Tra la frutta a guscio, le noci sono quelle con il maggior contenuto in polifenoli, pari a 2500 AGE per 100 grammi di prodotto. Dal momento che i polifenoli sono riconosciuti come equilibratori del profilo lipidico umano, un team di ricerca ha cercato di capire se l’introduzione nella dieta delle noci possa, alla lunga, tradursi in maggior assimilazione di polifenoli.

Il punto di partenza è stato lo studio Walnuts and Healthy Aging Study della Scuola di Salute Pubblica della Loma Linda University, in California, e dell’Università di Barcellona. Conclusosi nel 2016, questo lavoro aveva indagato il ruolo delle noci nella salute degli anziani, con particolare riferimento alla vista, alle funzioni cognitive e al cuore. 300 i soggetti coinvolti, di età compresa tra i 63 e i 79 anni, divisi in due gruppi: quello di studio ha mangiato noci per 2 anni e l’altro no. Tutti i soggetti sono stati contattati più volte nel corso del periodo di studio per una valutazione della dieta, rendendo possibile verificare che il gruppo di studio ha mediamente assorbito più energia, fibre alimentari totali e grassi, ma anche più polifenoli totali, flavonoidi, flavanoli e acidi fenoloci, questi ultimi provenienti proprio da frutta a guscio. Non è stata trovata alcuna differenza evidente, invece, per l’intake di lignina.

Gli autori hanno poi voluto valutare eventuali differenze nell’escrezione di derivati fenolici tra i due gruppi di studio. A tal fine, hanno prelevato campioni di urine di tutti i partecipanti in più momento dello studio. Le analisi statistiche hanno evidenziato l’assenza di differenze tra i partecipanti dei due gruppi. Questo risultato potrebbe essere legato al metodo analitico utilizzato, ovvero il saggio rapido di Folin-Ciocalteu (F-C) con estrazione in fase solida ottimizzato da Medina-Remón et al. (“Polyphenols excreted in urine as biomarkers of total polyphenol intake”), validato per una serie di alimenti ricchi in fenoli, ma non per le noci.

Tuttavia, va anche considerato che solo il 5%-10% dei polifenoli ingeriti con l’alimentazione viene davvero assorbito dal corpo. Lo studio “Effect of Walnut Supplementation on Dietary Polyphenol Intake and Urinary Polyphenol Excretion in the Walnuts and Healthy Aging Study” dimostra che l’assunzione giornaliera di un solo alimento ricco in polifenoli può contribuire ad aumentarne l’intake, proteggendo l’organismo da infiammazioni e patologie croniche correlate con l’età. Sarebbe quindi utile introdurre la frutta a guscio nell’alimentazione non solo per bilanciare il profilo lipidico, ma anche per supportare un invecchiamento in salute. Per concludere, ricordiamo che il contenuto di polifenoli nelle noci dipende dal cultivar e dalle proprietà del terreno in cui cresce la pianta madre, fattore che rende difficile stabilirne perfettamente il contenuto medio.

Fonti

  • Medina-Remón A, Tresserra-Rimbau A, Arranz S, Estruch R, Lamuela-Raventos RM. Polyphenols excreted in urine as biomarkers of total polyphenol intake. Bioanalysis. 2012 Nov;4(22):2705-13.
  • Amen RI, Sirirat R, Oda K, Rajaram S, Nwachukwu I, Cofan M, Ros E, Sabate J, Haddad EH. Effect of Walnut Supplementation on Dietary Polyphenol Intake and Urinary Polyphenol Excretion in the Walnuts and Healthy Aging Study. Nutrients. 2023 Mar 2;15(5):1253.