Oggi, 6 marzo, prende il via il nuovo corso di aggiornamento per Medici di Medicina Generale “Comprendere e accompagnare l’invecchiamento. Un percorso tra biomedicina, bioetica e biodiritto” organizzato congiuntamente dal Dipartimento di Medicina Molecolare (DMM) dell’Università di Padova e dalla Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG).

Biancamaria Fraccaro, Segretario SIMG Veneto, afferma che «È la prima iniziativa per favorire la diffusione e l’applicazione delle Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale del paziente anziano per non considerare solo gli aspetti clinici, ma anche quelli psico-sociali e i riferimenti etici per la pratica clinica». Infatti, il corso si propone di approfondire in modo interdisciplinare gli aspetti biomedici dell’invecchiamento e le questioni bioetiche e biogiuridiche a esso collegati.

Maurizio Cancian

Inoltre, «il corso rappresenta la prima iniziativa volta a favorire la diffusione e l’applicazione delle Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale, alla cui stesura hanno lavorato SIMG e SIGOT, con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con il contributo di altre 25 società scientifiche» commenta Maurizio Cancian della Giunta Esecutiva Nazionale di SIMG che aggiunge: «Si tratta di un progetto importante, volto ad allineare le competenze dei medici di famiglia per assistere il paziente anziano attraverso un approccio che oltre agli aspetti clinici, e quindi le patologie che lo affliggono, consideri anche gli elementi psico-sociali, per una valutazione complessiva dei bisogni e per una pianificazione condivisa delle cure, che possa rispondere alle esigenze immediate evitando che emergano fragilità più gravi».

Alessandro Rossi

Alessandro Rossi Presidente SIMG, infine, evidenzia: «Le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana rappresentano uno strumento innovativo e adeguato alla moderna medicina di precisione. Offrono strumenti e scale diagnostiche in grado di sviluppare un piano di cura personalizzato basato sulle reali necessità di ciascun individuo, permettendo di ridurre le riospedalizzazioni e i trasferimenti in casa di riposo (istituzionalizzazioni); una gestione dell’anziano a domicilio più agevole; la riduzione dei ricoveri non appropriati; una migliore qualità di cura e assistenza. Affinché ciò avvenga occorre però che vi sia una piena consapevolezza da parte dei clinici e soprattutto della Medicina Generale: da questa esigenza è partito lo slancio della SIMG per questa nuova iniziativa di formazione».