Rischio Listeria nelle verdure surgelate: il parere di EFSA

Listeria monocytogenes è un batterio presente comunemente nel terreno e nell’acqua, e può quindi facilmente contaminare gli ortaggi, così come è reperibile nelle carni poco cotte  o nei prodotti preparati con latte non pastorizzato. L’infezione da Listeria provoca la listeriosi, patologia caratterizzata da sintomi quali febbre, nausea, diarrea, dolori muscolari.

Al fine di prevenire l’infezione la Listeria, è opportuno adottare diversi accorgimenti:

  • Lavare accuratamente le verdure
  • Lavare mani e utensili dopo aver maneggiato cibi crudi
  • Evitare il contatto tra cibi crudi e alimenti cotti
  • Consumare in breve tempo alimenti deperibili.

Spesso gli addetti al settore fanno brevemente bollire le verdure prima di congelarle al fine di bloccare le attività enzimatiche che possono provocare perdita di sapore, colore e consistenza.

EFSA ha di recente emanato un parere scientifico relativo ai rischi per la salute inerenti la contaminazione da Listeria in questi prodotti, che risultano inferiori rispetto a quelli riscontrati per altri tipi di alimenti pronti come, ad esempio, pesce affumicato, paté o formaggi a pasta molle. L’Autorità identifica anche una serie di procedure che gli addetti ai lavori dovrebbero attuare al fine di ridurre il rischio di contaminazione, come la disinfezione dell’ambiente produttivo, controllo di acqua e temperatura nelle diverse fasi e una corretta etichettatura.

In ambito domestico, occorre seguire le istruzioni riportate in etichetta, conservare le verdure in frigorifero o freezer pulito alla corretta temperatura e cuocere a fondo il prodotto prima del consumo.

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