Uno studio si è proposto di chiarire come la curcumina interferisce sull’osteolisi infiammatoria.
L’infiammazione cronica indotta da particelle di usura e l’osteoclastogenesi sono due fattori critici nel processo osteolitico.
Effetto inibitorio della curcumina sull’osteoclastogenesi
La curcumina è un composto attivo della pianta medicinale Curcuma longa e ha proprietà antinfiammatorie e antiosteoclastogeniche. Ha dimostrato diversi effetti sulle cellule ossee. Ad esempio, è stato osservato che è in grado di ridurre l’apoptosi indotta da stress ossidativo negli osteoblasti.
La curcumina può proteggere dalla perdita ossea indotta da ovariectomia e può rafforzare le ossa. L’effetto inibitorio della curcumina sull’osteoclastogenesi si verifica attraverso l’indebolimento del segnale Rank/RankL. La curcumina può inoltre attenuare le reazioni infiammatorie attraverso l’inibizione di una serie di mediatori proinfiammatori come il TNF-α e interleuchine (IL1 β) e può modulare le risposte immunitarie cellulari sopprimendo l’attivazione di NF-κB. Tutti questi fattori contribuiscono all’attivazione degli osteoclasti e al riassorbimento osseo finale.
Alcuni ricercatori associati al Department of Orthopaedic Surgery, Shanghai Jiao Tong University Affiliated Sixth People’s Hospital, Shanghai hanno testato l’ipotesi che la curcumina possa attenuare l’osteolisi infiammatoria indotta da polimetilmetacrilato (Pmma) in un modello di osteolisi (calvaria murina) in vivo e in vitro. Gli autori, infatti, ritengono che la curcumina possa inibire le risposte infiammatorie indotte dalle particelle di titanio in un modello murino Apm (Air Pouch Model).
L’obiettivo degli autori di questa ricerca è mirato a una situazione specifica, ma fornisce (e in parte conferma) risultati utili in generale. Studi precedenti avevano già suggerito che la curcumina può essere un potenziale candidato per il trattamento profilattico dell’osteolisi peri-protesica e della mobilizzazione asettica. Un ruolo chiave in questi processi viene giocato dalle particelle di usura e dai fenomeni che stimolano. Non è però chiaro se, durante l’osteolisi indotta da particelle, la capacità anti-riassorbimento della curcumina è, o meno, associata alla via di segnale RankL/osteoprotegerina (Opg).
Lo Studio sugli effetti della curcumina nell’osteolisi infiammatoria
Nello studio, gli animali sono stati divisi in quattro gruppi e trattati con:
- tampone fosfato salino (Pbs),
- curcumina,
- Pmma,
- Pmma + curcumina.
Tre giorni prima dell’introduzione di particelle Pmma ai topi sono stati iniettati per via intraperitoneale 25 mg/kg/die di curcumina. Dieci giorni dopo l’operazione è stata raccolta la calvaria di topo che è stata sottoposta a tomografia computerizzata, istomorfometria ossea e analisi biologiche molecolari. Come previsto, la curcumina ha drasticamente ridotto la secrezione di TNF-α, di IL-1β e di IL-6 in colture di calvaria murina. Inoltre, la curcumina ha soppresso l’osteoclastogenesi e ha ridotto il riassorbimento osseo in vivo rispetto a calvaria stimolata con Pmma. Infine, la curcumina ha sottoregolato l’espressione genica specifica associata a osteoclasti e ha invertito il rapporto RankL/osteoprotegerina in topi stimolati con particelle Pmma.
Secondo gli autori, questi risultati suggeriscono che l’osteolisi infiammatoria indotta dalle particelle Pmma viene attenuata dalla curcumina attraverso la soppressione della via di segnale RankL (in calvaria murina). Conseguentemente, la curcumina potrebbe essere un composto candidato per prevenire e trattare la mobilizzazione asettica. Più in generale, questi risultati arricchiscono la mole già consistente di evidenze che sostengono l’opportunità di indagare a fondo il potenziale terapeutico della curcumina nel riassorbimento osseo, nell’osteopenia, nell’osteoporosi e in altre patologie che coinvolgono l’osso.
Curcumin Attenuation of Wear Particle-Induced Osteolysis via RankL Signaling Pathway Suppression in Mouse Calvarial Model Tao Cheng, Yaochao Zhao, Bin Li, Mengqi Cheng, Jiaxing Wang, Xianlong Zhang Mediators Inflamm. 2017; 2017: 5784374.
Articoli correlati
Studio sulla curcumina nel dolore osteomuscolare
Artrite reumatoide. Benefici della curcumina altamente biodisponibile
Epcidina e curcumina: potenzialità terapeutiche nelle anemie infiammatorie
Tetraidrocurcumina e curcumina nel carcinoma epatocellulare
La curcumina associata a donepezil può migliorare la funzione cognitiva