patogenetico avremo in questo caso un eccesso di Yang che si ripercuote nella funzione ministeriale di difesa del Fegato. Se il Sangue del Fegato non è sufficiente, dal punto di vista qualitativo o quantitativo, o c’è troppo calore interno (che spesso deriva da una dieta troppo ricca o da un eccesso di emozioni) lo Yang non riesce a radicarsi e fugge verso l’alto dando luogo alle caratteristiche manifestazioni cefaliche. Il disturbo esordisce interessando gli occhi, orifizio del fegato, con prurito e lacrimazione, solo successivamente, si estende a naso e bronchi, quando il calore del Fegato, risalendo cronicamente, comincia a ledere l’energia del Polmone disseccandola. Il trattamento è basato sulla dispersione dello Yang in eccesso attraverso i punti 14GV che riunisce tutti i Meridiani Yang, 11 LI punto attivissimo dal punto di vista immunitario e il 4 LI che libera la zona della testa e rimette in moto l’energia. Si possono aggiungere punti che riequilibrino il Fegato come il 3 LV, o ancora il 14 LV che ne attiva lo Yin. L’effetto sul sistema immunitario dell’agopuntura è documentato nei principali database medici in maniera amplissima, soprattutto per quanto riguarda l’immunità umorale, e l’effetto che si dimostra è di regolazione del pattern immunitario sia in caso di deficit che di eccesso. L’agopuntura sembra agire a tutti i livelli regolando la circolazione dei leucociti e i livelli sierici delle citochine antinfiammatorie e proinfiammatorie[3]. In modelli animali di asma è stata osservato un effetto di bilanciamento del rapporto Th1/Th2 e una diminuzione dei livelli di ossido nitrico e di leucotrieneB4[4]. Lo stesso effetto di regolazione immunitaria è osservabile anche in soggetti affetti da depressione[5] o ansia[6], disturbi dove è possibile dimostrare uno squilibrio tra citochine pro e antinfiammatorie e di molti parametri immunitari. L’agopuntura sembra avere una funzione specifica di regolazione su chemiotassi, fagocitosi, linfoproliferazione, attività delle cellule NK, valori di anione superossido.

Disturbi dell’umore
Anche i disturbi dell’umore vanno incontro a una riacutizzazione primaverile, soprattuttola Depressioneche risente molto della condizione energetica epatica. Condizioni familiari e lavorative oppressive, rabbia, frustrazione portano a una progressiva stasi dell’energia del Fegato che si manifesta con uno stato depressivo latente (per il progressivo interessamento del Polmone) in cui si inseriscono momenti di esplosione energetica verso l’alto con attacchi di rabbia e di pianto. Il trattamento si basa anche in questo caso sulla dispersione dello Yang in eccesso e una tonificazione dello Yin e del Sangue che ancorano lo Hun epatico e ne regolano l’espressione. I punti più usati sono il 47 BL HunMen che aiuta la libera circolazione del Qi di Fegato, il 6 SP SanYinJiao che tonifica il Sangue e riunisce i Meridiani Yin del Basso e il 6 PC Nei Guan, barriera dell’interno, che sblocca il torace e calma lo Shen e il punto 20 GV BaiHui dove termina il meridiano del Fegato.
Come si vede la Medicina Cineseconsente di offrire un trattamento globale, efficace e molto ben tollerato in una serie di disturbi che incidono molto sulla spesa sanitaria e sul benessere globale della società e che, soprattutto, tendono ad aumentare la loro incidenza nella popolazione. È facile osservare infatti che i nostri ritmi e la nostra libertà sono sempre più condizionati da esigenze sociali e la funzione di risposta allo stress e alle aggressioni è fortemente stimolata dalla vita quotidiana nel mondo occidentale. Ne consegue un progressivo indebolimento dell’energia del Fegato, soprattutto dello Yin, che porta al manifestarsi delle patologie corrispondenti.

Cecilia Lucenti e Franco Cracolici

Bibliografia

[1] Huangdi Neijing SUWEN le domande semplici dell’imperatore giallo E.Rochat DeLa Vallée, C. Larre
[2] Kespì JM Medecine Traditionnelle Chinoise Une introduction Marabout 2008
[3] Repeated acupuncture treatment affects leucocytes circoulation in healthy young male subjects: a randomized single-blindtwo-period crossover study. Kou W,Bell JD Brai Behav Immun 2005 Jul; 19(4):318-24
[4] Electroacupuncture promote a decrease in inflammatory response associate with Th1/Th2 cytokines, nitric oxide and leukotriene B4 modulation in experimental asthma Cytokine 2010 Jun; 50(3):335-40
[5] Imbalance between pro- and anti- inflammatory cytokines, and between Th1 and Th2 cytokines in depressed patients: the effects of electroacupuncture or fluoxetine treatment. Song C, Halbreich U Pharmacopsychiatry 2009 Sep;42(5):182-8
[6] Effects of acupuncture treatment on the immune function impairment found in anxious women. Arranz L, Guayerbas N Am J Chin Med 2007; 35(1):35-51