La riduzione del rischio di manifestare diabete di tipo 2 nell’arco della vita si combatte anche a tavola.

Un recente studio americano, della Harvard T.H. Chan School of Public Health, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, dimostrerebbe che un consumo eccessivo di carne, specificatamente rossa, favorisce lo sviluppo di diabete di tipo 2, condizione cronica associata a numerose altre implicazioni e all’impoverimento della qualità della vita. 

L’assunto

Per una volta il detto latino va ribaltato: “Melius est deficere quam abundare”, ovvero meglio consumare poca carne rossa, fino all’astensione, o comunque limitandosi a quantità pari o non superiori alle due porzioni a settimane, se l’intenzione è proteggere la salute dal rischio di diabete di tipo 2.

Tesi supportata da un ampio studio americano che ha analizzato i dati di oltre 216.600, di cui l’81% donne, afferenti al Nurses’ Health Study (NHS), NHS II e al Health Professionals Follow-up Study (HPFS).

Popolazione di cui sono state indagate le abitudini alimentari, in particolare la frequenza dei consumi di carne, specificatamente rossa, con questionari dedicati, rivalutati e riproposti ogni due o quattro anni, per un massimo di 36 anni. Un arco temporale ampio che ha permesso di rilevare in oltre 22.000 partecipanti, lo sviluppo il diabete di tipo 2, oggetto di indagine dello studio.

Facendo un identikit del partecipante, è emerso un denominatore comune: il maggior consumo di carne rossa, sia lavorata sia non trasformata, stabilito in due o più porzioni a settimana. Quantità che si assocerebbero a un rischio aumentato per patologia anche del 62% rispetto a introiti sensibilmente inferiori, con un incremento ulteriore per ogni porzione giornaliera aggiuntiva di carne rossa lavorata o non trasformata, rispettivamente del 46% e del 24%.

Allora che fare? L’indicazione è sostituire la carne (rossa) con un’altra fonte proteica di origine vegetale, ostacolando in questo modo l’insorgenza di diabete. Le evidenze dimostrerebbero ad esempio ce il consumo di noci e legumi o di latticini al posto della carne possa ridurre il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2, rispettivamente del 30% e del 22%.

In conclusione

Se ulteriori dati confermassero tali evidenze, un buon piano dietetico che riduca/escluda carne rossa a favore di alimenti di origine vegetale, potrebbe essere una strategia efficace e a basso costo per alimentare la salute e ridurre alcune delle malattie del benessere, quali di diabete di tipo 2, tra le più diffuse. 

Fonte

Gu X, Drouin-Chartier JP, Sacks FM et al. Red meat intake and risk of type 2 diabetes in a prospective cohort study of United States females and males. American Journal of Clinical Nutrition 2023. Doi: http://doi.org/10.1016/j.ajcnut.2023.08.021