Da anni Franco Berrino, medico, epidemiologo, già direttore del Dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, racconta, con il supporto di studi epidemiologici validati, la potenza del fattore “stile di vita” nel determinare la nostra salute. Un percorso che ha tre vie: alimentazione, movimento e spiritualità giocano un ruolo chiave nello stato di benessere

Ansia o stress correlati o conseguenti a disturbi dell’apparato gastro-intestinale possono essere efficacemente controllati e gestiti anche ricorrendo a pratiche di rilassamento come Yoga e Mindfulness. Lo hanno sottolineato gli esperti e soci AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi) di Emilia-Romagna, Marche e Toscana in occasione di un corso interregionale AIGO

L’esercizio fisico, nello specifico in donne affette da tumore mammario, è raccomandato, a fini terapeutici, in tutte le fasi di malattia, anche durante e nel post-terapia. A supporto dei benefici dell’attività fisica in chi si sottopone a chemioterapia, radioterapia, terapia ormonale arrivano i dati di una nuova revisione sistematica e meta-analisi inglese, da cui si evince una riduzione degli effetti collaterali delle terapie in atto, migliorata aderenza al trattamento e della prognosi

“Oncologia integrata: una opportunità per la cura globale del paziente”. È questo il titolo del secondo corso regionale di ricerca e terapia integrata in oncologia organizzato da ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate), che si terrà sabato 14 maggio 2022 a Piacenza. La pre-iscrizione al corso è obbligatoria entro il 9 maggio 2022

L’uso del medicinale omeopatico SilAtro-5-90 combinato alla terapia sintomatica standard nel trattamento della tonsillite ricorrente può prolungare l’intervallo di insorgenza di infezioni acute consecutive alla gola (ATI) e ridurre i sintomi specifici della tonsillite e l’uso di antibiotici, mantenendo un elevato profilo di sicurezza e tollerabilità. I risultati di uno studio internazionale

Si arricchiscono i benefici che derivano dalla dieta mediterranea. Un recente lavoro pubblicato sul Journal of American Heart Association dimostra che il suo consumo, nel periodo di gestazione e nei giorni che precedono il parto, è in grado di ridurre, in donne in gravidanza e ad alto rischio, lo sviluppo di preeclampsia, con evidenze per specifiche popolazioni, come le donne di colore