Potenziare i livelli dell’amminoacido glutammina (L-glutammina): un recente studio cinese, pubblicato sul Journal of the International Society of Sport Nutrition, identifica questa strategia come un possibile aiuto in sportivi che praticano sport da combattimento per contrastare le infezioni delle vie aeree superiori.

Talloni di Achille cui sono esposti atleti che “bruciano” le difese immunitarie per inseguire alte performance.

Eventi in stretta relazione 

È noto che L-glutammina, un amminoacido, gioca un ruolo importante nel buon funzionamento del sistema immunitario, ad esempio stimolando la produzione di citochine, la proliferazione e le funzioni delle cellule immunitarie.

Dall’altro è stato dimostrato che periodi di sforzo fisico prolungato, come richieste di performance elevate per il raggiungimento di traguardi da “guinness”, possano influenzare le difese, abbassando sensibilmente i livelli di immunità.

Studi di letteratura avrebbero altresì dimostrato che bassi livelli di L-glutammina si associano a un più elevato rischio di infezioni, osservato anche nella popolazione di sportivi high performance, specificatamente del tratto respiratorio superiore (URTI).

Una stretta relazione che ha indotto ricercatori cinesi a valutare se una integrazione di questa sostanza, possa favorire il recupero e le prestazioni in atleti di sport da combattimento, dopo intensi periodi di allenamento.

Lo studio

È ancora su piccoli numeri ma avrebbe dato “spunti” interessanti. Un gruppo di 21 atleti ha ricevuto una integrazione di glutammina, per 3 settimane, che ha determinato al termine del trattamento la riduzione dell’incidenza di URTI.

Evento che correla all’aumento dei livelli dell’immunoglobulina salivare A (SIgA), isotipo anticorpale primario nel sistema immunitario della mucosa che agisce contro specifici fattori di virulenza e funge da prima linea di difesa dell’organismo e dell’ossido nitrico (NO).

Quest’ultimo con effetti importanti nella difesa della mucosa delle vie aeree e della cavità orale, nella prevenzione della crescita batterica e nell’aumento della citotossicità da parte dei macrofagi. Nella sintesi dell’NO, la L-glutammina svolge un ruolo cruciale come amminoacido essenziale, fungendo da precursore dell’arginina.

Ulteriori benefici 

Oltre all’azione immunizzante, l’integrazione avrebbe prodotto altri benefici nella popolazione sportiva osservata. Tra questi: migliore recupero associato alla minor diminuzione del livello di testosterone e al minor aumento di cortisolo nella saliva.

Diversi studi mostrano infatti che l’alterazione di questi parametri derivata da stress fisiologico e/o psicologico durante l’allenamento, possono impattare in malus sulle prestazioni di un atleta e sulla salute generale. Un rischio che L-glutammina assunta alla dose di 0,3 g/kg di peso corporeo/giorno riuscirebbe a contrastare, prevenendo gli effetti collaterali da sovrallenamento. In generale, L-glutammina sembra migliorare il tono dell’umore, spesso condizionato dalle risposte psicofisiologiche dell’atleta che a loro volta influenzano l’esito, in positivo o in negativo, della prestazione.

Se da un lato l’integrazione può contribuire a tenere più alto l’umore che si ipotizza correlato all’azione antiinfiammatoria della glutammina, dall’altro sembrerebbe non influire sul dolore muscolare generale, qualità del sonno e livelli di stress. 

In conclusione

I risultati, ancora troppo preliminari, sembrano suggerire effetti positivi della L-glutammina in atleti che praticano attività da combattimento e ad alta intensità prestazionale, sul potenziamento delle difese immunitarie, migliore recupero e benessere psicofisico. Ulteriori studi dovranno essere avviati per confermare tali evidenze.

Fonte

Lu TL, Zheng AC, Suzuki K et al. Supplementation of L-glutamine enhanced mucosal immunity and improved hormonal status of combat-sport athletes. Journal of the International Society of Sport Nutrition, 2024; 21(1): 2300259. Doi: 10.1080/15502783.2023.2300259