In occasione della celebrazione dei suoi 125 anni, Roche Italia ha rimarcato il proprio impegno per la salute e l’evoluzione della sanità insieme a tutti gli interlocutori del Sistema. In questo solco, l’azienda farmaceutica ha dato vita al progetto “Mandaci una cartolina” per dare voce a pazienti, caregiver, operatori sanitari e professionisti, con l’obiettivo di raccogliere spunti e aspettative per la salute che verrà

Numerose sono state le priorità che Roche Italia ha presentato in occasione dell’evento “Roche in Italia, tre secoli di futuro”, tenutosi lo scorso 13 dicembre al MAXXI di Roma, con il quale sono state chiuse le celebrazioni per il suo 125° anno di presenza nel nostro Paese.

Agevolare il progresso scientifico, garantire un accesso equo alle cure, andare incontro ai pazienti, ai loro bisogni, promuovere la prevenzione e la consapevolezza, sono soltanto alcune delle priorità per il futuro che dovrà affrontare l’industria farmaceutica Roche, con i suoi tre secoli di storia – che ha avuto inizio nel lontano 1897. Una realtà importante la sua, che può contare oggi su tre divisioni: Farmaceutica, Diagnostica e Diabete – oltre che sul supporto della Fondazione omonima – per un totale di oltre 1.000 occupati, con un’età media di 45 anni, di cui il 17% under 35, e con oltre la metà del top e del middle management rappresentato da donne.

Sin dalla sua fondazione, Roche ha sempre guardato al futuro e alle esigenze dei pazienti, impegnandosi nelle diverse aree: dalla ricerca e dallo studio delle malattie del sistema nervoso centrale allo sviluppo di soluzioni diagnostico-terapeutiche contro i tumori e le malattie infettive, dalla ricerca contro le malattie rare, fino alle più recenti soluzioni per contrastare l’emergenza Covid-19 e contribuire alla ripresa del Sistema Salute del nostro Paese.

Altresì, appare tuttavia fondamentale, guardando al futuro, la piena collaborazione sinergica di tutti gli attori del Sistema Salute, e, proprio per questo, nel corso dell’iniziativa si è svolta una tavola rotonda che ha messo a confronto i diversi punti di vista.

Assicurare salute ed equità

«Nel momento storico che stiamo vivendo c’è bisogno di mettersi al servizio del sistema con azioni concrete. Oggi più che mai vogliamo dare il nostro contributo per una salute equa, accessibile a tutti, prossima ai pazienti, partecipata e alimentata dalla ricerca. Proprio per questo le celebrazioni dei nostri 125 anni vanno oltre il riconoscimento dei traguardi raggiunti, vogliono essere soprattutto un invito ad agire in sinergia perché le competenze e le risorse di tutti sono necessarie – ha affermato Maurizio de Cicco, AD e Presidente Roche S.p.A. – Roche continuerà a essere partner del sistema per agevolare il processo che porta l’innovazione a beneficio dei pazienti. Le sfide più importanti restano la sostenibilità, dove dovremo passare da una visione di costo ad una d’investimento per il valore che la sanità porta alla società tutta, la digitalizzazione e la ricerca. In questo 2022 abbiamo chiuso ben 16 procedure con AIFA, con un potenziale impatto su oltre 100.000 vite e allo stesso tempo avviato 260 studi clinici che hanno coinvolto 17.500 pazienti».

Garantire la sostenibilità del sistema puntando a modelli predittivi

«Per garantire la sostenibilità futura del sistema sarà fondamentale sostenere un’evoluzione della Sanità da un modello puramente incentrato sulla cura a un’innovazione che privilegi la possibilità di predire, intervenire precocemente, e personalizzare gli interventi terapeutici – ha commentato Burçak Çelik, AD e Presidente Roche Diagnostics S.p.A.– In Roche, la combinazione sotto lo stesso tetto di ricerca e sviluppo di soluzioni farmaceutiche e diagnostiche ci permette di dare un contributo significativo lungo l’intero percorso dell’assistenza ai cittadini. In questo contesto, la diagnostica svolge un ruolo fondamentale perché da una parte fornisce gli strumenti che permettono una valutazione e misurazione attenta dei risultati terapeutici, dall’altra può influenzarli, permettendo decisioni cliniche più tempestive e accurate, ottimizzando così il percorso terapeutico del singolo paziente e rispondendo ai bisogni di razionalizzazione della spesa».

Sostenibilità, telemedicina e soluzioni digitali per migliorare la gestione delle cronicità

La sostenibilità resta cruciale anche nell’ambito delle patologie croniche che, complice anche l’invecchiamento della popolazione, registrano dati in continuo aumento. In questo ambito, ad esempio, soluzioni digitali e telemedicina rappresentano un assist fondamentale, come è il caso del diabete.

«L’impiego delle soluzioni di digital health e della telemedicina per il monitoraggio continuo della glicemia, che permette una condivisione sicura e in tempo reale dei dati tra il paziente e il personale sanitario, può contribuire in maniera significativa a ottimizzare la gestione della patologia e delle sue complicanze, portando nuova linfa ai percorsi di cura. Il nostro intento è quello di continuare a lavorare in partnership con il Sistema Sanitario per garantire una presa in carico più prossima al domicilio del paziente e sempre più personalizzata, un’ottimizzazione delle risorse allocate e dei tempi di attesa, un miglioramento della qualità organizzativa e dell’efficienza dell’assistenza diabetologica, creando una sinergia di valore tra tutti gli interlocutori del Sistema Salute» ha sottolineato Rodrigo Díaz de Vivar Wacher, AD e Presidente Roche Diabetes Care S.p.A.

Guardare al futuro con approcci innovativi

«La ricerca di soluzioni innovative per la salute del Paese appartiene al DNA dell’Azienda e la creazione della Fondazione, che quest’anno spegne 5 candeline, è stato un modo per proporre approcci innovativi in contesti non convenzionali. Guardiamo costantemente al futuro impegnandoci per favorire la ricerca indipendente e il dibattito istituzionale sui temi della salute e i diritti dei cittadini, come persone e non soltanto come pazienti, e agendo inoltre a vantaggio dei bisogni del territorio – ha concluso Mariapia Garavaglia, Presidente Fondazione Roche – Contribuire alla salute del Paese con un lavoro di rete e di co-progettazione tra pubblico e privato, che agevoli la relazione tra pazienti, mondo scientifico e istituzioni e rafforzi il confronto sui temi rilevanti per il SSN, è per la Fondazione una priorità».

Infine, per dare voce ai pazienti, ai caregiver, ai medici e a tutti gli attori del sistema, Roche ha lanciato l’iniziativa “Mandaci una cartolina”, accessibile a tutti tramite il sito www.roche125anni.it