Il benessere psichico passa anche dal metabolismo. Carboidrati, lipidi e apolipoproteine, un pool di biomarcatori metabolici, appunto, possono associarsi al rischio di sviluppo di alcune fra le patologie più diffuse di (impatto anche sulla) salute mentale come depressione, ansia e disturbi legati allo stress?

Quesito cui ha provato a rispondere uno studio svedese dell’Istituto di Medicina Ambientale dell’Università Karolinska, a Stoccolma, pubblicato su JAMA Network Open, dimostrando una possibile, potenziale correlazione fra i due fattori.

Lo studio

Di coorte, è stato condotto su oltre 200 mila individui, adulti, con alti livelli di glucosio e trigliceridi nel sangue e un basso livello di lipoproteine ad alta densità: valori, potenziali trigger, dello sviluppo anche di patologie di carattere mentale.

Le evidenze di precedenti studi mostravano al riguardo risultati contrastanti, da qui l’intento dei ricercatori svedesi di fare chiarezza. I partecipanti, afferenti allo studio AMORIS (Apolipoprotein-Related Mortality Risk) sono stati pertanto randomizzati e seguiti per un follow-up medio di 21 anni finalizzato a stabilire una associazione tra i livelli dei biomarcatori e il rischio di sviluppo disturbi psichiatrici, esaminata tramite modelli di regressione di Cox.

L’analisi ha confermato il legame che unisce queste due condizioni e le possibili dinamiche metaboliche che ne sono la causa. Nello specifico, al follow-up 16.256 partecipanti che presentavano determinate condizioni hanno ricevuto una diagnosi di depressione, ansia o disturbi legati allo stress. Questi sono stati correlati a livelli elevati di glucosio (hazard ratio [HR], 1,30; 95% CI, 1,20-1,41) e trigliceridi (HR, 1,15; 95% CI, 1,10-1,20), favorenti un aumento del rischio successivo per tutti i disturbi psichiatrici testati, all’opposto alti livelli di lipoproteine ad alta densità (HR, 0,88; IC al 95%, 0,80-0,97) erano indicativi della riduzione di probabilità di manifestare patologie di carattere psichiatrico, con un rapporto simile in maschi e femmine, così come per tutti i disturbi testati.

Analisi di caso-controllo, infine, hanno mostrato che l’associazione tra manifestazioni di depressione, ansia o disturbi legati allo stress e livelli più alti di glucosio, trigliceridi e colesterolo totale era già evidente nei 20 anni precedenti la diagnosi, così come livelli più alti di apolipoproteina A-I e apolipoproteina B durante il periodo successivo alla diagnosi, evidenti 10 anni prima rispetto ai partecipanti di controllo.

In buona sostanza i livelli di questi marcatori avrebbero iniziato a differenziarsi significativamente dai controlli molti anni prima della manifestazione clinica dei disturbi stessi, dunque potenziali indicatori di patologia e su cui impostare trattamenti di prevenzione.

In conclusione

In funzione del legame tra disregolazioni metaboliche e disturbi psichiatrici, i ricercatori suggeriscono che i primi possano essere considerati un efficace parametro di valutazione di diagnosi precoce, finanche preventiva, strategica per avviare linee terapeutiche atte a modulare i fattori di rischio metabolico.

Fonte

Chourpiliadis C, Zeng Y, Lovik A. Metabolic rofile and long-term risk of depression, anxiety, and stress-Related Disorders. JAMA Network Open 2024, 7(4):e244525. Doi: http://doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2024.4525