Acque termali benefiche nel trattamento di patologie infiammatorie croniche

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“Acque vive”, un farmaco naturale idoneo al trattamento di patologie a base infiammatoria, croniche, con azione antinfiammatoria, decongestionante, rivitalizzante dei tessuti e di potenziamento delle difese immunitarie. Sono alcune delle potenzialità terapeutiche delle acque termali riconosciute dal Ministero della Salute e dal Servizio Sanitario Nazionale, che garantisce ai cittadini un ciclo di terapia all’anno, dietro prescrizione medica, presso il circuito di centri termali sull’intero territorio.

Le qualità delle acque termali sono dimostrate anche da recenti studi, promossi da enti qualificati, fra cui la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (Forst): «Vi è evidenza – dichiara Marco Vitale, specialista in Ematologia e in Tecnologie Biomediche, Professore Ordinario all’Università di Parma e Coordinatore Scientifico di Forst – che contribuiscano al riequilibrio dell’organismo, svolgendo un’azione preventiva e/o di contrasto in patologie infiammatorie, fino al possibile impiego in trattamenti riabilitativi, come in caso di long-Covid, dove si osserverebbero prime evidenze di efficacia sull’apparato cardio-polmonare e muscolo-scheletrico».

Sono, inoltre, allo studio le possibili interazioni delle comunità microbiche delle acque termali con il microbiota umano, per verificarne l’eventuale relazione di causa-effetto. Benefici potenziati anche dalle proprietà chimico-fisiche: temperatura, residuo fisso, conducibilità, sali minerali dei suoi prodotti, come fanghi, vapori e le acque stesse che entrano in contatto con l’organismo allo stato naturale, preservando le proprietà innate, rendono le acque termali indicate nel trattamento di:

  • patologie artroreumatiche: osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra-articolari;
  • patologie delle vie respiratorie superiori (naso/gola): riniti vasomotorie, sinusiti croniche, faringolaringiti croniche;
  • patologie delle vie respiratorie: sindromi rinosinusobronchiali croniche, bronchiti croniche semplici o accompagnate da componente ostruttiva (ad esclusione di asma e enfisema avanzato complicato da insufficienza respiratoria grave o da cuore polmone cr);
  • patologie dell’orecchio: stenosi tubariche, otiti catarrali croniche, otiti croniche purulente non colesteatomatosa in cui l’acqua svolge azione detergente, con effetto mucolitico e ripristino del battito ciliare in caso di inalazioni solforose;
  • patologie vascolari: postumi di flebopatia di tipo cronico;
  • patologie dermatologiche: psoriasi (esclusa forma pustolosa, eritrodermica), eczema e dermatite atopica (escluse le forme acute, vescicolari ed essudative), dermatite seborroica ricorrente con sensibile riduzione della produzione di citochine che sostengono il processo infiammatorio;
  • patologie ginecologiche: sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale o involutiva, leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche e distrofiche;
  • patologie dell’apparato urinario: calcolosi delle vie biliari e sue recidive;
  • patologie dell’apparato gastroenterico: dispepsia di origine gastroenterica e biliare, sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi, in cui è di particolare efficacia l’azione del solfato;
  • fibromialgia con benefici sulla sintomatologia dolorosa, sulla funzionalità motoria, associata a un effetto psicologico legato al setting rilassante del contesto termale.
    Unica controindicazione l’impiego delle acque termali in malattie con patogenesi infiammatoria in fase di acuzie.

Le Terme sono un luogo di cura sicuro, a partire dall’accesso alla stazione termale con la visita di routine pre-trattamento e il rispetto stringente delle norme anti-Covid. «Nella Terme dell’Emilia Romagna – conclude Lino Gilioli, presidente del Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna – si coniugano tecnologia, ricerca scientifica e la messa a punto di percorsi di salute in un complesso sistema di servizi e confort che si prendono cura del corpo e della mente».