L’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS-Ente Morale ha riunito in una tavola rotonda le principali Associazioni di Medicine Complementari (MC) a profilo definito in Italia per fare chiarezza sul dibattito relativo alle Medicine Tradizionali, Complementari e Alternative. Ai Presidenti sono state poste domande riguardanti le criticità e le prospettive di questo settore che, sempre più spesso, si trova protagonista di incertezze e fraintendimenti. Il ricorso alle MC in Italia, è una realtà tanto esistente quanto monitorata e lo è a tal punto che le diverse Associazioni, con dati alla mano, hanno potuto trarre le loro conclusioni. Del trend di accesso alle MC della cittadinanza, ha fornito un quadro completo la Dott.ssa Adele Rodriguez, Presidente della Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”: «Le statistiche ISTAT denunciano un calo molto vistoso tra 2000 e 2013 nella percentuale della popolazione che nei tre anni precedenti ha fatto uso delle MC, con una riduzione del 40%. I dati delle aziende come numero di confezioni vendute è praticamente il contrario». Ma quali sono le barriere? Come afferma la Dott.ssa Laura Borghi, Presidente della Società italiana di Medicina Antroposofica, «la principale barriera a farsi notare è sicuramente di tipo economico», visto che le MC sono a carico della popolazione, ma anche il fatto che, come racconta Il Dott. Santi Cesare, Presidente dell’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, «Le MC soffrono di una sorta di complesso di inferiorità legato al fatto che a tutt’oggi non hanno un pieno riconoscimento in seno alla comunità scientifica». Un problema quello del riconoscimento, che va ad intaccare anche quella che è l’offerta formativa. «L’università non ha le competenze per fornire un’educazione adeguata – asserisce il Dott. Antonio Morandi, Presidente della Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica – che invece si sono formate e consolidate nel privato». Infatti, come riporta la Prof.ssa Daniela Giacchetti, Presidente della Società Italiana di Fitoterapia, «la necessità di portare la fitoterapia nel CDL in Medicina e Chirurgia è di strategica importanza». È positiva quindi l’ipotesi di una Legge Quadro Nazionale sulle MC? Secondo La Dott.ssa Antonella Ronchi della FIAMO e la Dott.ssa Simonetta Bernardini della SIOMI, questa legge è un’ipotesi che va assolutamente concretizzata per poter accreditare le MC.
Sara Pavan