Osteoporosi, il contributo dell’omeopatia

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L’osteoporosi è una sindrome caratterizzata dalla diminuzione della massa ossea, con conseguente facilità alle fratture. Comune specialmente negli anziani, in particolare nel sesso femminile, ha come manifestazioni cliniche più comuni le fratture vertebrali e del femore, evento quest’ultimo che contribuisce frequentemente all’esito fatale di questa patologia nella terza età.

La sintomatologia si può presentare con dolori da schiacciamento vertebrale, come difficoltà a camminare e nell’alzarsi da una posizione seduta, addome protuberante per cifosi toracica e calo ponderale. Il 30% della massa ossea viene persa prima che l’osteoporosi possa essere evidenziata con le comuni radiografie, la densitometria (MOC) viene utilizzata per calcolare la densità ossea e la riduzione del contenuto minerale. Per la prevenzione è importante un adeguato apporto calcico nella dieta (800 mg al giorno, 1.500 nelle donne di mezza età), l’esercizio fisico, un’adeguata esposizione alla luce solare e la rinuncia ad alcool e fumo.

A ciascuno la propria calcarea

La terapia convenzionale dell’osteoporosi si basa sull’impiego di Vitamina D e bifosfonati, che, tuttavia, non di rado presentano effetti collaterali. Per ridurne l’insorgenza, sarà possibile affiancare alla terapia convenzionale quella omeopatica. In omeopatia la terapia di fondo dell’osteoporosi non può essere slegata dall’analisi della personalità individuale e della totalità dei sintomi fisici. Interessanti contributi omeopatici potranno derivare dalle cosiddette “Calcaree”, tra cui la carbonica, la fluorica, la fosforica e la sulfurica.

La carbonica è indicata per individui molto responsabili, ma soggetti a paure immaginarie, quali quelle della follia, di malattie ipotetiche; fisicamente appaiono obesi e flaccidi, freddolosi e sono tendenzialmente sedentari; lamentano spesso dolori alla schiena, scoliosi e deformità vertebrali. I soggetti che necessiterebbero di Calcarea fluorica hanno in comune ansie simili ai carbonici, ma sono calorosi (vampate di calore, tipiche della menopausa) e presentano alterazioni di sviluppo osseo (esostosi); sono caratterizzati da precoci carie dentali, con denti che si sgretolano e nodosità artritiche alle dita delle mani. I soggetti Calcarea fosforica, dal punto di vista psicologico, sono perennemente insoddisfatti e lamentosi, ciò che li spinge a viaggiare e cambiare ambienti, allo scopo di trovare elementi di felicità; hanno paura del buio e dei temporali. Fisicamente presentano dolori e rigidità, specialmente a livello cervicale e soffrono particolarmente le correnti d’aria. In Calcarea sulfurica, per soggetti di forte personalità e afflitti da grande senso di gelosia, fisicamente c’è tendenza ad ascessi in varie parti del corpo ed irregolarità vertebrali. In Silicea, infine, ritroviamo la fragilità ossea e degli annessi, quali le unghie, particolarmente fragili e che tenderanno a spezzarsi.