Ustioni, un aiuto dall’omeopatia

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Definiamo come ustioni gli effetti lesivi immediati del calore, radiante o per contatto, sui tessuti (mentre gli effetti di un’azione chimica diretta si chiamano causticazioni). Gli agenti ustionanti possono trovarsi allo stato solido, liquido o gassoso. Si calcola che negli USA vengano trattati ogni anno dal punto di vista medico circa 500.000 casi di ustioni; l’età maggiormente interessata è la fascia dai 18 ai 35 anni e si tratta soprattutto di maschi. Uno dei luoghi in cui si verificano maggiormente ustioni è l’ambiente domestico (in particolare cucine e bagni, specialmente in età pediatrica).
Abitualmente classifichiamo le ustioni in quelle di 1° grado (pelle arrossata, gonfia e dolente, ma guarisce senza cicatrici), di 2° grado A (come le precedenti, ma con formazione di vescicola), 2° grado B (presenza di vescicole con esiti cicatriziali) e di 3° grado (macchie grigie, necrosi totale e insensibilità cutanea).

I rimedi omeopatici per le ustioni lievi o moderate

Omeopatia e tachicardiaLe ustioni di entità più grave necessitano naturalmente di cure d’emergenza (Centri ustionati). Di seguito ci soffermeremo invece sulle ustioni di entità lieve o moderata, per valutare se l’omeopatia possa essere impiegata come valido coadiuvante.
Appare interessante notare come ancora oggi, in ambito medico convenzionale, si
utilizzi il nitrato d’argento a bassissima concentrazione (0,5%) come antimicrobico locale per la cura delle ustioni; anche in omeopatia si utilizza questo composto (Argentum nitricum) per trattare fenomeni irritativi e ulcerazioni cutanee e mucose.
Al primo posto dell’elenco dei rimedi omeopatici utilizzabili in caso di ustioni si annovera tuttavia Cantharis: deriva da un coleottero essiccato e polverizzato, la “mosca di Spagna” e i suoi sintomi guida sono rappresentati dai dolori brucianti, quali quelli che
si verificano negli ustionati, alleviando il dolore e favorendone la guarigione.
Non è un caso, peraltro, che questo medicamento venga impiegato anche in caso di
cistite, caratterizzata da dolori brucianti (potremmo dire che è in grado di curare sia il bruciore percepito all’esterno, sia quello sentito all’interno).

Dolore pungente e ustioni croniche

Anche Urtica urens è un rimedio utilizzato in caso di ustioni: la pianta fresca e le radici dell’ortica contengono, tra l’altro, molta istamina, pertanto non è una coincidenza che venga impiegata, omeopaticamente, per il trattamento delle reazioni allergiche, come
anche delle scottature. Il dolore, per essere validamente curato con Urtica, non deve essere percepito come bruciante, come nel caso di Cantharis, bensì come “pungente”, similmente a quanto avviene in caso di contatto con le ortiche. Apis mellifica è medicinale omeopatico ugualmente usato nella cura delle ustioni, ma in questo caso
il dolore assomiglia, per similitudine, alla puntura di un insetto (l’ape domestica)
e il gonfiore della cute appare in modo molto più netto. Un altro caso di ustioni
croniche, secondarie a trattamenti terapeutici come nel caso di radioterapie, in
cui è possibile rivolgersi a trattamenti omeopatici coadiuvanti, riguarda il rimedio
Radium bromatum: utilizzabile alla diluizione 15 CH riduce gli effetti lesivi cutanei da irradiazioni (in particolare da radioterapia mammaria), quali dermatiti e secchezza cutanea.