Pitigliano: agopuntura e omeopatia nella pratica in ospedale

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equipeAgopuntura e omeopatia sono medicine molto personalizzate e individuali, ma, per essere utilizzate in una struttura complessa come quella di un ospedale, i medici dell’ospedale di Pitigliano, in provincia di Grosseto, hanno adottato un particolare approccio, affiancando, all’approccio individuale, anche protocolli standard di intervento messi a punto dal team, per poter avere una certa omogeneità di trattamento sia al fine delle garanzie del paziente ricoverato sia per poter fare ricerca scientifica. Per i degenti nel reparto di Medicina, dove i pazienti ricoverati hanno patologie acute, l’approccio integrato prevede che a visitare e curare il paziente sia una équipe interdisciplinare, formata da medico di medicina interna, omeopata e agopuntore (foto).

“Per quanto riguarda l’omeopatia” spiega Roberto Pulcri tutor di omeopatia “abbiamo dovuto adattare una medicina complessa e individuale, che ha una visione olistica del paziente, al contesto ospedaliero, con i suoi tempi ristretti. Abbiamo creato dei modelli di terapia che possano essere efficaci dal punto di vista clinico, e applicabili in una struttura pubblica, che siano anche compatibili con un contenimento dei costi. Noi utilizziamo, a fianco del rimedio individuale, anche formulazioni magistrali incentrate sulla fisiopatologia che vengono preparate dal reparto galenico della farmacia di Grosseto. Abbiamo per esempio protocolli per il paziente oncologico e per quello in riabilitazione.” La visita integrata ha un grande valore aggiunto, infatti permette di valutare il paziente anche con la semeiotica omeopatica: si prendono dunque in considerazione “aspetti del paziente ulteriori rispetto alla semeiotica medica classica come osservare e studiare il modello costituzionale e quello reattivo.” Le prescrizioni omeopatiche, tubo dose o granuli, entrano in cartella clinica così come le altre medicine tradizionali e i trattamenti di agopuntura.

E non diverso da quello omeopatico è l’approccio dell’agopuntura, come spiega Franco Cracolici tutor di agopuntura, “In ospedale usiamo quasi sempre insieme agopuntura e omeopatia: si tratta di una innovazione, perché l’accorpamento delle due medicine complementari crea una alleanza terapeutica tra loro e con la medicina allopatica che rinforza l’effetto. Siamo l’unico centro ad utilizzare almeno sei branche dell’agopuntura tutte insieme: l’agopuntura tradizionale, quella antidolorifica e i microsistemi, come auricoloterapia, ombelicopuntura, l’addominopuntura. È una esperienza straordinaria.” Anche in questo caso si è adattata la disciplina al contesto ospedaliero, pur nel rispetto dei suoi principi: “Per ragioni organizzative e scientifiche abbiamo reso omogenee le terapie dell’agopuntura: si tratta quindi di un protocollo standard più una variabile personalizzata. C’è quindi un numero classico di punti utilizzati, con un punto personalizzato che cambia sempre a seconda del paziente.”