Integratori & Salute è la nuova realtà del comparto degli integratori alimentari che si affaccia sul mercato, entrando nel sistema confindustriale. Nasce dalla fusione di Integratori Italia, parte di Unione Italiana Food associazione di categoria del settore alimentare con 450 aziende rappresentate, e FederSalus, associazione portavoce di 240 aziende nazionali e multinazionali della stessa filiera.

Perché questa nuova realtà?

La risposta sta nei consumi e nel valore degli integratori, entrambi in crescita. Il mercato degli integratori alimentari oggi ammonta a 3,7 miliardi di euro con una crescita media tra il 2014 e il 2020 dell’8,2%. A trainare il mercato è l’Italia che, da sola, copre il 29% del valore totale, superiore ai 13 miliardi di euro in Europa, seguita con netto distacco da Germania e Francia, con percentuali rispettive che si aggirano su 19% e 9%. Il fattore di questo successo italiano va ricercato anche nella scelta, premiante, delle aziende di investire in leve immateriali, innovazione in primis.

Tanto che, grazie proprio all’innovazione, il settore degli integratori alimentari ha resistito anche all’anno 2020, incrementando, addirittura in un contesto di crisi globale, il proprio valore di quasi il 3% rispetto al 2019. ‘Successo’ che è confermato anche da una indagine di Federsalus: il 59% delle aziende ha dichiarato fatturati in crescita nel 2020 e un tasso di occupazione aumentato o rimasto tale nel 90% dei casi, con una marginalità sull’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortisation, ovvero lo stato finanziario) del comparto pari al 14,6%, surclassando quello dell’industria farmaceutica che si ferma al 12,6%.

Farmacie e parafarmacie

Restano il canale di acquisto privilegiato per il comparto degli integratori alimentari: l’87% del valore del mercato si sviluppa in questi circuiti le cui vendite si posizionano al secondo posto dopo i farmaci con prescrizione medica. Grazie anche all’expertise dei farmacisti nei quali gli italiani trovano una consolidata figura di riferimento e autorevoli consigli. Valore aggiunto sono i “benefici sociali”, secondo recenti studi, alcuni integratori alimentari possono infatti favorire il miglior stato di salute della persona, contribuendo ad alleggerire i costi del Sistema Sanitario Nazionale. In questa direzione e con questa finalità, gli integratori alimentari inseriti in un contesto di vita sana (corretta alimentazione e buon livello di attività fisica) possono dunque essere parte attiva di una strategia di prevenzione primaria nel ritardare l’insorgenza di malattia.

Le potenzialità della filiera

Integratori Italia e FederSalus condividono know how e obiettivi. «Le nostre due realtà – dichiara Marco Lavazza, presidente di Unione Italiana Food – potranno mettere a sistema i rispettivi network e rafforzare la rappresentanza del settore degli integratori in Italia all’interno del sistema Confindustria». Dello stesso avviso FederSalus: «Attraverso questa fusione – conclude il presidente, Germano Scarpa – le competenze e la capacità di iniziativa di FederSalus si fondano e si fondono con la grande capacità di Confindustria di avere rapporti istituzionali a ogni livello, al fine di strutturare un’associazione più forte e proiettata alle sfide che si apriranno in Europa nel futuro. La scelta della fusione è un’operazione strategica per la sopravvivenza del settore, oggi riconosciuta dalla maggioranza dei nostri associati».