In uno studio sulla sicurezza di p-sinefrina e arancio amaro, l’estratto Boe (49 mg/die di p-sinefrina) non ha determinato alterazioni cardiovascolari o effetti avversi.
Arancio amaro e sinefrina
L’estratto di arancio amaro o melangolo (Citrus aurantium L.) e il suo principale proto-alcaloide, la para-sinefrina (p-sinefrina o ossedrina), sono ampiamente consumati come integratori alimentari. La p-sinefrina è, inoltre, presente negli alimenti e nei succhi ottenuti da varie specie di agrumi. Estratti e p-sinefrina sono utilizzati principalmente come dimagrante in quanto la p-sinefrina interferisce con i recettori B3 particolarmente presenti nel tessuto adiposo bruno, con azione termogenica e lipolitica. Altri utilizzi comprendono:
- le funzioni digestive,
- la motilità intestinale,
- il meteorismo.
La sicurezza della p-sinefrina è stata messa in discussione – fra l’altro – a causa di somiglianze strutturali con l’efedrina.
In Italia il ministero della Salute prevede una dose massima di 30 mg/die di sinefrina, corrispondente a 800 mg di estratto di Citrus titolato al 4%.
Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza, durante l’allattamento e sotto i 12 anni.
In presenza di condizioni cardiovascolari non nella norma, anche lieve ipertensione, è opportuno consultare il medico prima di assumere questo integratore e monitorare la situazione.
Lo studio sulla sicurezza di p-sinefrina e arancio amaro
Ricercatori associati alla Faculty of Pharmacy, Jordan University of Science and Technology, Irbid (Giordania) in uno studio clinico hanno valutato gli effetti cardiovascolari (stimolanti) ed emodinamici di un estratto di arancio amaro (Boe) con assunzione di 49 mg/die di p-sinefrina in 16 soggetti sani per 15 giorni. Si è trattato di uno studio clinico in doppio cieco e controllato verso placebo. Nel corso della sperimentazione è stata fatta la valutazione clinica da parte del cardiologo, unitamente a elettrocardiogramma, valutazione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, prelievo di campioni di sangue alla baseline e ai giorni 5, 10 e 15. I livelli sierici di caffeina e p-sinefrina sono stati misurati a 1 e 2 settimane. Infine, al basale e al giorno 15 i partecipanti hanno compilato un questionario di 10 item finalizzato a monitorare alcuni aspetti di salute e metabolici.
Risultato dello studio sulla sicurezza di p-sinefrina e arancio amaro
L’analisi dei risultati ottenuti ha evidenziato che in nessun momento, sia nel gruppo di controllo sia in quello con estratto di arancio, si sono verificati cambiamenti significativi in:
- frequenza cardiaca,
- tracciato dell’elettrocardiogramma,
- pressione sistolica diastolica,
- conta delle cellule ematiche,
- analisi standard del sangue.
Non sono stati segnalati effetti avversi conseguenti all’assunzione dell’estratto di arancio amaro (p-sinefrina).
In questo studio la caffeina consumata dai partecipanti variava notevolmente.
Gli autori dello studio concludono osservando che in queste condizioni sperimentali, l’estratto di arancio amaro (49 mg/die di p-sinefrina) non ha determinato alterazioni cardiovascolari o effetti avversi. Va tenuto conto che lo studio ha riguardato soggetti certamente sani (pre-valutati) ed era numericamente limitato.
Shara M, Stohs SJ, and Smadi MM. Safety evaluation of p-synephrine following 15 days of oral administration to healthy subjects: A clinical study. Phytother Res. 2017Nov12 [Epub].