I fiori di Bach agiscono sui bambini ancora meglio che sugli adulti, forse per la maggior prossimità dei piccoli al mondo delle emozioni. I dosaggi sono sempre pari a quattro gocce per volta, ma con frequenza più diradata: due volte al giorno sono spesso sufficienti.
Se si intendono somministrare fiori di Bach ai bimbi, è consigliabile usare le essenze legate al carattere originario, corrispondenti ai “12 Guaritori” scoperti da Bach.
Avremo allora Vervain per i bambini eccitabili ed entusiasti; Mimulus per i timidi, ipersensibili agli stimoli esterni; Rock Rose per i super emotivi che vanno spesso nel panico; Cerato per quelli curiosi di tutto ma indecisi, che fanno continue domande.
E ancora, Scleranthus è il fiore per i bambini insicuri, un po’ lunatici e maldestri; Gentian per quelli che si scoraggiano di fronte a ogni piccolo fallimento e piangono facilmente; Water Violet per gli orgogliosi, a volte arroganti; Agrimony per quelli che hanno l’aria allegra e spensierata, piangono poco o nulla ma possono soffrire di incubi o enuresi notturna.
Infine, ricordiamo Centaury per i diligenti, beneducati e gentili, che non danno fastidio a nessuno e non pretendono molto; Chicory, al contrario, è indicato se i bambini sono molto esigenti e si offendono con facilità. Impatiens si usa per i bimbi frettolosi, che si arrabbiano facilmente, mentre Clematis per gli smemorati e i sognatori, che hanno l’aria sempre un po’ svagata.
I problemi di ogni giorno
A questi rimedi di base, individuati secondo il carattere, se ne affiancheranno altri scelti più propriamente in funzione delle situazioni. Una degli scenari più frequenti riguarda ad esempio la difficoltà nel dormire. Se la causa sta nelle paure, si agirà con Mimulus (paura di cose note e definibili), Rock Rose (panico) e soprattutto Aspen (paura di cose ignote). Se invece si tratta di un bisogno di controllo serviranno Vine per chi è prepotente, Heather per chi vuol essere al centro dell’attenzione, o ancora Vervain se la causa è l’ipereccitazione.
Il già citato Vine è utile anche per i bambini esigenti, che fanno molti “capricci” (spesso va seguito da Cerato o Chicory, perché la prepotenza cela di frequente un’insicurezza). Holly aiuterà invece i bambini molto collerici; spesso sarà seguito da Centaury, poiché la rabbia può nascondere una difficoltà ad affermarsi.
Per quanto riguarda i problemi scolastici, a parte Chestnut Bud e Clematis per le difficoltà d’apprendimento vere e proprie, ricordiamo Walnut per l’inserimento e tutte le situazioni di cambiamento, Honeysuckle contro la nostalgia di casa e Red Chestnut se il cordone ombelicale è troppo stretto: questo fiore, come molti altri citati, può essere preso in contemporanea anche dai genitori, con ottimi risultati!
Barbara Gulminelli