World Obesity Day, l’importanza della prevenzione

Agire concretamente e in tempi rapidi è fondamentale per arginare il costante aumento dei pazienti obesi e in sovrappeso. L’esempio delle iniziative di assistenza nutrizionale e di sensibilizzazione promosse dalla Fondazione Valter Longo Onlus

Si celebra oggi, 4 marzo, il World Obesity Day, la Giornata Mondiale per la prevenzione dell’Obesità e del Sovrappeso. “Prevenzione”, alla luce dei più recenti dati relativi all’obesità nel mondo, è davvero una parola chiave. Ne è ben consapevole la Fondazione Valter Longo Onlus, che si pone come principale obiettivo quello di garantire a tutti, in particolare alle persone svantaggiate e in condizioni di povertà, una vita lunga e sana attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita salutare.

«Oggi, creare consapevolezza e una rinnovata alfabetizzazione sanitaria della comunità – spiega Antonluca Matarazzo, direttore generale di Fondazione Valter Longo Onlus – rappresenterebbe un’azione reale e strategicamente utile a risolvere il problema dell’obesità alla base, così da stimolare un ambiente volto alla prevenzione e al mantenimento del Bene Salute attraverso l’adozione di stili di vita salutari e scelte alimentari adeguate sin dall’infanzia. Un’integrazione fra il sistema sanitario pubblico e quello costruito dalle realtà del terzo settore, che andrebbe riconosciuto come parte di una complessiva offerta pubblica, sarebbe un passaggio auspicabile e necessario per agevolare l’impatto immediato di interventi realmente risolutivi».

Numeri sempre più allarmanti

Un’azione concreta e rapida è ancora più stringente visti i numeri emersi dalle indagini più recenti. «Negli ultimi trent’anni l’incidenza del sovrappeso ha visto un aumento del 30% e l’obesità è aumentata del 60%» prosegue Matarazzo. Le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivelano che sono sovrappeso oppure obesi il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti del Pianeta. In Italia, gli adulti in sovrappeso sono 18 milioni (35,5%) e 5 milioni quelli obesi. Inoltre, 3 bambini su 10 (29,8%) sono in sovrappeso e fra questi 1 è obeso (9,4%).
«Le proiezioni sono allarmanti – aggiunge il direttore della Fondazione – Nel 2030 rischiamo, infatti, di assistere al raddoppio della prevalenza di obesità, che sommata al sovrappeso, costituirà circa il 70% della popolazione, con un enorme impatto clinico ed economico, essendo l’obesità responsabile di alcune forme di tumore, del diabete e di malattie cardiovascolari».

Attenzione alle conseguenze sullo stato di salute

Cancro, diabete, patologie cardiovascolari, sono per l’appunto tutte patologie la cui insorgenza è favorita dallo stato infiammatorio cronico nei soggetti obesi. L’obesità predispone, infatti, a patologie allergiche e, riducendo la sorveglianza immunitaria, aumenta il rischio di cancro e quintuplica la possibilità di sviluppare il diabete. Sovrappeso e obesità favoriscono, inoltre, l’insorgenza di malattie neurodegenerative, quali l’Alzheimer.
Da non sottovalutare, in questo periodo di emergenza sanitaria, anche l’impatto della condizione sul Covid-19. Da recenti studi pubblicati da Obesity Reviews, rivista medica ufficiale della World Obesity Federation, è emerso infatti che le persone obese che hanno contratto il virus hanno avuto il 113% in più di probabilità di essere ospedalizzate, il 74% in più di essere ricoverate in terapia intensiva e il 48% in più di morire, rispetto ai pazienti normopeso.

Azioni concrete di sensibilizzazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, Fondazione Valter Longo Onlus offre colloqui nutrizionali gratuiti per pazienti obesi. I colloqui si svolgeranno, in completa sicurezza, via Skype, WhatsApp o telefonici, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Per prenotare occorre chiamare o mandare un messaggio WhatsApp al numero 366 874 9950 oppure scrivere una mail a: nutrizionisti@fondazionevalterlongo.org.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Fondazione Valter Longo Onlus.

Il World Obesity Day si inserisce poi in un quadro più ampio di iniziative di assistenza nutrizionale ai pazienti e campagne di sensibilizzazione nelle scuole promosse dalla Fondazione. Tutte le attività di prevenzione e cura dell’obesità e del sovrappeso sono peraltro realizzate grazie a un team di esperti biologi nutrizionisti ed educatori su basi rigorosamente scientifiche.
Tra le iniziative promosse, segnaliamo ONE – Obesity Nutrition, Exercise, un ciclo di 5 webinar gratuiti per studenti, docenti e genitori, pensato alla luce dell’emergenza obesità giovanile.
«I diritti, il futuro e soprattutto la salute dei ragazzi quest’anno sono stati messi fortemente a rischio – ha affermato Cristina Villa, direttore programmi di Fondazione Valter Longo Onlus – accelerando le disuguaglianze e rendendo sempre più vulnerabili i bambini e i ragazzi dei contesti più fragili del nostro Paese. Ripartire da una sana alimentazione e un bilanciato stile di vita può essere il più semplice ed il più decisivo strumento di ripresa».

Un vademecum per un’alimentazione più sana

È utile infine segnalare le Linee Guida basate sulla Dieta della Longevità che fanno parte dei percorsi di assistenza nutrizionale per i pazienti in sovrappeso o obesi della Fondazione.

  1. Menù 100% vegetale (o quasi)
    Adottare un’alimentazione il più possibile a base vegetale (legumi, ortaggi, frutta) e di pesce (2 o 3 volte a settimana), evitando quello ad alta percentuale di mercurio.
  2. Mangiare di più, non di meno, ma meglio
    Assumere ricche porzioni di carboidrati complessi (pomodori, broccoli, carote, legumi, ecc.) e inserire fagioli, ceci, piselli, come principale fonte di proteine.
  3. Ridurre al minimo i grassi idrogenati e trans e gli zuccheri semplici
    Privilegiare alimenti ricchi di grassi insaturi, come salmone, noci, mandorle, nocciole, e poveri di grassi idrogenati e trans, come quelli dei prodotti industriali e confezionati
  4. Mangiare due pasti e uno spuntino
    Per mantenere o ridurre il peso è consigliabile uno schema alimentare 2 + 1: colazione, pranzo e spuntino alla sera oppure colazione, spuntino a pranzo e pasto principale alla sera.
  5. Mangiare nell’arco di dodici ore