Sono molte le persone che vivono con livelli di infiammazione lievi, ma cronici, in una condizione che può facilmente favorire l’insorgere di altre patologie. Contrastare l’infiammazione cronica è quindi un must di chi si occupa di medicina e benessere. Gli acidi grassi polinsaturi sono noti per avere un forte potere antiossidante: c’è chi suggerisce che possano, quindi, essere utilizzati per ridurre l’infiammazione cronica. Ma è davvero così? La letteratura non è ancora giunta a una chiara evidenza di funzionalità.

Un recente studio (Effect of omega-3 ethyl esters on the triglyceride-rich lipoprotein response to endotoxin challenge in healthy young men), pubblicato su Journal of Lipid Research, valuta l’azione antinfiammatoria degli Omega-3 in relazione a una sfida endotossica a basso dosaggio, arrivando a individuarne la modalità di azione. Lo studio ha visto la partecipazione di 20 uomini sani, più giovani di 45 anni, e con BMI tra 20 e 30 kg/m2, battiti a riposo superiori ai 55 bpm e colesterolo LDL a digiuno inferiore a 160 mg/dL.

I volontari sono stati suddivisi in due gruppi in modo randomizzato: il primo ha iniziato assumendo 4 capsule al giorno di olio di oliva, prive di EPA e DHA, per un periodo di 8-12 settimane, mentre l’altro utilizzando 4 capsule al giorno di esteri etilici degli Omega-3, contenenti in particolare 460 mg di estere etilico di EPA e 380 mg di estere etilico di DHA, per lo stesso lasso di tempo. Completato questo primo cicli, i gruppi hanno sospeso la supplementazione per circa 8 settimane, per poi ricominciarla, ma invertita.

Verso la fine di ogni periodo di integrazione, i partecipanti si sono presentati al Campus della Pennsylvania State University per essere sottoposti a una sfida con endotossine a basso dosaggio: i ricercatori hanno quindi iniettato nel loro sangue 0.6 ng di endotossina priva di proteina per chilogrammo di peso. Successivamente, gli autori hanno effettuato una serie di prelievi del sangue, a 1, 2, 4 e 8 ore, per valutare la reazione infiammatoria di ogni soggetto all’endotossina. Per non alterare i risultati del test, i partecipanti hanno mangiato lo stesso pasto, fornito dal centro di ricerca. Una volta effettuato l’ultimo prelievo e sottoposti a controllo dei parametri vitali, i soggetti sono tornati a casa, con l’indicazione di non utilizzare antinfiammatori: gli autori li hanno infatti sottoposti a ulteriori prelievi a 24, 48, 72 e 168 ore. Per tutto questo periodo, i partecipanti hanno continuato ad assumere gli integratori.

Vediamo quali parametri hanno valutato: insulina plasmatica, glicemia, colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi, acidi grassi presenti negli eritrociti e percentuale di EPA e DHA presenti. Gli autori hanno inoltre isolato da ogni campione di sangue le lipoproteine ricche in trigliceridi (TGRL), note per aumentare in presenza di un processo infiammatorio: le TGRL contengono infatti ossilipine, sostanze che agiscono da mediatori nelle infiammazioni.

Ciò che si vede da questo lavoro è che l’integrazione con P-OM3 fa raddoppiare l’indice Omega-3, dal 4,4% iniziale all’8,8%, ma non solo. Gli autori osservano un aumento della frazione di EPA e DHA presenti nelle TGRL dopo la somministrazione dell’endotossina, il che conferma che questi due Omega-3 rientrano nel processo di contrasto all’infiammazione. Più nel dettaglio, gli EPA crescono del 24% in 4 ore, mentre il DHA del 18% in 2 ore. Si osserva poi un picco di trigliceridi dopo 4 ore dall’inizio della sfida con endotossina; lo stesso avviene nei TGRL, a suggerire che vi sia un meccanismo di regolazione tempo-dipendente. Dopo il picco a 4 ore, le ossilipine tendono infatti a diminuire. Analisi più approfondite mostrano poi che le diverse ossilipine arrivano ai loro picchi di concentrazione in tempi diversi, sempre nelle 4 ore segnalate: è possibile che ognuna abbia un ruolo ben stabilito e il corpo le produca di conseguenza.

Questi risultati suggeriscono il ruolo positivo degli Omega-3 nel trattamento delle lievi infiammazioni croniche. Saranno comunque necessari ulteriori studi per confermarlo.

Fonte

  • Walker RE, Richter CK, Skulas-Ray AC, Flock MR, Harsch BA, Annevelink CE, Kris-Etherton PM, Jensen GL, Shearer GC. Effect of omega-3 ethyl esters on the triglyceride-rich lipoprotein response to endotoxin challenge in healthy young men. J Lipid Res. 2023 May;64(5):100353.