Debutta a Milano un servizio gratuito di health coaching rivolto ai pazienti onco-ematologici cronici in cura presso gli ospedali cittadini Policlinico e San Paolo. A promuoverlo e finanziarlo la Fondazione Renata Quattropani Onlus – fondata e presieduta da Giovanna Ferrante – che dal 2011 offre sostegno alla ricerca clinica sulla leucemia linfatica cronica.
Il medical coach, tramite un articolato programma di incontri sia individuali sia collettivi, aiuta i malati a gestire le difficoltà pratiche ed emotive di una malattia cronica di natura oncologica, ad affrontare il percorso clinico con regolarità rispetto alle indicazioni terapeutiche, senza però perdere di vista qualità e stile di vita. Questa figura professionale è ancora sconosciuta in Italia in ambito medico, ma sta prendendo sempre più piede in altri settori. Il coach, letteralmente “allenatore” o “guida”, si focalizza sulla motivazione al cambiamento, sulla gestione dello stress, sulla fiducia nelle proprie risorse, nei colloqui con i medici curanti, in parenti e amici.
Presso l’Università Statale degli Studi di Milano si terranno 12 incontri collettivi di 90 minuti nell’arco di 6 mesi, preceduti e seguiti da colloqui individuali. In alcune occasioni verranno invitati anche i familiari, spesso coinvolti da un punto di vista emotivo e pratico quanto i pazienti stessi, a volte di più. La loro collaborazione può risultare decisiva per il successo del percorso, senza però che il diretto interessato venga mai deresponsabilizzato dalle scelte importanti e intime, che devono rimanere personali.
L’obiettivo comune a cui mirare è rimettere al centro la persona rispetto alla malattia in una relazione costante di accompagnamento non solo medico ma anche umano. Il lavoro del coach parte dall’ascolto del paziente, fondamentale affinché possa chiarire prima di tutto a se stesso quali sono i propri obiettivi. Si lavora sul presente e sul futuro, non sul passato, per aiutare l’individuo a rielaborare la percezione di benessere, a focalizzarsi su obbiettivi realistici e sulle scelte necessarie da compiere per raggiungerli, senza cedere allo sconforto e arrendersi.